Siamo nelle Marche, e il Monte Conero è molto più che un semplice percorso cicloturistico. E’ un momento in cui mente e corpo si liberano e fondono in un comune senso di benessere.
Il Parco Regionale del Monte Conero, sviluppato intorno all’omonimo Monte, e comprendente i Comuni di Ancona, Camerano, Sirolo e Numana, tra gli altri, è in grado di offrire una scelta quasi unica, dal punto di vista ciclistico, nella zona. Siamo infatti a ridosso della costa ma a 600 metri sul livello del mare, immersi in una fitta vegetazione di macchia mediterranea.
Questo permette di avere un clima mite durante le fredde giornate invernali e fresco durante quelle afose estive. Innumerevoli sono i sentieri percorribili, dai più semplici, limitandosi a lambire il Monte (come viene chiamato dalle nostre parti) a quelli più ardui, che si prefiggono la conquista della vetta. Tutto intorno, soprattutto da Aprile a Ottobre, un controno di colori fatto di campi di Girasole in fiore e Lavanda, vedute mozzafiato sulle baie di Portonovo e Mezzavalle, le famose spiagge di Sirolo e l’imperdibile scoglio delle 2 Sorelle, i tipici colori giallo/rosso dell’autunno ecc…
Il percorso in questione non è tra i più impegnativi, permettendo così ai più di godere delle bellezze sopra descritte. Si parte dalla frazione Poggio di Ancona, a ridosso del Monte, e ci si dirige, scendendo per la strada dell’acquedotto, verso Camerano, paese conosciuto per via delle sue meraviglie sotterranee e del Rosso Conero, famoso vino locale. Prima di salire al paese, in prossimità del ponticello in direzione Massignano, imbuchiamo una stradina sterrata che ci permettarà di arrivare a costeggiare i campi da golf nei pressi del Coppo di Sirolo. Attraversiamo la Direttissima del Conero e prendiamo la strada, che, tra sali e scendi molto invitanti, ci porterà fino alla Zona Industriale.
Una zona questa pressochè pianeggiante, prevalentemente sterrata da dove è possibile ammirare in lontananza anche Loreto con la sua Cupola inconfondibile. A questo punto, costeggiando il fiume Musone, immersi nella vegetazione, raggiungiamo il litorale, zona Scossicci, tra Marcelli e Porto Recanati. Siamo sul lungo mare, da una parte le colline coi paesi di Loreto, Osimo, Castelfidardo, dall’altra la spiaggia.
Passiamo nel centro di Marcelli e poco dopo iniziamo la salita che ci porterà, prima a Numana, col suo famoso Arco a strapiombo sul porto e successivamente a Sirolo con la sua splendida piazzetta. Da qui in poi inizia la parte più dura, ma anche più affascinante del percorso. Immersi tra gli alberi, col profumo della natura che non ti lascia mai, saliamo verso il sentiero del Passo del Lupo da dove si possono ammirare le 2 Sorelle, famosa spiaggia. In questo momento stiamo pedalando su una cresta dove da una parte abbiamo la vista delle 2 Sorelle mentre dall’altra tutto il litorale appena passato. Ancora su, fino a raggiungere il belvedere, punto più alto da dove finalmente possiamo ammirare in tutta la sua grandezza e bellezza la baia di Portonovo, quella di Mezzavalle, il Trave, e tutta la costa fino ad Ancona.
Nelle giornate più limpide autunnali, si arriva a vedere il promontorio di Pesaro, tutta la catena montuosa dei Sibillini, il Gran Sasso e le prime isole Kornati. La fatica si fa sentire ma la vista ripaga ampiamente lo sforzo fatto. D’ora in poi si può solo scendere, per la strada detta “del benzinaio”. Si ritorna così al Poggio.
Per informazioni www.quintabikers.it
Reportage di Roberto Quintabà