Da patita della bici da strada, mi costa, ma devo ammetterlo: in alta Val Pusteria trionfa la mountain bike, vittoria schiacciante, assoluta.
Lì la mountain bike è libertà, è assenza totale di auto, è poter arrivare fin dove arrivano i sentieri, i cerbiatti, i caprioli e altri mille animaletti del boschi e dei prati, che ti sembra di essere Bambi, che ti pare di poter toccare le Cime, dalla numero Uno a quante sono, una dopo l’altra e volare con le aquile. Ecco. Chi mi conosce resterà sbalordito da questa dichiarazione d’amore, eppure è così: la mia gita in mountain bike in val Fiscalina (con una piccola deviazione in val di Dentro) è stata davvero indimenticabile, valeva il viaggio, e anche di più.
Di livello medio, poco meno di quaranta chilometri con poco più di 500 metri di dislivello, è una bella passeggiata tranquilla per gambe allenate, mentre per i più sedentari sarebbe molto più godibile con la e-mountain-bike.
Partiamo tardi, con Karl, la mia guida locale, attorno alle 10, 30 che tanto l’aria è ancora frizzante come in pianura ce la sogniamo. Monto in sella a una bellissima mountain bike che l’Hotel Orso Grigio fornisce gratuitamente agli ospiti desiderosi di esplorare le valli circostanti su due ruote. Si appoggia in fatti al negozio adiacente che noleggia qualsiasi tipo di bicicletta e fornisce anche assistenza e manutenzione.
Partiamo verso la Val di Sesto, costeggiando l’omonimo fiume alla volta della Val Fiscalina. Contiamo di arrivare fino a fondovalle, in una gita pedalabile. Che lasci forza agli occhi di ammirare il bendidio circostante. Partiamo lasciandoci alle spalle San Candido e la vista sui Baranci, mentre la natura si impossessa del panorama e attorno restano solo boschi di larici, prati fioriti, cielo azzurro da cartolina.
Facciamo una deviazione verso la val campo di Dentro, per ammirare la vista mozzafiato sul gruppo dei Tre Scarperi e della Meridiana di Sesto, un orologio naturale da cui guardando il movimento della luce del sole sulle montagne si può evincere che ore sono. E’ una valle incontaminata con uno spettacolare bosco di larici e una biodiversità floreale quasi unica.
Poi, riprendiamo il nostro cammino verso la valle Fiscalina, su sentieri assolutamente pedalabili nell’aria che pian piano si scalda regalandoci una luce meravigliosa.
In val Fiscalina si sale, ma non abbastanza da perdere di vista la meraviglia in cui ci si trova: massicci sontuosi circondano benigni e protettivi i prati e la poche costruzioni, fino ad arrivare a Fondo Valle e all’omonimo rifugio dove troviamo piena soddisfazione all’appetito stuzzicato dalla gita. Il rifugio Fondovalle è l’ultimo prima delle ascensioni che portano alle molteplici vette e rifugi di montagna, primo fra tutti il famoso Locatelli, meta turistica molto gettonata in agosto. Mentre ora e a settembre tutto questo sembra un Paradiso semi – privato, e ce lo godiamo appieno.
Dove alloggiare
Ho alloggiato nel borgo più antico d’Europa e in un Hotel con 700 anni di storia ovvero a San Candido all’Hotel Orso Grigio. Il mio racconto del soggiorno lo trovate qui.