Sulla ciclabile della Valle Umbra
Da Trevi a Spoleto e ritorno: ecco una gita in bicicletta che per la sua lunghezza e facilità, si adatta a tutte quelle gite fuori porta che si fanno durante il fine settimana. Il tracciato è prevalentemente pianeggiante e privo di traffico, anche quando esce dalla pista ciclabile che costeggia il torrente Maroggia, e offre belle vedute su Trevi e i suoi uliveti, Pissignano e Spoleto, ed è adatto anche ai principianti o a chi vuole fare una bella pedalata con la famiglia. L’inizio del percorso è alla stazione di Borgo Trevi, ai piedi di Trevi, così chi vuole può arrivare in treno senza per forza utilizzare l’auto.
Prima di partire, se avete tempo e voglia, Trevi merita una visita. Conserva testimonianze romane e medioevali. Tra gli edifici religiosi, di particolare interesse sono la chiesa di Sant’Emiliano (XII secolo), con all’interno l’altare del Sacramento di Rocco da Vicenza (1522) ed affreschi cinquecenteschi attribuiti a Francesco Melanzio e la chiesa di San Francesco Da visitare la Pinacoteca situata nel quattrocentesco palazzo Comunale.
Il percorso
Usciamo a destra in direzione della via Flaminia e all’incrocio svoltiamo a destra in Via Faustana. Al successivo incrocio giriamo ancora a destra in direzione di Spoleto e dopo aver superato il ponte sulla ferrovia svoltiamo ancora a destra in via Clitunno. Appena prima del torrente Maroggia, prendiamo a sinistra la strada che da aprile a settembre è interdetta al traffico e diventa una vera e propria strada a preferibilità ciclabile.
Prima di superare il torrente, se volete allungare di non molto la biciclettata, nella frazione di Bovara si trova l’ulivo più vecchio dell’Umbria, il piantone di Sant’Emiliano, alto 9 metri e che data 1.700 anni, dove nel 304, secondo una tradizione, venne legato ed ucciso il santo protettore della città. L’olivo ultramillenario, è a trecento metri dalla gloriosa abbazia benedettina di Bovara. La devozione verso Sant’Emiliano ha influenzato la cultura e la storia di Trevi. Lungo un percorso inalterato da secoli si svolge ancora, la sera del 27 gennaio, vigilia della festa del Santo, la straordinaria processione notturna detta dell’Illuminata, che è sicuramente la manifestazione più antica della regione.
Proseguendo diritti fino a superare il torrente Maroggia poi svoltiamo a destra e poi riprendiamo subito a sinistra, ammirando il castello di Pissignano che si erge a mezza costa tra gli ulivi, dominando le sottostanti fonti del Clitunno.
Il Clitunno conosciuto già nell’antichità per la limpidezza delle sue acque, aveva come nume tutelare il dio Giove Clitunno, venerato nel tempietto adiacente che nel 2011 è stato inserito nella lista dei patrimoni tutelati dall’UNESCO. La leggenda narrata da Virgilio, racconta che i buoi immergendosi nelle acque del Clitunno sarebbero diventati ancora più candidi e quindi di buon auspicio. La sorgente si presenta come uno specchio d’acqua con un perimetro poco più lungo di 400 metri per una superficie di quasi diecimila metri quadrati, circondata da alti alberi di pioppo cipressino e dai salici piangenti.
Tornati al nostro percorso, a i successivi incroci proseguiamo sempre diritti fino ad imboccare la pista ciclabile vera e propria che ci conduce fino a San Venanzo, ad una quindicina di chilometri da Spoleto. Dopo aver superato San Venanzo svoltiamo ancora a destra in direzione di Protte poi proseguiamo diritti verso Beroide fino all’incrocio con la SP457, dove seguiamo le indicazioni verso Borgo Trevi. Al chilometro 25,5 teniamo la destra e superato il torrente Maroggia rientriamo verso Borgo Trevi ripercorrendo a ritroso la strada fatta in partenza.