Si chiama “Dolomiti accessibili”, il progetto lanciato dalla Fondazione Dolomiti Unesco che individua 23 percorsi aperti a tutti, tra i nove sistemi dolomitici riconosciuti come Patrimonio Naturale dell’Umanità.
Questo progetto è rivolto a chi ha limitate possibilità motorie, non solo disabili, ma anche persone anziane e bambini piccoli. I percorsi sono stati individuati in base alle caratteristiche che li rendono più idonei a essere affrontati anche con passeggini e carrozzine.
Si possono affrontare tranquillamente la forcella di Lavaredo fino alla baita Segantini, passando per il rifugio Padova e il lago di Carezza ad esempio: si parte dal Passo Rolle a 1.959 m e si arriva alla baita Segantini a 2.179 m, camminando per 2.180 km per un dislivello di 222 m in salita, su strada forestale.
Oppure godere del panorama sul Pelmo, Civetta e Antelao: questo itinerario di media difficoltà che conduce al Rifugio Talamini da Zoppè di Cadore, si trova in una collocazione strategica tra la Val del Boite e Val di Zoldo, occupando la posizione di un antico braccio di mare.
E che dire delle affascinanti suggestioni di Malga Ciapela e dei Serrai di Sottoguda, uno dei canyon più rappresentativi e facilmente accessibili delle Dolomiti. Ai piedi del gruppo della Marmolada, ci si immerge in una forra scavata nella roccia dall’erosione dei ghiacciai e delle acque del torrente Pettorina.
L’itinerario del Lago di Tovel offre una vista sul gruppo della Campa e sulle cime della Catena Settentrionale delle Dolomiti del Brenta: Cima Uomo, Cima delle Livezze, Sasso Rosso, Cima Sassara, Cima del Vento, Corno di Denno, Cima Flavona, Pietragrande. Il lago è famoso per l’intenso color rosso che acquistavano le sue acque in estate per la massiccia fioritura dell’alga rossa che prende il nome dal lago stesso: la Tovellia sanguinea.
Per altre informazioni visitate il sito visitdolomites.com dove si può trovare, oltre al livello di difficoltà del percorso, anche la mappa dettagliata dell’itinerario, le coordinate GPS, le caratteristiche ambientali e geomorfologiche della zona.