Cari lettori di Viagginbici, per la nostra rubrica dei suggerimenti per il fine settimana, abbiamo pensato di proporvi Matera; ma cosa vedere in due giorni a Matera? “I Sassi hanno l’attrattiva dell’inverosimile” scriveva Guido Piovene e infatti non ci sono paragoni possibili con Matera, che è stata costruita sulla pietra e nella pietra sfidando le leggi dell’architettura e dell’urbanistica, una cittadina unica non solo in Italia, ma in tutta l’Europa occidentale, per anni relegata al ruolo di Cenerentola, si è presa la rivincita diventando Capitale Europea della Cultura con Matera 2019.
I Sassi potreste lasciarli per ultimi nel weekend ed iniziare la visita del nucleo abitato sopra i Sassi, il cosiddetto Piano e poi la Civita, lo sperone di roccia che si estende tra i due complessi di Sassi; a Matera infatti c’è un’altra città da vedere, oltre a quella delle chiese e delle case rupestri.
Partendo da piazza Vittorio Veneto, provate ad affacciarvi dal suo belvedere e scoprirete di non aver mai visto nulla di simile; meritano una sosta le chiese di S. Domenico e quella vicina di S. Giovanni Battista. Si prosegue poi verso la cattedrale di Matera, edificata nella “civita”, il punto più alto e visibile della città ove sorse il primo nucleo abitato dei Sassi; proseguite visitando S. Francesco d’Assisi con una tipica facciata tardo barocca.
Tornando su via Ridola, meritano una sosta la Chiesa del Purgatorio e il Museo archeologico nazionale Domenico Ridola, si finisce la giornata in piazzetta Pascoli, con un altro magnifico affaccio e con lo splendido palazzo Lanfranchi, sede del Museo d’arte medievale e moderna della Basilicata.
Il secondo giorno, andate a vedere l’inizio del giorno dal belvedere di Murgia Timone, un altro di quegli spettacoli da togliere il fiato perché si è dall’altra parte della gravina su cui sorge Matera, con la città che si estende davanti in tutta la sua bellezza, come in una cartolina. Per arrivarci, uscire lungo via Nazionale, prendere la Statale 7 verso Laterza e seguire le indicazioni sulla destra (serve un’auto).
Ed infine i Sassi!
Ecco un itinerario con le mete da non perdere, anche se l’esperienza più gratificante resterà quella di girovagare senza meta tra i vicoli e le grotte. Sono due gli antichi rioni rupestri, il Sasso Barisano, ricco di portali scolpiti e fregi che ne nascondono il cuore sotterraneo, e il Sasso Caveoso, disposto ad anfiteatro romano con case grotte che scendono a gradoni.
Consigliamo di esplorare il Sasso Caveoso ed il complesso del monte Errone, con la Madonna dell’Idris e S. Pietro Caveoso, sospesa sulla gravina; poi il complesso di S. Lucia delle Malve, con il Vicinato, una sorta di condominio orizzontale; ancora, la chiesa di S. Donato (all’interno del Convicinio di S. Antonio) e il Musma, eccezionale Museo della scultura contemporanea, ricavato nelle grotte.
Nel Sasso Barisano, si ammirano i palazzi di via Fiorentini e la chiesa di S. Agostino, costruita nel 1591 a strapiombo sulla gravina.
Come arrivare: non è difficile arrivare a Matera, per chi viene da lontano, in aereo fino a Bari e un’ora di auto a noleggio o di navetta. Disponibile anche il treno dalla stazione di Bari, è stata riaperta proprio il 19 gennaio dalle ferrovie Appulo-Lucane la nuova stazione di Matera Centrale.
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