Borghi bellissimi incastonati quà e là nella natura, così bella da essere Biosfera Unesco. Dove? Tra il Lago di Garda e le Dolomiti di Brenta, in una valle del Trentino famosa per le Terme di Comano.
Quello che mi ha lasciato a bocca aperta è stata Rango, uno dei Borghi più belli d’Italia. La sensazione è quella di fare un tuffo nel passato. Le case di pietra, tipiche dell’edilizia contadina di una volta, addossate l’una all’altra ne fanno qualcosa di unico. Arrivi e ti trovi di fronte ad una splendida bifora rinascimentale posta sopra la volta d’ingresso. L’architettura tipica qui è fatta da i Pont che conducevano all’aia, i Volt che sono i tipici androni, che formano un fitto sistema di cunicoli, corti interne e passaggi coperti che servivano per riparare sia il bestiame che gli uomini. Tutto l’insieme crea l’esatta sensazione di essere all’interno di un Presepe.
Immaginate poi in questi giorni il borgo vestito ed illuminato per il Natale, ha un’atmosfera magica. Gli abitanti di Rango hanno aperto i loro fienili, le legnaie, le cantine e i porticati e li hanno destinati al mercatino di Natale.
Qui non c’è nulla di finto o prefabbricato. Nessun allestimento da mercato con stand o casette, ma tutto il borgo, gli stretti vicoli in salita, gli ampi androni, le piazzette inattese, i cortiletti e i porticati e le stesse antiche case contadine, ornate da luci del Natale diventano un mercatino. In tutto sono oltre 70 i vòlt in pietra che sostengono le vecchie case contadine che proporranno prodotti di ogni tipo. Si potrà acquistare o semplicemente ammirare le meraviglie dell’artigianato locale, addobbi per l’albero e il presepe, ma soprattutto i prodotti tipici e le specialità enogastronomiche del territorio: canederli e trippa in brodo, orzetto, polenta carbonera, formaggi e salumi locali, strudel, frittelle di mele e torta di noci.
Regina del Borgo la noce del Bleggio presidio slow food; quest’anno c’è la novità del video mapping, ovvero ogni giorno dalle 17,00, col calar del buio, nella magia delle luci che illuminano il borgo, ci sarà uno spettacolo di proiezioni sui muri della case di pietra della piazza della fontana, per lo più di immagini antiche del borgo. Tra gli eventi, specie per i bambini, l’arrivo di Santa Lucia , il 15 dicembre e di Babbo Natale, il 26 dicembre, alle 15.30 e imperdibile la stalla degli animali realizzati con rami, stroppe e paglia. Fra questi una simpatica mucca ai quali i bambini potranno dare un nome.
Per combinare assieme un’esperienza sulle due ruote, qui vi propongono un tour enogastronomico che hanno chiamato Kilometro zero, non solo perché vi farà gustare le specialità del territorio, ma anche perché avrà un bilancio calorico pari a zero perché avrete pedalato!
Lungo la Kilometrozero a San Lorenzo in Banale, ai piedi delle Dolomiti,dovete assaggiare la Ciuìga, salame alle rape presidio Slow Food. Poi si scende attraverso l’altopiano del Banale costeggiando la Forra del Linaro’ e si raggiunge la zona del Lomaso, regno della patata di montagna. Qui vi aspetta la prossima tappa di gusto: un tagliere con le loro tipiche patate viola e i formaggi di malga. Ripartiti lungo la verde Val Lomasona, tra borghi contadini tra i più belli d’Italia raggiungerete un’altra prelibatezza che potete trovare solo qui: il salame fatto con le noci del Bleggio, presidio Slow Food! Da qui una lunga discesa tra noci e campi vi riporta alla partenza dove vi attende un prelibato yogurt realizzato con genuino latte bio di Favrio (da cui parte anche il percorso del latte).
Se vi avanzasse un po’ di tempo vi consiglio di visitare il borgo dipinto di Balbido, la cui caratteristica è quella di avere tutte le case dipinte con scene della vita contadina di un tempo. Qui c’è la strega più grande del mondo, entrata due mesi fa nel guinnes dei primati: fatta con canne di bambù e legno, col suo paiolo sovrasta la valle a ricordare la leggenda per cui le streghe birbantelle facevano i dispetti ai contadini che rientravano dal lavoro, lanciando pietre contro le ruote dei carri.
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