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Partiamo dai Luxury Bike Hotels. Queste strutture sono specializzati in un’ospitalità che tiene conto delle esigenze dei ciclisti: sono alberghi di alta categoria situati in prossimità di percorsi cicloturistici di lunghezze e difficoltà differenti, su strada o fuori strada. “Ride in the beauty” è, da sempre, il loro motto. Strutture quindi dedicate ad un segmento, ciclismo e cicloturismo, in forte crescita.
Un antidoto naturale e sostenibile nell’era covid
In un momento storico in cui sicurezza e salute sono un binomio imprescindibile, sempre più hotel stanno inserendo nelle loro offerte di attività i percorsi in bicicletta, il mezzo che più di tutti, per sua stessa conformazione, è sinonimo di distanziamento sociale e libertà di movimento. Luxury Bike Hotels, brand cappello che riunisce tutti i migliori hotel bike friendly d’Italia di alta categoria, sta fornendo il proprio know how a Relais, Lodge, Resort, Chalet, Retrait e alberghi diffusi che vogliano riorganizzare al meglio la propria struttura per accogliere ciclisti e cicloturisti amanti del bien vivre e delle bellezze italiane.
La bici fonte di business
Ludovica Casellati, autrice del libro LA BiCi della Felicità (Ed. Sperling & Kupfer) direttore di viagginbici.com, editore di Viaggi del Gusto (vdgmagazine.it) e titolare del circuito Luxury Bike Hotels, in collaborazione con Silvia Livoni, esperta di marketing territoriale e ideatrice del primo Bike Hub italiano il Terre di Casole Bike specializzato in esperienze su misura per i ciclisti, spiegano a proprietari e direttori di hotel gli effetti benefici della bike economy e quanto il potenziale del cicloturismo porti notevoli vantaggi per le strutture ricettive: la destagionalizzazione, innanzitutto, ma anche e soprattutto la propensione dell’ospite a prolungare il pernottamento, con ovvi e conseguenti effetti positivi di indotto per la parte ristorazione e Spa. Entrambe le professioniste, da anni attive con successo nel mondo del ciclismo e cicloturismo, si affiancano ora agli hotel per suggerire il modus operandi giusto per questa nuova tendenza, sempre più in ascesa. Il servizio è rivolto in primis alle strutture che, finora, non hanno considerato l’opzione bici per la propria struttura ma che proprio in questo momento critico possono trovare nella bici nuove risorse di business.
“Da come allestire una bike room, a come diventare a tutti gli effetti un Bike Hotel – spiegano Ludovica Casellati e Silvia Livoni – mettiamo a disposizione degli alberghi che lo desiderano il nostro know how. Informazioni utili su come formare il personale, e dotarsi di strumenti anche di comunicazione indispensabili per intercettare quel target di potenziali clienti altospendenti che ricercano luoghi fuori dalle grandi rotte turistiche, escursioni in mezzo alla natura e alla scoperta delle bellezze che nel nostro Paese sono nascoste in ogni dove. Presentiamo tutte le strutture del nostro circuito a tour operator italiani e stranieri e su richiesta organizziamo per gli hotel dei press tour o eductour sulla base delle loro esigenze”.
Per un 2021 all’insegna della bicicletta
Sebbene l’emergenza sanitaria covid abbia inferto un duro colpo a tutto il comparto turistico, la bike economy è tuttavia in ottima salute. Ne sono un esempio i bonus bici che a partire dal 3 novembre il Ministero dell’Ambiente ha previsto per poter usufruire dell’incentivo economico dal valore di 500 euro, destinato al rimborso di coloro che hanno acquistato una bici. Sull’onda di tali previsioni, i tour operator sono ottimisti e pressoché certi che il prossimo anno la pianificazione di viaggi e soggiorni sarà particolarmente declinata sull’uso della bici. E gli alberghi che si faranno trovare pronti con i servizi ad hoc proposti da LBH avranno una marcia in più.