Il Tour dei fiumi e dei vigneti Peligni o della Valle Subequana, quello delle Terre dei Peligni, da Sulmona a Roccapia o il giro degli Altopiani maggiori. Con scelte per bici da corsa o mountain bike, per giri che vanno dall’intermedio al difficile: un totale di 14 itinerari, per oltre mille chilometri e una durata complessiva dei giri di 70 ore, coinvolgendo ventisette comuni, due parchi nazionali, uno regionale, oasi e riserve. Il tutto per pedalare nel “Cuore d’Abruzzo”. Così viene presentato il progetto, con fulcro a Sulmona – la città di Ovidio – promosso da Fondazione Symbola, città di Sulmona e con la Fci come partner tecnico. Le tracce dei nuovi percorsi in bicicletta in Abruzzo sono su Komoot, con relative info tecniche e sul territorio.
“In Abruzzo stiamo cercando di porre gradualmente rimedio ad uno dei principali fattori di debolezza del sistema turistico italiano: l’insufficiente cultura orientata all’organizzazione, alla gestione, all’integrazione – commenta l’assessore al Turismo della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario -. Con questo progetto immaginiamo i diversi comuni coinvolti come i “quartieri” di un unico centro urbano. Un progetto ambizioso in cui le piccole città si legano per essere più efficienti condividendo servizi e offerta, diventano due facce della stessa medaglia. Un nuovo modello di promozione turistica per arrivare ad un risultato di efficienza, sostenibilità e coesione”.
Partire con lo Spirito giusto
Il punto di partenza per tutti i percorsi è l’abbazia di Santo Spirito del Morrone, avendo “rappresentato per secoli il più importante e celebre insediamento della Congregazione dei Celestini nonché il fulcro della vita culturale, religiosa e civile di un vasto territorio” come si legge sulla pagina di riferimento su Komooot.
I percorsi si snodano lungo vie secondarie, poco trafficate, con il paesaggio e la natura intorno, integrandosi con quelli già esistenti, come quello della “Cilcovidia” pensato e realizzato dall’associazione Bicincontriamoci di Sulmona, fino agli altri della Provincia dell’Aquila e del Gal Abruzzo italico Alto Sangro.
E quindi, le pendici del Morrone e l’aglio rosso di Sulmona, Cansano, Pescocostanzo e le splendide faggete, il tour della Majella occidentale, o da Sulmona a Pettorano sul Gizio, terra dell’orso bruno marsicano. Fino al tour dei tre Parchi, con i suoi 226 chilometri totali, partendo dalla montagna Madre, la Majella, passando per Il Parco Nazionale d’Abruzzo e fino al Parco Regionale Sirente – Velino.
“Il piano e la rete dei percorsi cicloturistici presentati in questi giorni vogliono dare un contributo a rafforzare l’offerta e le connessioni tra comuni del centro Abruzzo. – commenta il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini – Un sistema che si organizza attorno allo straordinario polo culturale rappresentato dall’Abbazia Celestiniana e che si irradia su tutta l’area per uno sviluppo turistico condiviso”.
Un patrimonio storico culturale e naturalistico dallo straordinario potenziale, per nuovi percorsi in bicicletta in Abruzzo, per una regione da vivere, sempre più, nel segno del cicloturismo.
“Il progetto Cuore D’Abruzzo si candida ad essere un progetto pilota nella più ampia strategia di rilancio dei piccoli comuni, più in generale delle montagne, che nell’ultimo periodo sono tornate al centro delle agende politiche nazionali e che potrebbero avere una forte accelerazione grazie anche al sostegno del Recovery fund. – conclude Daniele D’Amario – La Regione Abruzzo puntando sul cicloturismo ha promosso Abruzzo Bike Friendly, rete regionale di strutture ricettive e servizi complementari. Inoltre, di concerto con gli uffici, stiamo dialogando con gli stakeholders per presentare ed approvare un nuovo Testo Unico del Turismo, capace di eliminare vecchie leggi regionali e adeguarle alle nuove esigenze del mercato e degli operatori”.