L’Eroica vista da vicino è una grande e irripetibile emozione
Sono le 4.45 quando raggiungo l’accampamento allestito nel campo di calcio di Gaiole in Chianti. Il silenzio è assordante!
Qua e la qualche lumino di bicicletta, c’è chi si sveglia, chi si prepara la colazione con i fornelletti per scaldarsi, chi inforca i puntapiedi dei pedali e va verso la partenza.
Alle 5.00 ci sono 7 gradi e 2000 persone nella piccola Piazza Ricasoli. A controllare che le biciclette siano in regola lui Claudio Marinangeli, l’organizzatore della manifestazione. A idearla nel 1997 fu Giancarlo Brocci.
Il freddo si fa sentire ma a riscaldare subito animi e muscoli la salita del Castello di Brolio. E’ ancora buio e ad illuminare la strada i lumini ad olio posti sul ciglio del suggestivo viale.
Finalmente il sole sorge e il “Leccio” segna i primi 17 chilometri percorsi orgogliosamente.
Gli animi sono allegri, nessuno ha fretta, tranne i pochi esaltati che sperano di concluderla con un tempo “da record”…..ma diciamo la verità l’importante nell’Eroica è partecipare e arrivare al proprio traguardo!
I gruppi di amici con le maglie delle squadre di un tempo si fermano in punti panoramici per scattarsi la foto ricordo assieme. Genuino spirito ciclistico e sano divertimento, sono due ingredienti che non possono mancare altrimenti non si chiamerebbe Eroica.
Loro quelli delle 5.00 stasera avranno nelle gambe 203 km sempre che abbiano dormito a Gaiole. Affrontano le salite sulle strade bianche verso Siena senza nascondere la fatica che, con quelle bici pesanti con i cambi al telaio, sempre che ce l’abbiano, è inevitabile.
Sono elegantissimi uomini e donne!
Vero è che la Toscana soprattutto da queste parti regala scorci di una bellezza inimitabile, che non stancano mai la vista anzi temprano gli animi.
Al sorgere del sole i colori sono straordinari
Anche i personaggi che popolano l’Eroica non scherzano….sono di tutte le età e professioni. Pensate che quasi tutti i giornalisti accreditati la percorrono se non tutta in parte. Qui sotto a destra in foto Alessandro Fulloni del Corriere della Sera con un completino vintage del Corsera!
Non manca qualche foratura…. Nelle salite il fiato ritmato e il rumore del ferro dei cambi sono gli unici suoni che si odono nella meravigliosa campagna toscana che fa da cornice a questi uomini d’altri tempi …qua e la qualche imprecazione ma sempre leggera!
Il primo punto ristoro e controllo è a Radi. Ad arrivare anche le poche donne partecipanti….
Questa è la fase in cui i controllori della competizione appongono il primo timbro nel libretto, a significare che si è completata la prima tappa, i volontari dei punti ristoro dispensano pane e finocchiona, crostate, biscotti e ogni genere di conforto.
La stanchezza comincia a farsi sentire già verso mezzogiorno: ma loro, gli eroici, continuano a pedalare con una freschezza surreale.
La strada è ancora lunga ma la giornata è bellissima e si concluderà al Traguardo con un bel bicchiere di Chianti classico!
In diretta dall’Eroica Ludovica Casellati