Milano Sanremo, la “Classicissima” e anche la Gran Corsa

La storia della Milano Sanremo

Lucien Petit Breton, Gustave Garrigou, Giovanni Gerbi. Probabilmente a moltissimi di Voi, questi tre nomi non dicono nulla, e a essere sincero, fino a poco tempo fa, non dicevano nulla neppure a me. Eppure questi tre signori sono entrati nella storia del ciclismo essendo i primi tre classificati della prima Milano Sanremo corsa nel 1907. Partirono in 33 e arrivarono al traguardo solo in 7!

Milano – Sanremo … Questi due nomi pronunciati insieme, a partire da quel lontano 1907, sono il riassunto di imprese storiche del ciclismo. Anche chi non è appassionato delle due ruote, al sentire questi due nomi pronunciati insieme, ha un sussulto. Non per nulla il suo nomignolo di “classicissima” con 298 km è la corsa più lunga che si svolge in Italia. Uno dei tanti particolari che rappresentano una rarità nel panorama delle grandi classiche internazionali è che il suo percorso ed il chilometraggio sono rimasti pressoché invariati sin dalla prima edizione.

Gran Corsa di Primavera

E pressoché invariati sono i “mezzi” e l’abbigliamento, con cui da 5 anni, si pedala la Gran Corsa di primavera. In tre giorni, con tappe da 100 km circa, viene organizzata una ciclostorica che ripercorre il percorso della classicissima, prima delle varianti introdotte a partire dal 1960 (Cipressa e Poggio). Le biciclette con cui si pedala, devono essere state prodotte prima del 1930, quindi in ferro, ma soprattutto, sono senza cambio. A quell’epoca ancora non esisteva, o almeno non era come lo conosciamo ora. L’unica possibilità di avere una pedalata diversa per la pianura e una per la salita era di fermarsi, togliere i dadi e girare la ruota, dove sul pignone erano fissate due corone, una più piccola per il tratto piano e una più grande per il tratto in salita …

La leggenda

La leggenda narra che la nascita dello sgancio rapido delle ruote, sia dovuta proprio a un cambio di un pignone “rognoso”. Tullio Campagnolo, all’epoca corridore amatoriale, durante una corsa invernale in cui era in testa, quando raggiunse la salita, scese per girare il mozzo ma il gelo aveva inchiodato i dadi. Non riuscendoli a smontare dovette abbandonare la corsa. Da quella esperienza Campagnolo ideò lo sgancio rapido che conosciamo oggi.

Related Post

Le tappe

La Gran Corsa di Primavera, inizerà il 20 marzo a Tortona, base logistica di questa edizione, con la distribuzione dei pettorali alle Grancorsine e ai Grancorsini. Il 21  sarà il primo giorno dove si pedala veramente, si partirà da Milano e si  arriverà in pieno centro storico a Tortona dopo aver pedalato per km 126.

Il 22 la partenza sarà da Tortona. Dopo qualche chilometro ci sarà la sosta al cippo dedicato a Costante Girardengo che il 19 marzo del 1918, da quel punto partì per una delle fughe più lunghe della storia del ciclismo e per la sua prima, delle sei vittoria alla Milano Sanremo. E’ anche il giorno del Passo del Turchino, della discesa su Voltri, l’arrivo è a Finale Ligure dopo 116 km.

Il 23 terzo e ultimo giorno, quello del gran finale! Stupendi passaggi sulla costa della Liguria, percorrendo i “Capi” Mele, Cervo e capo Berta. Si arriverà sotto allo striscione a Sanremo dopo aver percorso 83 km. E dove dopo circa tre ore si daranno battaglia i professionisti con l’arrivo della “Milano – Sanremo” ufficiale.

Noi di Viagginbici, parteciperemo e proveremo a pedalare per tutti i tre giorni, divertendoci e raccontandovi da dentro il gruppo questa nuova/vecchia esperienza. Se volete partecipare e anche solo venire a salutarci, a questo link,  http://www.grancorsa.it/ trovate tutte le indicazioni sul percorso …  

giordano roverato: Appassionato di bicicletta, vita all'aria aperta e comunicazione digitale