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Se mai vi foste chiesti dove nascono le fiabe, noi l’abbiamo scoperto!
Avevamo deciso di regalarci una vacanza in bici in famiglia e abbiamo fatto rotta sulla Danimarca. La scelta è caduta nella regione dello Jutland, una terra meravigliosa affollata di Parchi divertimento il più famoso dei quali è Legoland.
Per non avere problemi di bagaglio, di scelta di strade e destinazioni abbiamo testato l’organizzazione di un famoso tour operator di viaggi in bicicletta Girolibero ed è stato uno spasso!
Destinazione #Billund!
Arrivati la sera siamo subito stati accolti dal sorriso del proprietario del Billund Kro uno sfiziosissimo albergo della catena Small Danish Hotels. La nostra prima cena danese, rigorosamente a lume di candela, (anche se fuori ancora splendeva il sole, che in questa stagione fa le ore davvero piccole), è stata all’insegna della serenità, del calore e del buon cibo.
Una mamma teme sempre che in viaggio il proprio figlio possa non gradire una cucina diversa e possa sentirsi a disagio: beh trovarmi in un piccolo albergo con un “Kids Menù”, un foglio e dei colori sul tavolo, mi ha subito disposto nel migliore dei modi. Questo è stato il primo segnale forte del fatto che ci trovavamo in un Paese dove tutto è pensato in funzione della famiglia.
Pedalare nel mondo delle fiabe
Dopo aver consumato una ricca colazione e lasciato i bagagli nella hall dell’albergo (nei viaggi organizzati ci pensano loro a trasportarli da un posto ad un altro), abbiamo inforcato le nostre comodissime biciclette e seguendo la mappa che Girolibero ci aveva fornito siamo partiti alla scoperta della Danimarca.
Il traffico in quelle zone non sanno neppure che esiste e le macchine sono estremamente cortesi con i ciclisti. Il nostro percorso prevedeva ciclabili, stradine di campagna e strade a bassissimo scorrimento.
Il paesaggio che ci ha accompagnato nel nostro girovagare sembrava finto da quanto era bello. Sconfinati campi di grano di un verde brillante facevano da contraltare ad un cielo azzurrissimo con qualche nuvoletta bianca dipinta qua e la.
Ogni tanto ci trovavamo ad attraversare dei piccoli boschi, dolci colline e minuscoli paesi. A rapire la nostra attenzione e a far volare la nostra fantasia le loro case: al massimo di due piani, alcune con il tetto di paglia, con le finestre abbellite da candele o porcellane e rigorosamente senza tende.
Il giardino che tutte avevano era maniacalmente perfetto, con aiuole curatissime, altalene per bambini e piccole panchine. L’impressione che avevamo era che da un momento all’altro potesse uscire da un uscio il personaggio di una fiaba. Avete presente quando Mary Poppins entra a piè pari in un quadro? A noi sembrava di aver fatto la stessa cosa!
Prima tappa Givskud zoo
Le nostre tappe giornaliere non superavano mai i 30 km che in quelle zone si fanno tranquillamente perché sono quasi totalmente in piano. Le colline rendono solo più spettacolare il paesaggio ma non affaticano le gambe anche perché la più alta in quella regione credo arrivi a 150 metri. Siamo così arrivati al famoso Givskud Zoo all’interno del quale abbiamo potuto ammirare animali di tutti i continenti.
A rendere spettacolare questo luogo la possibilità di effettuare un vero e proprio Safari. Noi essendo arrivati in sella alla nostra bicicletta abbiamo approfittato del comodissimo SAFARIBUS.
La bellezza di questo luogo è sicuramente determinata dagli spazi molto ampi nei quali vivono gli animali: certo nulla a che vedere con la Savana, le foreste o il deserto ma la grande ricchezza di suolo della Danimarca rende anche questa esperienza più emozionante rispetto a qualsiasi altra. In tutta tranquillità seduti comodamente ci siamo fatti trasportare ad ammirare specie animali che ci vorrebbe una vita intera andarli a trovare nei loro Paesi d’origine: elefanti, lama, gazzelle, antilopi, bisonti, struzzi, giraffe, zebre, leoni, gorilla…ed erano così vicini che potevamo toccarli (idealmente). In una sola zona il nostro SAFARIBUS ha serrato le porte, quella nella quale vivono i leoni.
A colpire la nostra attenzione un maschio di sette anni con una spettacolare criniera ma dallo sguardo severo e inquietante. Qua e là qualche carcassa di animale spolpata per soddisfare l’appetito dei re della foresta.
La sera abbiamo fatto rientro a Gadjberg in un altro delizioso albergo della catena small danish hotel, l’Hotel Margharete e coccolati dal proprietario abbiamo gustato un’eccellente cena. Anche questo piccolo hotel soddisfa le esigenze di una famiglia: è dotato di due piscine (piccole) una interna e l’altra esterna e di un qualche gioco per i bimbi (altalena, sabbia etc.)
Come portare i bambini
Dovete stabilire quanti chilometri può fare vostro figlio con la sua bicicletta, e poi pianificate il viaggio.
Ci sono varie alternative per girare con i bambini: il carrellino che si attacca dietro alla bici ed è molto utile quando i bambini sono piccoli (fino ai 3-4 anni), perché anche in caso di pioggia loro sono al riparo.
Il cammellino o il tandem che da anche a loro la sensazione di essere protagonisti del viaggio anche se non pedalano. O il più gestibile seggiolino.
Noi (con un bambino di 6 anni) abbiamo scelto di fare le tappe più lunghe con il seggiolino e quelle al massimo di 20 km in sella alla sua bicicletta.
Come vestirsi
In Danimarca le temperature anche d’inverno non vanno mai sotto gli 0 gradi. Noi siamo stati fortunati perché, a fine giugno, abbiamo avuto sempre giornate con il sole che ha accompagnato le nostre pedalate. Il consiglio è comunque di vestirsi a strati e di usare soprattutto giacche antivento. Le escursioni termiche sono repentine basta una nuvola per sentire subito fresco! E’ necessario portare con se qualcosa che ripari dalla pioggia, come un leggerissimo poncio.
Dove dormire e mangiare
Noi abbiamo soggiornato negli Small Danish Hotels. Il servizio è ottimo e sono tutti a misura di famiglia. Alcuni sono attrezzati con sala giochi. La cucina è internazionale e c’è sempre un kid’s menù.
Informazioni
Per qualsiasi informazione visitate il sito dell’Ente del Turismo danese e troverete tutto quello che si può fare in Danimarca.
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