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La bella stagione estiva sta ormai concludendosi, ma le opportunità per una gita o un viaggio in bici non mancano. Oggi vi parliamo del Lago Ceresio, che non è altro che il lago di Lugano, un lago prealpino ramificato lungo il confine italo-svizzero: è in parte nel Canton Ticino, in parte nella provincia di Como, in parte in quella di Varese. Poco meno di 80 chilometri in totale con diverse opportunità di itinerari su due ruote, da brevi escursioni pianeggianti a percorsi più impegnativi, alla scoperta delle ricchezze naturali, culturali, storiche, paesaggistiche ed enogastronomiche.
Il lago in territorio italiano
Gli itinerari possono andare in due direzioni: verso la provincia di Como e verso quella di Varese.
A Borgo Dipinto in Comune di Claino (CO), sono stati realizzati dei murales, raccolti in undici tappe mappate e il percorso è accessibile attraverso un QR Code che racconta la storia del paese. Il centro storico del borgo presenta sulle facciate delle abitazioni un ciclo di graffiti: una testimonianza importante se si tiene conto della perdita quasi totale di un genere artistico assai diffuso nella Lombardia rinascimentale.
Spiaggia di Osteno (CO) è un’oasi naturale, con una piccola spiaggia in ghiaia e un lago cristallino: il lungolago offre ristoranti con vista e dove è possibile attraccare con barche e motoscafi.
Le Grotte di Rescia (CO) sono sette grotte unite in un unico complesso agli inizi del ‘900, si snodano lungo un percorso turistico di circa 500 metri alle pendici dei monti, sul versante orientale del Lago Ceresio. Queste cavità sono originate all’interno di colate di travertino, conosciuto impropriamente come “tufo”. L’azione dell’acqua, perdurata nel corso degli anni, ha scavato una serie di vuoti nel travertino depositandovi spettacolari concrezioni.
La Via Francisca del Lucomagno (VA) è il tracciato che da Lavena Ponte Tresa va a Pavia ed è stato suddiviso in nove tappe. Si tratta di un antico itinerario romano-longobardo, che da Costanza, attraversando la Svizzera al passo del Lucomagno, giungeva a Pavia e lì si collegava con la Via Francigena verso Roma. Quindi una delle vie fondamentali di collegamento dal centro Europa con la Pianura Padana, almeno fino al 1846 quando la costruzione del ponte di Melide dirottò gran parte del traffico di viaggiatori e merci lungo l’asse del Gottardo verso Como e Chiasso.
Un piccolo Mondo antico, questo è a Valsolda Villa Fogazzaro Roi (CO). Un’appartata e intima dimora della borghesia ottocentesca: arredi, quadri e oggetti di gusto rievocano le atmosfere del capolavoro di Antonio Fogazzaro, che tanto amò questa villa. Sempre a Valsolda meritano una visita la cascata di Loggio e il torrente Soldo. La Cascata di cui si parla in “Leila” è una meta per gli appassionati di trekking.
La frazione Castello di Valsolda è un borgo rurale dove andare alla ricerca della storia e della cultura. La chiesa di San Martino è chiamata la piccola “Sistina” della Lombardia con il soffitto barocco, ornato pittorico di fine ‘500.
Gli itinerari
Il sentiero 3V – Via Verde Varesina è un itinerario in mezzo al verde che collega l’area montana a nord della provincia di Varese con il Sentiero Europeo E1. Un tracciato proveniente dal nord Europa che arriva vicino a Porto Ceresio, con la sponda piemontese del Lago Maggiore dove arrivava la Grande Traversata Alpina (GTA). La lunghezza delle dieci tappe storiche (anni ’80) della 3V è di 143,5 chilometri. A queste ne sono state aggiunte, nel corso degli anni, altre cinque varianti che misurano 56,5 chilometri, estendendo così i percorsi a oltre 200 km.
Tra il lago di Como e il Ceresio, la Val Cavargna confina con la Val Sanagra, nota per i suoi patrimoni quali l’Ecomuseo e il parco, e la Valle di Rezzo. Porta d’accesso della Val Cavargna può essere considerato il comune di Carlazzo, tappa ideale per cominciare il percorso alla scoperta dei territori della vallata. Disposti lungo questo itinerario ad anello ci sono Cusino, San Bartolomeo, San Nazzaro e Cavargna. Si giunge infine a Val Rezzo, per terminare il tragitto con il piccolo comune di Corrido, direzione Porlezza e Lago di Lugano.
La Riserva naturale del lago del Piano (CO) è una delle aree protette dalla Regione Lombardia, si estende su una superficie di 176 ettari di cui 85 spettano al bacino lacustre. L’assetto biologico è composto da habitat diversi, le visite intorno al lago sono suddivise in 36 tappe.
In barca
Avere un lago e non navigare? Impossibile. A Porlezza c’è la partenza delle imbarcazioni che, oltre alle corse giornaliere, possono dedicare un’intera giornata con appuntamenti a tema. Tra le crociere vi segnaliamo quella in direzione di Gandria con il Museo delle Dogane organizzato in una vecchia caserma di confine che racconta l’epoca del contrabbando tra Svizzera e Italia.