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Aggiornate le vostre idee se pensate che per portare i bimbi sulla bicicletta con mamma o papà ci siano solo i seggiolini da montare al manubrio o quelli posteriori da mettere dietro la sella. I rimorchi da agganciare al reggisella? Sì, anche, sicuramente questa è una valida soluzione, ma ancora meglio può essere se il bimbo lo assicuriamo bene nel vano di una moderna cargo-bike, quelle bici nate per portare prima di tutto le merci, ma che in realtà si rivelano davvero adatte anche per trasportare i più piccoli. Viagginbici si era già occupato qui di questo segmento di biciclette che sta riscuotendo sempre maggiore successo. Questa volta vediamo quanto utili possano essere queste bici anche per il trasporto dei più piccini.
Quando le “cargo” sono meglio del rimorchio
Il rimorchio per trasportare i bambini è soluzione molto adatta per l’utilizzo cicloturistico, per piccole o grandi avventure familiari sulle due ruote dove si ha in programma di percorrere distanze più o meno lunghe, magari su ciclovie con scarso traffico veicolare o con attraversamenti di centri urbani non troppo frequenti. L’insieme “bici+rimorchio” ha infatti l’indiscutibile vantaggio della modulabilità (e quindi di poter tornare ad usare la bicicletta nella sua configurazione classica), ma allo stesso tempo produce uno sviluppo notevole (quasi tre metri, che è appunto il limite dimensionale imposto della legge), che crea qualche difficoltà in più nella gestione di guida in situazioni più “intricate” come appunto potrebbero essere quelle urbane.
A questo limite vanno poi sommate le ripercussioni psicologiche che comporta questo tipo di accessorio: il rimorchio può creare qualche pensiero in più dovuto al distacco del genitore dal figlio, pensiero che può diventare una vera preoccupazione negli incroci, o in genere in tutte le situazioni in cui la lunghezza complessiva del mezzo può esporre il rimorchio a maggiori rischi di essere urtato. Inoltre, la soluzione “bici+rimorchio” non solo allontana fisicamente genitore e figlio, ma annulla quel contatto visivo che è proprio del seggiolino anteriore o, appunto, della maggior parte delle cargo bike adibite per tale utilizzo.
Un bimbo sulla “cargo”
Quella delle consegne in aree urbane è la destinazione d’uso prevalente delle cargo bike, la tipologia di bicicletta che negli ultimi tempi ha riscosso un grande successo, grazie alla sua capacità di risolvere agilmente ed economicamente il problema della congestione e delle limitazioni veicolari delle aree metropolitane. In realtà, oltre alle merci, le cargo bike sono omologate anche per il trasporto di animali e persone, nella fattispecie bambini. In questo caso la loro capacità di carico può superare il limite di 50 chili di massa trasportabile che il Codice della Strada stabilisce per i rimorchi (o i cosiddetti “trailer”). Il limite di carico di una cargo è legato all’omologazione di quello specifico modello, che necessariamente dovrà essere fornito di seggiolino, schienale morbido, cinture e in genere di tutti i necessari dispositivi per trasportare in sicurezza il piccolo o i piccoli (massimo due). Questi ultimi non dovranno comunque avere un’età maggiore di otto anni.
Più sicuri sia bimbo che genitore
Trasportare un bambino sulla cargo bike ha ripercussioni importanti sulle caratteristiche di guida e sull’equilibrio: tanto per cominciare, cancelliamo dalla nostra testa l’idea che guidare una “cargo” sia più difficile di guidare una bici “convenzionale”. Affatto: per familiarizzarci si tratta solo di prendere dimestichezza con il passo totale aumentato (ossia la distanza tra i due mozzi) e con la diversa sterzata (gestita da un braccetto). A prescindere dalla massa che andremo a caricare sul vano bagagli, la guida della cargo sarà agile e naturale; nella fattispecie, guidare trasportando un bambino sarà molto più facile rispetto a quando il bimbo lo si carica sul seggiolino anteriore, visto che la massa sarà generalmente posizionata più in basso e sarà anche ben distribuita lungo i due mozzi. Da parte sua, il bambino sarà sicuramente più al sicuro, perché più protetto dal vano apposito ed avrà meno possibilità di incidere negativamente sull’equilibrio con eventuali movimenti, sempre perché il suo peso è dislocato in basso. Nel confronto con i rimorchi, invece, il vantaggio è sempre quello di racchiudere entro uno sviluppo più compatto guidatore e “passeggero” e inoltre quello di avere quasi sempre un controllo visivo con chi è trasporta (salvo i rari casi di cargo in cui il viaggiatore è alloggiato dietro chi guida).
Anche per il cicloturismo familiare
Utilizzare una “cargo” per trasportare i bambini diventa per questo particolarmente utile per tragitti cittadini generalmente di breve distanza, di sicuro per portare i bimbi a scuola, per portarli con noi nelle compere o anche per fare piccole gite fuori porta. Le cargo sono sicuramente bici più pesanti e massicce di quelle tradizionali, è vero, ma questo non impedisce di fare anche del cicloturismo “familiare” in sella a bici di questo genere, tanto più che la stragrande maggioranza di queste ultime sono oggi a pedalata assistita. Lo spazio che queste bici hanno a bordo infatti non manca: può servire per alloggiare bagagli, merci o appunto per trasportare bambini, ma eventualmente può servire anche per montare una seconda batteria, così da sopperire alla maggiore richiesta di potenza necessaria per questo tipo di mezzo.
Ecco le cargo “formato famiglia”
Non esistono cargo bike specifiche per il trasporto bambini, ma cargo adattate a questo utilizzo grazie ad accessori appositi (ed omologati) per il trasporto persone. Gli accessori che trasformano il cassone in cassone portabimbi sono spesso disponibili come articoli opzionali oppure sono tra le possibili configurazioni ordinabili della cargo, esattamente come accade quando si definisce l’allestimento e gli accessori di una vettura.
Le tipologie possibili per il trasporto persone sulle cargo sono fondamentalmente tre: la più frequente è quella in cui il bambino è seduto all’interno di un cassone davanti al guidatore, in certi casi la seduta è dietro il guidatore e in casi ancora più rari può essere sempre davanti, ma in una posizione più rialzata. Quest’ultima soluzione consente di compattare lo sviluppo totale del mezzo, come appunto accade ad alcune cargo “compatte”: queste sono sicuramente più agili rispetto alle altre, ma allo stesso tempo richiedono qualche attenzione in più alla guida, visto che il baricentro del carico è più in alto.
Perfetta per bambino e per culla
La Family è una cargo della olandese Urban Arrow: è perfetta per il trasporto familiare. Il cassone è realizzato in leggero e resistente polipropilene, che può essere configurato con una cintura di sicurezza opzionale regolabile su tre posizioni. Il passeggero è in posizione semireclinata e guarda in avanti. Il cassone è talmente capiente che può ospitare anche una culla, bloccabile con le apposite staffe: in questo caso il bimbo è direttamente sotto lo sguardo di chi è alla guida. Il passo totale ampio della Family rende questa cargo sicura e stabile anche ad alte velocità. Inoltre, la posizione del bimbo schiaccia i pesi verso terra, con conseguenti vantaggi anche per la facilità di guida e per l’aderenza del mezzo sull’asfalto.
Come risparmiare spazio
Come suggerisce il nome la Shorty è una cargo con passo totale compatto, grazie alle ruote a diametro differenziato e a un cassone con sviluppo verticale. È sempre prodotta dalla Urban Arrow: nasce per il trasporto delle merci, ma può essere facilmente adattata al trasporto persone grazie all’apposito kit che consente di fissare un adeguato seggiolino.
Passeggero in due posizioni
Prodotta dall’omonima azienda tedesca, la Muli è una cargo caratterizzata da grande flessibilità: è disponibile sia in versione muscolare che assistita ed è configurabile in modi diversi a seconda degli accessori che si vogliono installare. Tra questi c’è il cassone provvisto di sedile Child Seat per bambini: ha lo schienale imbottito che protegge dalle sollecitazioni e può essere fissato in entrambi le posizioni, con il passeggero che guarda avanti o indietro.
Protetti dalla pioggia
Altro accessorio della Muli è la cappottina antipioggia, la Rain Cover: è in tessuto al 100 per cento impermeabile e traspirante. Il telo trasparente è apribile al bisogno. È provvista di chiusura a zip che consente di scappottarla velocemente.
Soluzioni per tutte le esigenze
Tantissime le possibilità per il trasporto bimbi offerte dalle cargo della tedesca Riese & Mueller: la Packster 40 è un modello relativamente compatto (223 cm di lunghezza), che può essere configurato con il seggiolino per bambini con cintura imbottita regolabile su cinque punti. Il seggiolino deve necessariamente essere abbinato allo specifico supporto Carry System: produce una posizione di seduta del bambino eretta.
Ancora maggiori le capacità di carico della Packster 80, una delle cargo più capienti della Riese & Mueller: il pianale di carico da ben 80 cm consente di installare sul cassone l’apposito seggiolino con due cinture (e 5 punti di regolazione) per due bambini.
Lo stesso seggiolino biposto può essere alloggiato anche sulla Load 60, con la differenza che in questo caso il pianale è ancor più basso: questo assicura al guidatore maggiore sicurezza, controllo e sensibilità nella guida.
Bimbi dietro ma in sicurezza
La Boda Boda della californiana Yuba è una cargo compatta, con snello pianale di carico posteriore che può essere utilizzato anche per trasportare bambini (fino a due). Per la sicurezza di questi ultimi sono previste le aste opzionali regolabili proteggi bambini, che vanno fissate attorno al pianale. Sempre come optional è il seggiolino Yepp Maxi, per portare in modo assicurato i più piccini.
Modulabile su tutte le esigenze
La caratteristica della V2 prodotta dalla francese Douze è la possibilità di modulare il pianale di carico montando tre diversi avantreni (ossia la struttura anteriore del mezzo), che riescono a produrre uno spazio di carico lungo rispettivamente 40, 60 oppure 80 cm.
Su questi è poi possibile montare i numerosi accessori previsti per il trasporto bambini, ad esempio il Traveller 800 Eco Box, installabile sul pianale di carico da 80 cm e capace di portare due bambini, che a bisogno si possono coprire con la cappottina.
Da passeggino a bicicletta e viceversa
Prodotta dalla californiana Wike, Salamander ha una struttura convertibile, che in pochi istanti si può trasformare da passeggino a bicicletta, provvista sempre di sedile per trasporto bimbo.
La conversione alla diversa destinazione d’uso si attiva premendo una leva di rilascio e seguendo una semplice sequenza di azioni manuali. Nella modalità bicicletta la terza ruota si sfila e si installa velocemente su di un apposito gancio, posizionato sulla parte destra del mezzo, mentre nella modalità passeggino il manubrio è vincolato ad un braccetto che consente di manovrare con agilità le tre ruote. Ha una capacità di carico di ben 44 chili.
CONVERSIONE D’USO IN VENTI SECONDI: IL VIDEO
E i tricicli?
La nostra rassegna di biciclette adibite a trasporto bambini potrebbe essere ancor più ricca se alla lista aggiungessimo tutte le biciclette a tre ruote. In questo caso le aziende di settore propongono soluzioni altrettanto interessanti per portare anche più di due bambini.
Quelle a tre ruote, però, non sono biciclette, ma più specificamente “tricicli“, che in quanto tali implicano dinamiche e potenzialità di guida tutte diverse dalle cargo bike, che appunto sono vere e proprie biciclette. Ce ne occuperemo in una prossima occasione.
Buongiorno volevo sapere se possibile la marca e il modello della Cargo Bike della prima foto di questo
articolo che ritengo molto interessante.
Grazie
Buongiorno, ce ne sono diverse marche in giro, questo articolo è dedicato in generale a tutte.