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Il caldo pazzesco dell’estate va via via lasciando il posto a un piacevole fresco settembrino. Si pedala meglio, l’abbigliamento tecnico aiuta a far fronte ad eventuali sbalzi di temperatura tendenti al più fresco ancora. Dopo tanto blu, la montagna chiama. Ecco alcune idee per giri di settembre.
Abruzzo – Altopiano delle Rocche
L’Abruzzo è terra di rocce e di rocche. Con montagne, certo, nonché con altopiani con montagne intorno, dal più celebre di tutti come Campo imperatore agli altri di più ridotte dimensioni, con le loro peculiarità. Come l’Altopiano delle Rocche, fra le località di Rocca di Mezzo, Terranera e Rocca di Cambio: un anello di una quindicina di chilometri, con la ciclabile che costeggia la provinciale per poi passare direttamente sullo sterrato dell’altopiano. Intorno vette che arrivano fino ai duemila metri. Un itinerario facile, percorribile anche da famiglie. Siamo in territorio carsico: fra i punti di interesse lungo il percorso, il cosiddetto Inghiottitoio di Terranera, dove le acque scompaiono per ricomparire nella risorgenza delle Grotte di Stiffe, nel territorio del Parco regionale Sirente -Velino (a una ventina di chilometri da Rocca di Cambio). L’area fra Ovindoli e Rocca di Mezzo fu scelta da Federico Fellini per girare La Strada, Rocca Di Cambio è la location de Il ritorno di Don Camillo. Il percorso può diventare anche più impegnativo, in MTB, prendendo da Rocca di Mezzo il bivio per Piani di Pezza vero il Rifugio del Lupo da dove si torna in direzione Ovindoli. https://filmcommission.regione.abruzzo.it/laltopiano-delle-rocche
Friuli Venezia Giulia – Ciclovia Alpe Adria
Una ciclabile transfrontaliera, che nasce dalla volontà delle tre regioni coinvolte, Friuli Venezia Giulia, Land Salisburgo e Land Carinzia, di congiungere Salisburgo con Villacco, Udine, Aquileia e Grado, superando il confine delle Alpi. collegando dunque la rete ciclabile centroeuropea e l’Adriatico. Il tratto che va dal valico di Coccau a Grado è di 175 km, con il punto più alto a 810 m (Camporosso). Corre per lo più in sede riservata a ciclisti, ha altri tratto promiscui e altri ancora in strada con traffico motorizzato (Moggio – Venzone – Bordano – Osoppo – Buja – Udine Parco Cormor). Dal confine il percorso da seguire è il FVG-1. https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=dAsyp9GK6kM&feature=emb_logo
Piemonte – Anello del lago di Ceresole
Fra i vari itinerari proposti dal Parco nazionale del Gran Paradiso (http://www.pngp.it/itinerari-bici), un’idea alla portata di tutti può essere quella dell’Anello del lago di Ceresole. Il giro è classificato come facile – a fronte degli altri che partono dal medio per arrivare al molto impegnativo. Questo giro è breve, una decina di chilometri, adatto anche ai bambini: il lago artificiale è nel comune di Ceresole Reale, in provincia di Torino. Intorno, tutte montagne essendo al confine fra Piemonte e Valle d’Aosta, nonché fra Italia e Francia. Il lago è a 1.582 metri e l’anello nel periodo invernale diventa pista da fondo. http://www.pngp.it/itinerari-bici/anello-del-lago-di-ceresole
Trentino – Pista ciclabile Valle dell’Adige
Sono più di 400 i chilometri di piste ciclabili fra i quali scegliere, in Trentino, andando dal Garda alle Dolomiti. La ciclovia più lunga di questa rete ciclabile è la Pista ciclabile Valle dell’Adige, 81,6 km nel cuore del Trentino, fra la provincia di Bolzano a quella di Verona, sempre con il fiume a fianco, passando per l’intera provincia di Trento. E’ classificata come media e ha un dislivello positivo di 250 m e negativo di 125 m. Passa per vecchie strade arginali ed è di fatto pianeggiante: nella classificazione del sito di promozione turistica del Trentino, sul totale di sei punti per il passaggio conquista un notevole 5. https://www.visittrentino.info/it/guida/sport-estate/ciclabili/pista-ciclabile-valle-dell-adige_tour_7024832#dmdtab=oax-tab2&dmlb=1
Trentino – Ciclabile delle Dolomiti
Pedalare con intorno un paesaggio unico, peraltro patrimonio mondiale del’Unesco. Vale a dire quello delle Dolomiti. Ecco che qui c’è la vecchia linea ferroviaria dell’Alta Pusteria, da Dobbiaco a Cortina, passando per il punto panoramico – e che panorama – delle Tre cime di Lavaredo. Una lunghezza di tappa, questa da Dobbiaco a Cortina, di 30,7 km, per la ciclabile classificata come difficoltà media. Il punto più altro è a 1.530 m. La pista segue dunque la sterrata da Dobbiaco sulla vecchia ferrovia. Salendo fino al Passo Cimabanche per scendere fino a Cortina d’Ampezzo. Ecco allora il Lago di Dobbiaco, il Cimitero di Guerra, la Vista Tre Cime, il Lago di Landro e la vista su Cortina. https://www.tre-cime.info/it/san-candido/attivita-sport/estate/bici-mountain-bike/bici.html#dmdtab=oax-tab3&filter=r-fullyTranslatedLangus-&ipd=16419924&zc=11,12.20238,46.64001