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Home Cicloturismo: idee per viaggi in bicicletta Cicloturismo in Piemonte

Terra di confine tra pianura a montagna, l’Alta Langa in bici

redazione viagginbici by redazione viagginbici
21 Maggio 2021
in Cicloturismo in Piemonte, Cicloturismo: idee per viaggi in bicicletta
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Alta Langa, sorella della blasonata “Bassa Langa”, si può considerare terra di confine, non più pianura, non montagna. In un paesaggio nuovo, a tratti pervaso dal profumo del mare, dove i vigneti si diradano lasciando il posto a noccioleti, boschi, borghi, castelli e sentieri. In questo territorio, denso di risorse naturalistiche e culturali da scoprire, paesi di pietra, castelli millenari, non esistono itinerari privilegiati. L’Alta Langa è uno scrigno nel quale immergersi, esplorando la vasta rete di sentieri, dai boschi ai borghi, assaporando quello che possiamo considerare il valore aggiunto del territorio: l’autenticità. Tutte le località sono raggiungibili percorrendo l’anello della GTL, la Grande Traversata delle Langhe, diversi percorsi per escursionisti su strade a bassa percorrenza, strade bianche e boschi. Chilometri di percorsi all’aria aperta, anche con il supporto di guide e istruttori.
I suoi quasi 60 km uniscono Saliceto a Santo Stefano Belbo, percorrendo le dorsali che separano le valli Belbo, Bormida ed Uzzone. Si possono scegliere tra percorsi in cresta, consigliati a ciclisti allenati, o itinerari da borgo a borgo, e la distanza chilometrica non è mai eccessiva. I percorsi tematici sono proposti sul sito www.langheroero.it.
Un percorso adatto a tutti, grazie alla pedalata assistita delle E-bike, è l’anello che parte e arriva a Murazzano. Su tranquilli saliscendi, con panorami di grande fascino, attraversa i luoghi cari a Beppe Fenoglio.
Dei numerosi comuni dell’Alta Langa, collegati tra loro dalla GTL, abbiamo scelto come partenza Cortemilia, circondato da un anfiteatro di colline dove i famosi “terrazzi” di pietra Langa hanno permesso la coltura della vite sui fianchi. La storica pasticceria, la Corte di Canobio, situata nelle basse volte di un palazzo del 500, è il punto di incontro per la comunità del paese. Giuseppe Canobbio, il fondatore, utilizzava esclusivamente la nocciola Tonda gentile delle Langhe per le proprie torte e la tradizione è rigorosamente mantenuta viva dai discendenti. E’possibile anche il pernottamento, con la stazione di ricarica e-bike a qualche metro, nelle cinque camere, con affreschi e caminetti che vi porteranno indietro di qualche centinaio d’anni. (www.lacortedicanobbio.com)
Abbiamo fatto visita all’Azienda Agricola Cascina Barroero, una delle tante aziende che si dedicano alla coltivazione e trasformazione della nocciola. La numerosa famiglia Barroero produce prodotti di pasticceria di alta qualità. (www.barroero.it)
Il percorso in E-bike passa per Murazzano. Vale la pena di fare sosta nel centro storico dove all’Osteria “Ra Cà ‘d Baruc” potrete assaggiare i piatti della tradizione Piemontese.
Altro tappa del percorso è Cravanzana. cui trassero ispirazione per le loro opere Cesare Pavese e Beppe Fenoglio. Anche qui la produzione della nocciola è parte integrante dell’economia locale. La famiglia Robaldo dal 1902 gestisce il Ristorante Albergo Da Maurizio. Il Ristorante, oltre ad offrire i piatti della cucina piemontese, è di riferimento per gli intenditori di formaggi con oltre 25 varietà. (www.ristorantedamaurizio.it)
Piccola capitale della Langa Astigiana è Roccaverano. Un cofanetto di 500 anime, circondato da boschi, terrazze, cascine e pascoli. La piazza centrale, cuore pulsante della comunità, ospita la chiesa rinascimentale S. Maria Annunziata la cui facciata, o meglio il suo progetto, è attribuito al Bramante. Al lato della piazza, l’Osteria del Bramante vi prenderà per la gola. Dal 2012 che la famiglia Nervi, propone piatti tradizionali del luogo utilizzando materie prime di qualità. E’ consigliata anche una visita alla sede della recentemente inaugurata “Scuola della Roccaverano”, proprio di fronte all’osteria Bramante. In questi locali, ogni domenica, i produttori mettono in vendita la loro Robiola. (www.altalanga.it)

Marco Asprea

Tags: Alta Langa in biciEvidenza
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