Bari in bici: tra arte e gastronomia nella città di San Nicola

la basilica dalla muraglia

Cosa troverai in questo articolo:

Avete presente Babbo Natale? Ebbene la sua leggenda sembra essere stata inspirata da San Nicola, vescovo di Myra, oggi venerato dalla Chiesa cattolica e ortodossa, e da diverse confessioni cristiane, nonché Santo Patrono di Bari. La città lo ricorda il 6 dicembre, giorno della sua morte, ma anche nei giorni dal 7 al 9 maggio, quando, con il Corteo Storico della Caravella si rievoca lo sbarco delle ossa del Santo trafugate da 62 marinai baresi. Queste date vi possono essere di spunto per vivere questa bellissima città in due diversi periodi dell’anno, ovviamente in bici. Da dove iniziare? Proprio da San Nicola, fulcro della cittadella nicolaiana nel centro storico, con la Basilica in cui sono custodite la Colonna Miracolosa e la Tomba del santo.

Bari – Basilica di San Nicola – ph. Franco Cappellari

Prima di partire per il vostro tour ricordate che il centro storico è un dedalo di vicoli, corti, palazzi storici e locali, con una trentina di chiese e architetture da conoscere come quella della Basilica romanica di San Gregorio o della Cattedrale di San Sabino, per non dimenticare il Castello Normanno-Svevo, voluto da Federico II. Da qui, attraversando l’Arco Basso, raggiungerete la ormai nota via delle orecchiette, dove imparare a fare la tradizionale pasta fresca. Continuando la pedalata si raggiunge il Museo di Santa Scolastica e la muraglia che porta fino a piazza Ferrarese e al teatro Margherita, un insolito teatro palafitta sul mare, oggi luogo d’arte destinato a mostre ed eventi.

Bari – Corso Cavour – ph. Franco Cappellari

Un’altra peculiarità di Bari è quella di avere il lungomare più esteso d’Italia, sui cui si affacciano palazzi maestosi ed è bello pedalare baciati dalla brezza marina. Lasciata Bari vecchia si pedala verso la Bari ottocentesca dove si scorgono palazzi signorili in stile Liberty, il teatro Kursaal Santa Lucia, il Teatro Petruzzelli, il Teatro Piccinni e Palazzo Fizzarotti.  

ph. Carlo Elmiro Bevilacqua

Bari guarda anche al futuro e ad un nuovo modo di concepire gli spostamenti e il turismo, l’antica porta d’Oriente affacciata sul mar Mediterraneo, ha ospitato il Puglia Bike Forum, perché la Puglia si candida ad essere una delle mete cicloturistiche d’Italia per eccellenza.

Teatro Petruzzelli – ph. Franco Cappellari

Da non perdere

Il Teatro Petruzzelli è il quarto teatro italiano per dimensioni, nonché il più grande teatro privato d’Europa. Inaugurato nel 1903 fu distrutto da un incendio doloso nel 1991, per poi essere ricostruito e tornare agli antichi splendori nel 2009. Lo stile umbertino dell’edificio è in armonia con il resto del borgo murattiano.

Bari – Castello Svevo – ph. Joe Vitone

Edificato dai Normanni nel XII secolo e restaurato per volere di Federico II attorno al 1230, il Castello Svevo è una costruzione medievale con numerosi ampliamenti attribuibili ad epoche successive. Si può anche visitare la Gipsoteca che custodisce calchi di sculture ornamentali in uso dall’XI al XVII secolo.

Related Post

Prototipo del romanico pugliese, la Basilica Pontificia di San Nicola è stata fondata nell’anno Mille. Impossibile rimanere insensibili al fascino delle sue due torri slanciate, e degli arredi sovrastati da soffitti lignei dorati con i dipinti seicenteschi del pittore bitontino Carlo Rosa.

La Pinacoteca “Corrado Giaquinto” è dedicata al pittore settecentesco pugliese e ospita una galleria d’arte medievale e moderna con dipinti veneti, ceramiche e presepi napoletani, dipinti e icone pugliesi. E’ collocata all’ultimo piano del Palazzo della Provincia.

La focaccia – ph. Andrea Ruggeri

Cosa assaggiare

È impossibile visitare la città e non fermarsi in qualche locale ed assaggiare le orecchiette, tipica pasta fresca a forma di cupoletta che secondo tradizione deve essere condita con le cime di rapa o ragù di carne. Una vera delizia! Ma ovviamente chi si trova a Bari ha l’imbarazzo della scelta in fatto di enogastronomia. Da provare sono le focacce baresi preparate con farina di grano tenero, sale, lievito e acqua, a cui si aggiunge olio, pomodori freschi e olive. Famosi anche i primi piatti di mare, e una tipicità tutta barese è il ciambotto, un ragù di pesce ottenuto dal miscuglio di più specialità. Si possono mangiare anche come merenda i panzerotti baresi che sono dei dischi di pasta farciti con pezzetti di mozzarella, pomodori pelati e pecorino grattugiato e poi cotti con olio bollente. Tra la frutta locale dovete provare il barattiere, frutto estivo dalla polpa croccante che si mangia crudo senza condimento o in insalata.

Bari lungomare – ph. Giuliano Deluca

Da Bari a Brindisi in bici

Se avete qualche giorno in più, dopo aver visitato Bari, vi proponiamo di prendere in mano ancora una volta la bici e partire alla “conquista” della costa adriatica che da Bari arriva fino a Brindisi. Un percorso facile di 136 chilometri con un dislivello di 825 metri, con partenza da Bari tocca anche Mola di Bari – Polignano a Mare – Monopoli – Savelletri – Ostuni – Torre Guacceto, fino a Brindisi. Oltre alle baie di acqua cristallina, pedalando si incontrano i trulli, distese di ulivi e di orti delle campagne. Sono tante le soste da fare in questo percorso. Merita una sosta anche Brindisi, scalo dei Crociati verso la Terra Santa, dove sono da scoprire le rovine romane, le chiese medievali, il Castello aragonese e quello Svevo.

Bari Vecchia, le orecchiette – ph. Andrea Ruggeri

Continua il tuo viaggio in bici e scopri di più sulla Puglia.

 

redazione viagginbici: