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Siamo in provincia di Siena, nel comune di Castelnuovo Berardenga, dove si sta sviluppando un progetto per scoprire e riscoprire il territorio a piedi o sulle due ruote. In totale 193 km di rete escursionistica e 277 km di itinerari cicloturistici, percorsi tematici con apposita segnaletica, pannelli informativi, mappe, punti di assistenza, per un investimento complessivo di circa 120mila euro, di cui 80mila sostenuti dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.
Per le escursioni
Sono stati creati 13 percorsi tematici di diversa lunghezza identificati con apposita segnaletica uniformata a livello nazionale dal CAI, Club Alpino Italiano, e disponibili sul sito Internet del Comune, www.comune.castelnuovo.si.it, nella sezione “Scopri il Territorio”, mentre sul portale www.sweetroad.it è possibile consultare l’offerta di percorsi cicloturistici, con mappe e percorsi scaricabili su smartphone e altri dispositivi. La rete escursionistica di Castelnuovo Berardenga fa parte della REC, Rete Escursionistica del Chianti Classico, in corso di realizzazione da parte di tutti i Comuni dell’Ambito Turistico del Chianti, ovvero Castelnuovo Berardenga, Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Barberino-Tavarnelle, Greve in Chianti e San Casciano Val di Pesa.
I percorsi in bici
Due sono i percorsi per bici da strada, individuati con apposita segnaletica, il Grand tour del Chianti e Berardenga tour, rispettivamente di 106 e 56 km, e due i percorsi per bici gravel, il Berardenga Gravel e il Chianti Gravel, di 58 e 57 km. Lungo i percorsi saranno disponibili anche attrezzature di prima assistenza, quali colonne miniofficine, colonnine per la ricarica delle e-bike e portabici. Gli itinerari cicloturistici fanno parte del Distretto del Turismo Attivo, promosso per sviluppare la mobilità in bicicletta su tutto il territorio provinciale e che attualmente conta sull’adesione di Castelnuovo Berardenga e di altri 6 Comuni: Rapolano Terme, Asciano, Monteroni d’Arbia, Radicofani, Sinalunga e Trequanda.
Cosa vedere
Sicuramente il paesaggio è una perla da scoprire, le dolci colline del Chianti, impreziosite da vigne, olivi, oltre che la buona tavola. Castelnuovo Berardenga, il suo paesaggio è caratterizzato anche da numerose chiese e ville appartenute a nobili famiglie nell’Ottocento, fra cui Villa Arceno, Villa di Catignano o Villa Sergardi, Villa Chigi Saracini, Villa Bianchi-Bandinelli, Villa di Monaciano, Villa Pagliaia, Villa di Sestano, Villa di Fagnano o Villa Terrosi Vagnoli, Villa Avanzati e Villa di Geggiano, dove Bernardo Bertoluccci ha girato le scene della festa del suo film lo ballo da Sola. Potete passare anche a curiosare al Museo del Paesaggio, un piccolo segno di “archeologia industriale” sul territorio.
San Gusmè è piccolo borgo fortificato a pochi chilometri da Castelnuovo Berardenga che merita una passeggiata fra le sue viuzze. Il suo nome deriva dalla degenerazione di San Cosma, a cui era dedicata l’antica pieve di Campi, alla quale il paese era aggregato. Il territorio castelnovino è composto da piccoli borghi da non perdere. Uno di questi è Vagliagli, costruito nel XIII secolo, con una suggestiva conformazione circolare che, da alcuni punti di osservazione, lo fa sembrare sospeso. Nelle vicinanze, a Pievasciata, è possibile visitare il Parco Sculture del Chianti, mostra permanente di installazioni e sculture contemporanee nata nel 2004. Un altro borgo da non perdere è Villa a Sesta, le cui origini risalgono al IX secolo, che ospita da otto anni Dit’Unto, Festival del mangiare con le mani cresciuto negli anni fino a diventare un appuntamento fisso della seconda domenica di ottobre per tutti coloro che amano lo street food e i sapori locali e di tutta Italia. Un altro appuntamento del mese di ottobre è l’EcoMaratona del Chianti Classico, dal 16 al 18 ottobre. A renderla unica e particolare è il percorso di 42 km su sentieri e strade bianche che attraversano il paesaggio castelnovino e le sue colline, affiancato da percorsi più brevi, passeggiate con degustazioni di vini, escursioni e altri appuntamenti per partecipanti e accompagnatori. E ancora la Certosa di Pontignano, costruita da Bindo Falcone, nipote del cardinale Riccardo Petroni, intorno alla metà del 1300. Oggi del primitivo monastero rimangono poche tracce, dal momento che fu totalmente ricostruito nella seconda metà del Cinquecento dopo un incendio che lo distrusse in gran parte. A Montaperti si svolse la battaglia del 4 settembre 1260 fra le truppe ghibelline senesi e quelle guelfe fiorentine, dove le prime si affermarono sulla storica rivale. Quello scontro viene ricordato anche da Dante nell’Inferno della sua Divina Commedia come una disastrosa sconfitta dei Guelfi di Firenze.
Olio e vino
Non potete non portare a casa un po’ dei sapori e dei profumi di queste terre e quindi olio e vino di produzione locale, la cui degustazione in loco vi consigliamo vivamente. C’è la possibilità inoltre di effettuare visite guidate e degustazioni in numerose aziende vitivinicole e olearie.