“Tranne Spagnuolo Giuseppe, qui non c’è niente e questo è il bello!”, così recita uno dei tanti bigiliettini lasciati dai turisti a Roscigno Vecchia.
Giuseppe Spagnuolo, è infatti, l’ultimo abitante di Roscigno Vecchia, piccolo borgo antico sulle montagne del parco del Cilento, in Campania, paesino che incontrerete lungo la
Qui sono arrivati anche i giornalisti del National Geographic per fare un servizio su di lui, come su certe specie in via d’estinzione. Gli scrivono dalla Germania e dall’Olanda e da ogni parte d’Italia. In realtà è una specie di custode della memoria.
Giuseppe ha dei tratti molto caratteristici: cravatta, pipa, una barba bianca curatissima e una casa con l’impianto elettrico del 1950, comandato da grande manopola beige che ancora gira e, lui assicura, funziona perfettamente ed ha capito che vivere nel suo vecchio paese disabitato poteva diventare un mestiere. È l’unico residente dal 2001. Nato come un borgo di pastori e greggi in transumanza, Roscigno Vecchia deve il suo nome agli usignoli che ancora cantano fra i tigli, l’acero e i castagni, che risalgono la vallata fino al Passo della Sentinella. Tutti sono andati via pian piano per paura del terreno franoso; Giuseppe invece dopo una vita da migrante, è tornato qui. Da allora, è successo qualcosa di inaspettato: forse la leggenda del borgo fantasma animato da chissà quali creature, oppure la bellezza di questa piazza vuota riconquistata dall’erba, fatto sta che il passaparola ha iniziato a richiamare turisti e qui ogni giorno dell’anno, arriva qualcuno!
Anche oggi infatti, turisti americani sgranano gli occhi di pura meraviglia ed uno sparuto gruppo di studenti svedesi, non crede ai propri occhi e si chiede se il paese fantasma sia reale…
Il paese vecchio sta rinascendo seppur nell’abbandono; è l’Italia originale, rimasta identica dai tempi della Seconda guerra mondiale. Canti d’uccelli, odore di legna che arde nel camino dell’unica casa illuminata.
Roscigno Vecchia, si può raggiungere anche con la bici! Il paesino si trova infatti sul percorso de “La Via Silente”, che dedica una parte della guida proprio a Giuseppe Spagnuolo.
Questo premio è stato consegnato alla tenacia e alla volontà di un gruppo di ragazze (solo due all’inizio), che hanno, non solo tracciato e geo mappato i quasi 600 chilometri del percorso, ma hanno anche creato una rete con le realtà ricettive che si trovano lungo tutto il percorso, con tanto di “Silentina”, un documento che attesta che la persona che ne è in possesso sta percorrendo la Via Silente.
“Ogni anno a Roscigno Vecchia arrivano turisti da tutto il mondo per scoprire da vicino questa bella storia tutta made in Italy”.
Andate a conoscere Giuseppe, vi sembrerà di essere in un set di Fellini!
Buona pedalata a tutti.