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Una week end nel Monferrato potrebbe essere la gita per adulti, o per la famiglia per il prossimo maggio. Dell’avventura con i bambini ve ne abbiamo già parlato in un nostro reportage , ora invece vediamo cosa fare tra percorsi più ardui e cose da vedere. Il girovagare, lento, a piedi o in bicicletta, si snoda in tragitti che ognuno può costruirsi, tra un belvedere in mezzo ai filari, bianchi borghi in pietra da cantone, pievi con affacci mozzafiato sulle colline, castelli medioevali, mostre d’arte nei palazzi storici. Non può mancare il tempo per la “merenda”, quella vera della tradizione, la merenda sinoira, con pane appena sfornato e salame crudo (o cotto), formaggi, acciughe col bagnet e gli inimitabili friciulìn. Una ricerca di esperienze autentiche attraverso quell’andar per genti, tra bric e foss che è il modo più efficace di conoscere un territorio.
Tutto in bicicletta
Ci sono dei piacevoli giri in bicicletta facili da fare come la ciclabile lungo il fiume Tanaro, oppure l’anello del Sacro Monte Crea, o ancora da Tortona ad Alessandria. Un po’ più impegnativo il percorso di 130 km detta “Piccola Randotanaro” che passa per Asti – Valenza e Alessandria. Decisamente impegnative da fare con bici da strada le Piccole Fiandre del Monferrato, 104 km che toccano Lu – Crea – Madonna dei Monti. Nella prima parte, senza un metro di pianura, si affrontano i tre muri più impegnativi del Monferrato il Muro di Moleto, la Madonna dei Monti e Crea; seconda parte più soft con un pò di pianura. Così come Libarna – Monferrato, consigliata sia per la bici da strada che MTB. 48 km con partenza da Libarna per poi passare per Arquata Scrivia – Carrosio – Gavi – Serravalle Scrivia – Voltaggio.
piemontebike.it
Centenario della nascita di Fausto Coppi
Novi Ligure, Castellania e Alessandria: queste tre città hanno, in onore del Campionissimo, organizzato mostre ed eventi, 100Coppi.it, grazie al triangolo di musei da collegare, perché no, anche in bici. Quali? Il Museo dei Campionissimi a Novi Ligure che racconta il grande ciclismo di Girardengo e di Coppi ma non solo; Castellania, dove Fausto Coppi è nato e oggi riposa; Alessandria, che ospita a Palazzo del Monferrato il Museo AcdB, che racconta la storia della prima bici giunta in Italia ad Alessandria nel 1867. Qui nasce di fatto la Federazione ciclistica nazionale ed internazionale.
Cosa vedere
Il focus per prima cosa va sui due Patrimoni Unesco, o i borghi inseriti tra i “Borghi più belli d’Italia” e premiati con bandiera arancione dal TCI, l’European Community of Sport 2017, e Casale Monferrato tra le dieci città finaliste di “Capitale Italiana della Cultura 2020”.
Gli infernot. Sono l’elemento che ha valso, insieme al paesaggio delle colline vitivinicole, la designazione a patrimonio Unesco nel 2014. Imperdibile la visita a queste specule vinarie ipogee scavate per sottrazione nella pietra da cantone (gergalmente detta tufo). 59 in tutto quelle censite ufficialmente, che diventa anche occasione di scoprire borghi incantevoli, per lo più nella valle Ghenza e nel vignalese. All’Ecomuseo della Pietra da Cantone di Cella Monte (recentemente entrato a far parte dei “Borghi più belli d’Italia”), si può conoscerne la storia, le caratteristiche e naturalmente, visitarne uno. paesaggivitivinicoli.it
Il Sacro Monte di Crea. Parco Naturale e Area attrezzata (Patrimonio Unesco), nasce attorno al Sacro Monte di Crea, luogo di spiritualità antica (meta di pellegrinaggi fin dal medioevo), che si articola in un percorso devozionale dedicato al Rosario, formato da 23 cappelle e 5 romitori, la cui costruzione prende avvio a fine 1.500, con partenza dal Santuario della Vergine, il cui culto è legato, nella tradizione popolare, all’arrivo di Sant’Eusebio nel secolo IV. parcocrea.it
Villa Vidua. Nella valle del vignalese, a Conzano, oggi sede di mostre di arte contemporanea, era la casa di Carlo Vidua, conte di Conzano. Collezionista, bibliofilo, archeologo, intellettuale e soprattutto grande viaggiatore, Vidua viaggiò dall’Egitto alle Americhe, senza di lui il Museo Egizio di Torino non esisterebbe, poiché donò la sua collezione privata per quello che fu il primo nucleo del museo.
Acqui Terme. Nella piazzetta cuore della città, c’è la Fontana della Bollente, da cui sgorgano le acque termali curative (a 75° C), ancora oggi utilizzate negli stabilimenti che sorgono poco distante, in Zona Bagni, segnalata dai resti imponenti dell’acquedotto romano. Caratteristico il quartiere medievale della Pisterna su cui vigila il Castello dei Paleologi, già nell’XI sec. residenza vescovile e ora sede del Museo Archeologico.
Casale Monferrato. La Cattedrale è una delle più importanti in stile romanico-lombardo del Piemonte, ma la sua chicca è un nartece unico in Italia. Secondo la teoria di alcuni studiosi tale opera è dovuta all’impiego di mano d’opera saracena o secondo altri ai cavalieri templari. La Gipsoteca Bistolfi, che è parte del Museo Civico. Considerata tra le più importanti d’Europa, la Sinagoga è un gioiello imperdibile. Iniziata la costruzione a fine 1.500, il suo interno, in contrasto al disadorno esterno, è una esplosione di barocco, con pitture e stucchi dorati e gli arredi originali perfettamente conservati. All’interno dei matronei, il Museo di arte e storia ebraica, tra le maggiori collezioni di Europa e, chicca nella chicca, il Museo dei Lumi, una straordinaria collezione di arte contemporanea avviata da Elio Carmi e Emanuele Luzzati. La via del Barocco con palazzi dai cortili di bellezza nascosta, tra cui Palazzo Gozzani di Treville. E il Castello del Monferrato, che unisce idealmente il fiume Po al centro della città, di manzoniana memoria, oggi sede di spazi espositivi e dell’enoteca regionale.
Numeri utili
L’ATL della provincia di Alessandria Alexala e il consorzio di operatori Sistema Monferrato, forniscono al turista occasioni, spunti e pacchetti, che uniscono proposte turistiche ad una offerta ricettiva su misura. Le informazioni sul territorio sono reperibili su www.alexala.it.
Se volete “provare il Monferrato”, come ad esempio imparare a fare il vermouth o creare il proprio gianduiotto, o un’essenza particolare, o conoscere meglio i prodotti locali, come la nocciola, con laboratori mirati, così come provare la cerca dell’oro e la lavorazione della pietra da cantone informazioni su www.sistemamonferrato.it
Per una vacanza a misura di bambino, la proposta è quella dei servizi aggregati contenuti in Baby’s Hills – Le colline dei bambini, che consente ai genitori di individuare le strutture e i servizi turistici a misura di famiglia, dai musei e attrazioni culturali, attività sportive, fattorie didattiche, parchi tematici. Tra questi le esperienze nella natura del Parco del Po alessandrino e vercellese nella cui sede, a Frascarolo, si possono fare esperienze legate al fiume, agli animali e alla flora, con laboratori indoor e escursioni (babyshills.it e parcodelpoalessandriavercelli.it/vivere-il-parco/)
La tessera MoMu Monferrato Musei (10 euro, ridotto 8) , per un anno dà accesso a tutti i musei aderenti.
Foto Piemonte bike