Puglia in bici: dalle Murge alle gravine

L'altopiano delle Murge

La Puglia verace e ruvida dell’interno

Non serve allontanarsi tanto da casa per trovare l’esotico. A volte, non serve neanche uscire dai propri confini nazionali. Quando parliamo di Puglia, tutti conoscono i ritmi cadenzati dei litorali salentini e le loro feste tradizionali, ma pochi si avventurano nell’interno. In particolare, tali terre apparentemente aride e difficili celano in sé tanta bellezza solo a chi decide di pedalarle con passo lento e paziente. In queste distese dove all’ulivo si abbraccia la vite, fatte di zolle dure e case basse, esistono tanti cammini di pellegrinaggio, paesaggi stupendi e tradizioni millenarie in grado di affascinare. Andiamo quindi a conoscere la Puglia delle Murge e quella delle gravine!

L’Altopiano delle Murge

Per Murgia in geologia si intende un vasto altipiano di natura carsica e di origine tettonica. Il nome di questa zona deriva infatti dal latino murex, “roccia aguzza”, e percorrendo queste strade capiamo facilmente il perché. Le Murge permettono di pedalare con dislivelli impercettibili ma lunghissimi, facendo guadagnare o perdere quota senza accorgersene. Si tratta dei territori che si estendono da Bari a Gravina con campi di grano a perdita d’occhio, pascoli e praterie, quasi come fosse un far west nostrano. Con la differenza che qui il signore incontrastato è una pianta robusta e tenace, dai rami contorti e tozzi: l’ulivo. Cominciamo inoltre a vedere i primi trulli, le tipiche costruzioni in pietra secca dalle origini antichissime, che colorano di bianco il territorio.

L'altopiano delle Murge
L'altopiano delle Murge
L'altopiano delle Murge
L'altopiano delle Murge

Puglia, terra di cammini

La Puglia è inoltre attraversata da innumerevoli cammini e vie verdi, battute da escursionisti, pellegrini e ovviamente cicloturisti. In particolare, nella seguente mappa interattiva possiamo vedere quali sono i maggiori.

In primo luogo troviamo la Regina Viarum, l’antico percorso dell‘Appia da Roma a Brindisi, noto anche come Francigena del Sud. Possiamo trovare nei paraggi ancora il tracciato in basolato romano, così come deviazioni per campi o vallate. Il percorso si addentra anche in città di incredibile fascino come Gravina di Puglia o Matera.  In passato infatti l’Appia antica veniva utilizzata dai pellegrini o dai crociati in viaggio per la Terra Santa in procinto di imbarcarsi a Brindisi per la Grecia o il Medio Oriente. Il tratto di Francigena del Sud che interessa queste zone è segnato in verde nella mappa, ovvero il tratto lucano fino a Matera.

Altopiano delle Murge

Abbiamo poi la bellissima ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, un progetto ancora in fieri che al momento è fatto di sterrati e strade a bassa frequentazione. Questa ciclovia attraversa il Parco Nazionale dell’Alta Murgia in scenari mozzafiato, quindi scende in direzione Gioia del Colle e Alberobello, patria dei trulli pugliesi. Il suo tracciato nelle Murge si trova segnato in rosso nella mappa Google qui sopra, anche se il percorso completo copre una distanza ben maggiore. L’itinerario completo totalizza circa 500 km dalla provincia di Avellino fino all’estremità sud del Salento.

Segnaletica del Cammino Materano Ellenico

Meno noto ma ugualmente affascinante è il Cammino Materano, che fa un po’ da connessione ai due itinerari precedenti. Attraverso una fitta rete di stradine e sentieri, infatti, copre la distanza tra Altamura, Gravina di Puglia e Picciano, fino al confine tra Puglia e Basilicata.

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Da Gravina a Matera: due perle del nostro Mezzogiorno

La zona è contraddistinta dalla presenza di due soli centri di una certa dimensione, accomunati da un paesaggio unico al mondo che le rende simili a dei pueblos americani: Gravina di Puglia e Matera. La prima prende il nome da un’altra formazione rocciosa (sì, la geologia è un fattore importantissimo qui), la gravina. Si tratta infatti di una sorta di canyon scavata dalle acque dei torrenti nel corso dei secoli, che incidono per erosione delle fenditure profonde anche più di cento metri.

Il paesaggio che ci si para innanzi arrivando da nord è surreale, e quasi non sembra di stare in Italia. Il maestoso ponte di Gravina supera un pauroso precipizio oltre il quale le casette bianche del borgo paiono aggrapparsi, quasi fossero in procinto di franare. Il centro storico di Gravina cela poi sotto di sé un sistema di cunicoli e grotte calcaree che in passato venivano usate per molte attività domestiche e lavorative.

Le gravine
Il ponte di Gravina
Le gravine
La cattedrale di Gravina

Matera e i suoi Sassi

Vale senz’altro la pena fare un’incursione dalla Puglia alla Basilicata per scoprire poi la meravigliosa Matera. Già Capitale della Cultura europea 2019, la città è nota al mondo intero per i suoi Sassi che furono utilizzati persino da Mel Gibson come set del suo film “La passione di Cristo”. La parte bassa della città antica si appoggia a un’immensa gravina scavata dall’omonimo torrente, dove fino a pochi decenni fa le condizioni di vita sembravano essere ferme davvero a un’altra epoca. Benvenuti ai celeberrimi Sassi di Matera, caratterizzati da architetture rupestri e abitazioni scavate nella roccia calcarea, abitate fin dai tempi preistorici. Come è stato detto in precedenza, in seguito al suo anno come Capitale della Cultura Matera ha acquisito una notevole rinascita e una vivacità di turismo giovane, il che la rende ancor più piacevole per una sosta.

I sassi di Matera

L’agribiologica delle Murge: un posto da cicloviaggiatori e pellegrini

Vale infine la pena spendere due parole sui pernotti da queste parti. In Puglia esistono senza dubbio innumerevoli sistemazioni, dai classici hotel ai vari bed&breakfast presso masserie o agriturismi. Per chi però volesse un’esperienza più particolare e a contatto con la natura, o ancora meglio in campeggio, l’Agribiologica delle Murge si rivela una sosta perfetta.

Ricavato da un’antica casa contadina, si tratta di un misto tra un campeggio, una fattoria didattica, un’area camper e un’azienda agricola. Specializzato nell’ospitalità di escursionisti, cicloturisti e viaggiatori “lenti”, il proprietario Michele Capone è egli stesso un grande conoscitore dei luoghi e un’ottima guida alle bellezze nascoste delle gravine. Molti dei suggerimenti di questo articolo vengono infatti dai suoi consigli e, last but not least, è un produttore di prelibatezze locali a km zero!

Agribiologica delle Murge

 

Claudio Mancini: Cicloturista per vocazione, ciclista urbano per necessità, sono felice del fatto che dove finiscano le mie zampe inizi sempre un paio di pedali. In sella a bici scassate ho attraversato l'Europa e valicato passi montani, e finora sono sempre tornato a casa. Mi piace scoprire in modo grottesco e poetico i posti che attraverso, dall'alto dei 20 km orari. Adoro il cibo locale e l'aggettivo "casareccio", le strade provinciali e i passaggi a livello. Scrivo diari di viaggio per ricordarmi per quali luoghi sono passato (www.abbondantiedozzinali.it).