Il Cammino delle Dolomiti è un itinerario che coinvolge l’intera provincia di Belluno, un percorso da fare a piedi in una trentina di giorni, ed è impegnativo. Un cammino fatto di fede e natura che chiama ogni anno tantissimi turisti a vivere importanti momenti di spiritualità e condivisione, visto che durante l’estate si svolge un programma di esercizi spirituali.
Il Cammino delle Dolomiti ha la particolarità di raggiungere dei luoghi simbolici per la vita di tre Papi: a Canale d’Agordo, nel centro del paese, sorge la casa della famiglia Luciani, dove nacque papa Giovanni Paolo I, mentre nella valle del Piave a Lorenzago di Cadore il percorso attraversa i luoghi frequentati ed amati dai Papa Wojtyla e dal suo successore Benedetto XVI.
Partenza ed arrivo a Feltre, 500 chilometri, periodo consigliato tra giugno e settembre.
www.camminodelledolomiti.it
Il percorso nel feltrino si snoda così: S. Vittore (da vedere il santuario dei santi Vittore e Corona) – Facen (nel percorso Feltre, città di origine retico-etrusca, di interesse il duomo e l’area archeologica) – Cima Loreto – passo Croce d’Aune (1.016 metri) – Arson – Col Cumano – Sospirolo (siamo all’interno del Parco Nazionale delle Dolomiti bellunesi. A Paderno si impone una visita ai “Castelli”, due ville del XVII secolo, a Sospirolo si osserva la mole del monte Sperone, che dà il nome al paese).
Nell’agordino: Val Imperina – Col di Prà – Canale d’Agordo – Alleghe (l’antica e isolata chiesa di San Simon di Vallada ospita il più vasto ciclo di affreschi di Paris Bordon, datato alla prima metà del XVI secolo; da Alleghe si può ammirare la levigata parete nord della Civetta, alta un chilometro, a strapiombo sul lago formatosi nel 1771 a seguito di una frana staccatasi dal monte Piz, che seppellì i villaggi di Riete, Fusine e Marin) – Livinalongo.
Ampezzo: Passo Falzarego (2.105 metri, da qui si vede la Marmolada, il Sass de Stria, il Lagazuoi, le Tofane, il Sorapis, le Cinque Torri, la Croda da Lago, l’Averau e il Nuvolau) – Fiames – Son Forcia – Misurina (qui si trova il lago naturale più grande del Cadore a 1.754 m sul livello del mare, il perimetro è di 2,6 km mentre la profondità è di 5 metri).
Cadore – Comelico: Auronzo (è uno dei comuni delle Tre Cime di Lavaredo tra le meraviglie più note nel mono dell’alpinismo, furono fronte di guerra durante il primo conflitto mondiale e si possono ancora oggi vedere trincee, gallerie e baraccamenti) – Candide – Val Visdende – Sappada – Cima Campigotto – Vigo di Cadore – Lorenzago – Pieve di Cadore (città natale del pittore Tiziano Vecellio) – Perarolo – Longarone (tristemente nota perché venne completamente distrutta dal disastro del Vajont del 9 ottobre 1963).
Alpago: Farra d’Alpago – Nevegal.
Valbelluna: Belluno (la città sorge su uno sperone roccioso che domina il Piave e il torrente Ardo, l’andamento dell’antica cinta muraria è ancora facilmente individuabile, da vedere la cattedrale di San Martino, ) – Trichiana – San Vittore.
Noi vi proponiamo in queste zone dei percorsi cicloturistici da fare tra la quiete e la pace della montagna. Nel Cammino delle Dolomiti da fare il tratto cicloturistico tra Feltre e Belluno, sia sulla sinistra che destra Piave. Pedalando sulla sinistra Piave si percorrono poco più di 40 km su una ciclostrada con fondo misto adatta anche ai bambini. Traffico nelle vicinanze di Belluno, per il resto si tratta di strade secondarie, ciclabili o sterrate.
I percorsi consigliati da Viagginbici:
In queste zone è opportunamente segnata la pista ciclabile delle Dolomiti, un suggestivo percorso tra le montagne più belle del mondo, che corre lungo una vecchia ferrovia dismessa. E’ conosciuta anche con il nome di Lunga Via delle Dolomiti ed è un percorso ciclo pedonale. Una via che passa sotto montagne maestose, in mezzo ai boschi, accanto a chalet caratteristici, vicino a case cantoniere e attraverso pittoreschi paesini di montagna. La pista ciclabile delle Dolomiti è lunga 60 km. Parte da Calalzo di Cadore, in Veneto, e arriva fino a Dobbiaco, in Alto Adige, nel tragitto da sud a nord. La pista si percorre in tre o quattro ore e passa per i comuni e paesi di Pieve di Cadore, Tai di Cadore, Valle di Cadore, Vodo di Cadore, Borca di Cadore, San Vito di Cadore, Cortina d’Ampezzo, attraversando il Passo Cimabanche per arrivare a Dobbiaco. Presente segnaletica specifica. www.ciclabiledolomiti.com
Dal Passo Croce d’Aune al Rifugio dal Piaz (10 km, impegnativa, terreno misto, perfetto in mountain bike): il tracciato si snoda tra il Passo Croce d’Aune, in comune di Pedavena ed il Rifugio Dal Piaz nel territorio di Sovramonte. Da Croce d’Aune si imbocca una strada asfaltata in salita che dopo pochi chilometri si trasforma in mulattiera militare con leggera pendenza e che si dirige verso il Rifugio Dal Piaz.
Da Alleghe a Caracoi Cimai (15,23 km, impegnativo, fondo misto): un tour di mezza giornata su percorso ad anello che si sviluppa in un tracciato a tratti asfaltato e a tratti sterrato. Da Alleghe si costeggia l’omonimo lago per poi proseguire verso Masarè e, lungo un sentiero sterrato, si raggiunge l’abitato di Saviner e la località Santa Maria delle Grazie, giungendo infine a Caracoi Angoin e Caracoi Cimai. Il ritorno prevede una ripida discesa fino a Pezzè, dove un ampio sentiero conduce a Santa Maria delle Grazie e attraverso la pista ciclabile si ritorna infine alla cittadina di Alleghe.
Da Limana a Trichiana (30 km, impegnativo, terreno misto, percorso ad anello). Partendo da Limana si sale con una certa pendenza attraverso la località di Laste. Si percorre poi la strada di Valpiana fino a raggiungere Valmorel, da qui si inizia la discesa passando per la località Pranolz ed inoltrandosi nel territorio di Trichiana attraverso un paesaggio di prati e boschi lungo la strada che passa per il borgo di Niccia.
Dolomiti – Venezia (itinerario 4, www.venetostrade.it): Cortina d’Ampezzo – Belluno – Vittorio Veneto – Treviso – Venezia. Itinerario naturalistico di 191 km, facile, percorso secondario e su piste ciclabili con facili pendenze. Partenza da Passo Cimabanche, nel primo tratto segue il percorso della “Lunga via delle Dolomiti”, il fondo è in parte sterrato e in parte asfaltato. Da Cortina la pista ciclabile lambisce il torrente Boite verso sud, fino a San Vito di Cadore. I ponti ciclabili e le vecchie gallerie permettono di pedalare in sicurezza attraversando i paesi di Vodo, Venas, Valle e Tai. Raggiunta Calalzo di Cadore, si prende il treno per Belluno. A Farra d’Alpago si presenta la più lunga discesa del viaggio, quella che scende lungo la Val Lapisina. La strada della vecchia statale Alemagna è poco trafficata, si passano il Lago Morto e il Lago del Restello fino alla torre medioevale di San Floriano a Serravalle. Arrivo a Vittorio Veneto, città unione di due antichi borghi, Ceneda e Serravalle. Scendendo verso sud si incontra Conegliano (il Castello è ora sede del Museo Civico, dove sono conservati molti reperti di epoca medievale). Arrivati al Piave si passa dalla collina alla pianura, si attraversa il Montello (ultimo rilievo) fino all’arrivo a Montebelluna e da qui si va in direzione Treviso. Da qui si raggiunge la Laguna Veneta seguendo un percorso fluviale, quello del Sile. Casier e Casale sul Sile sfilano dolcemente fino a Quarto d’Altino, dove si può prevedere una deviazione lungo l’antico tracciato della via Claudia Augusta per visitare il museo archeologico che espone numerosi reperti della romana Altinum. Ormai si vede Venezia e il mare aperto.
Trenitalia da fine luglio ad inizio settembre istituisce un treno speciale con trenta posti con servizio di trasporto biciclette sulla tratta Venezia-Calalzo tutte le domeniche estive. TrenoBus delle Dolomiti: a causa dell’interruzione per i lavori di elettrificazione della linea tra Conegliano e Ponte nelle Alpi il servizio sarà effettuato con treno da Venezia a Conegliano e bus attrezzato con carrello per il trasporto di 32 bici da Conegliano a Calalzo con la sola fermata di Vittorio Veneto sia all’andata che al ritorno.
Gli altri Cammini ciclabili:
1. Via Claudia Augusta e https://www.viagginbici.com/cicloturismo/la-claudia-augusta-veneta/
2. Via Romea Germanica e https://www.viagginbici.com/cicloturismo/la-romea-germanica-in-veneto/