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Home Cicloturismo: idee per viaggi in bicicletta Cicloturismo in Lombardia

Dossena punta al turismo lento e sostenibile

Marzia Dal Piai by Marzia Dal Piai
25 Agosto 2020
in Cicloturismo in Lombardia, Cicloturismo: idee per viaggi in bicicletta
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Cosa troverai in questo articolo:

  • In bicicletta
  • Le miniere e non solo …
  • La cucina

Dossena, primo nucleo abitato nato in Val Brembana (BG), punta sul turismo lento e sostenibile, va in questa direzione il piano di riqualificazione per 2,6 milioni di euro attivato in collaborazione con Regione Lombardia, che ha un occhio di riguardo per la valorizzazione delle sue miniere, ma anche per la sua gastronomia e il fascino del territorio che la circonda da scoprire soprattutto su due ruote. Dal latino “Dorsum” (“dosso, montagna”), il primo nucleo stabile della Val Brembana, abitato fin dall’età del bronzo, si riscopre quest’anno meta ambita per tutti coloro che apprezzano il turismo di prossimità, alla scoperta di luoghi autentici, spesso inesplorati.

In bicicletta

La Val Brembana è attraversata da 21 km di piste ciclabili e tantissimi sentieri percorribili in MTB. Percorsi per tutti i livelli di difficoltà fisica e tecnica dedicati agli appassionati delle due ruote.

  1. Via Mercatorum: da Dossena a Camerata Cornello (https://www.visitbrembo.it/it/itinerari/via-mercatorum). Il percorso si sviluppa per la prima parte sulla sede della pista ciclabile in direzione nord tra i borghi di San Giovanni Bianco e Camerata Cornello. Questo tratto è di grande suggestione, e si sviluppa tra gallerie con effetti di luci avvolgenti, sedi dell’antica ferrovia della valle, e scorci sulle abitazioni del borgo storico di Cornello dei Tasso. 18 chilometri, adatto a tutti, dislivello 700 metri. 
  1. San Pellegrino – Dossena – Lepreno: l’itinerario parte da San Pellegrino Terme, nelle vicinanze della prima stazione dell’ex ferrovia. Percorrendo la pista ciclabile in direzione nord si attraversa il fiume Brembo e si raggiunge San Giovanni Bianco. Il tratto successivo offre passaggi suggestivi, nelle gallerie dell’ex ferrovia con giochi di luci avvolgenti e scorci sul borgo storico di Cornello dei Tasso. A Camerata Cornello termina la ciclabile, si attraversa il Brembo e in direzione Portiera si inizia a salire fino all’area delle antiche miniere dove si oltrepassa una barriera metallica e si prosegue lungo la sterrata che porta a Dossena. (https://www.visitbrembo.it/it/itinerari/san-pellegrino-dossena-lepreno). 32 chilometri, adatto a tutti, dislivello 1.100 metri. 
  1. San Giovanni Bianco – Dossena – Santa Trinità: questo itinerario disegna un anello che attraversa diverse frazioni tra San Giovanni Bianco e Dossena. Dal ponte sul Brembo la salita è leggera verso San Pietro d’Orzio e Grumo. Si sale fino alla bianca chiesa di San Rocco, dove si abbandona la strada e si entra nel bosco. Il sentiero alterna brevi ostacoli in salita e in discesa ma prosegue quasi in piano, sino alla strada che da Portiera sale verso le antiche miniere, passando per il bellissimo punto panoramico sulla media Valle Brembana. Qui la salita si fa meno ripida, all’altezza di un manufatto di cemento armato delle ex miniere si oltrepassa una barriera metallica e si prende a salire lungo la sterrata che conduce nella parte alta di Dossena. 18 chilometri, adatto a tutti, dislivello 800 metri. 

Le miniere e non solo …

A 35 km da Bergamo, un migliaio di abitanti, a Dossena quest’anno si punta sulla sperimentazione dell’albergo diffuso, la riqualificazione dell’area Wilderness, la costruzione del ponte tibetano più alto d’Europa, su un’area ciclabile e su un punto panoramico sulla Val Parina. Queste in sintesi dunque le novità per il turismo 2020 che propone uno dei borghi più autentici della Lombardia, depositario di un patrimonio antichissimo.
Le miniere di Dossena sono famose in tutto il mondo e sono state oggetto di interesse anche di Leonardo Da Vinci che su incarico del governatore di Milano, Charles d’Ambryse, ne tracciò le mappe intorno al 1509. Mappe che oggi sono conservate nella biblioteca reale di Windsor a Londra. Tutt’oggi infatti, le cavità sotterranee che conducono ai giacimenti, scavate a mano negli anni ’20, sono considerate delle vere e proprie opere d’arte, nonché luoghi che hanno contribuito a “esplorare il futuro”: intorno al 1950, infatti, la fluorite che veniva estratta dai giacimenti veniva inviata alla NASA e usata come uno dei principali componenti dei combustibili dei razzi per le missioni lunari.
Con il Parco delle Orobie sarà riqualificata l’area “wilderness” tra il monte Ortighera e la Val Parina e sulla Val Parina nascerà il punto panoramico “il Becco” che esalterà le bellezze naturalistiche della vallata, un luogo pensato per essere il punto d’arrivo di un percorso fisico. Il centro del paese sarà invece collegato all’area del vecchio tiro al piattello con un ponte tibetano, una passerella lunga 500 metri, alta 150, la più alta d’Europa. Con partenza dalla mulattiera dietro la chiesa parrocchiale, di fronte i monti Alben e Gioco, a nord l’abitato di Dossena e a fondovalle San Pellegrino Terme. Infine, sarà attivato un percorso ciclopedonale, in rete con Serina. Oltre il Colle e San Giovanni Bianco ci sono oltre 200 chilometri fra piste forestali e sentieri o brevi tratti di strade a transito limitato, con quattro punti di ricarica e noleggio e-bike. Un percorso ideale per le famiglie e per tutti coloro che amano “perdersi” nei boschi e per gli alpeggi.


La cucina

Qui è famoso “Ol minadur”, il formaggio affinato nella cantina delle miniere, reso speciale proprio dalla bassa temperatura e dall’alta umidità presente all’interno delle cave. Condizioni atmosferiche che gli regalano una struttura morbida, cremosa e un aroma unico. Tra le ricette tipiche di questa zona il “cavolfiore al burro nero” e la “savoiarda”.

Tags: Dossena in biciEvidenza
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Marzia Dal Piai

giornalista professionista con esperienza ventennale in diversi campi del giornalismo sportivo, enogastronomico e non solo.

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