Il Cammino di Santiago in bici, da St Jean a Pamplona

Diario di bordo, Cammino di Santiago in bicicletta

GIORNO N. 1: St. JEAN – PAMPLONA 75 KM

Scrivo queste note per non perdere i ricordi che già si stanno affastellando e, magari, saranno utili a chi vorrà ripetere un’esperienza simile.

Primi di settembre 2014, si parte!

Faccio le prove di carico della bici e riesco a stare sotto i 12 kg compreso il lucchettone, ma è ancora troppo…la prossima volta dovrò ridurre, ma senza rinunciare ad un libro per le lunghe notti e  le ciabatte che sono essenziali nei bagni in comune.

Parto da solo in macchina da Arezzo; 1500 km fino a St Jean Pied de Port. Dopo una lunga tirata  mi  fermo vicino a Carcassonne (merita una visita), ma penso sia meglio arrivare oltre Tolosa per evitare l’ingorgo mattutino e poter partire prima da St Jean. Lascio un po’ titubante la macchina vicino al palazzetto dello sport, ma la ritroverò tranquillamente; un amico mi dice che c’è un campeggio che ospita le auto per 5/7 euro al giorno.

Arrivato a  St Jean Pied de Port rimonto la bici, prendo le credenziali nell’ufficio dell’organizzazione e son finalmente pronto a partire, non prima però di aver dato i bagagli a una tassista che me li consegnerà su all’ostello di Roncisvalle,  questa prima salita me la faccio un po’ scarico! Parto pianissimo, la strada sale molto e non ti da respiro, arrivo su verso le 13, prendo il primo timbro, visito la bella chiesa e mi immagino come sarebbe piacevole restare a dormire lassù in quell’eremo tra le montagne, chissà, forse un’altra volta….

Lì ho il primo bel colpo di fortuna: fermo due ragazzi che mi sembrano italiani con l’idea di scambiare le nostre impressioni e informazioni, invece con loro farò molta strada, ci ritroveremo via via in varie tappe fino a…va beh, lo scriverò dopo. Sono molto più giovani e in forma di me, hanno bici arrangiate (una è un vero cancello!) a dimostrazione che non ci vogliono bici speciali..

Dunque si scende insieme, lungo l’asfalto, dopo qualche chilometro troviamo una specie di supermercato; mangiamo lì fuori salutando chi passa.

Un paio di bikers italiani sfrecciano giù per il bosco, noi invece continuiamo lungo l’asfalto  e ci perdiamo – lo capirò solo dopo – un bellissimo pezzo di sentieri in discesa tra i boschi…ci tornerò per rifarlo!

La strada prosegue dolcemente e con pochissimo traffico verso Pamplona dove arriviamo in 3 ore circa, lì ci avevano avvertito che l’ingresso era trafficato e pericoloso quindi, alla prima stradina interessante, ci tuffiamo in una deviazione che ,seguendo le anse di un fiume, ci porterà miracolosamente proprio sotto la cittadella di Pamplona, e senza traffico! Foto di rito poi un’ultima salita e si arriva diretti alla porta, alla cattedrale e all’ostello. Qui non c’è coda, prendiamo tre brande ( 8€), c’è anche un buon posto sicuro per le bici e poi subito via, a vedere la movida di Pamplona! Devo anche comprare il sacco–lenzuolo, mi servirà spesso

A Pamplona –come capita spesso in Spagna – c’è quasi sempre una festa e noi ce la godiamo! Le strade son pienissime e così le taperie, i ragazzi cominciano a bere e arriveranno a scolarsi 7 birre 7 !

Dopodiché siamo cotti e pronti per andare a nanna alle dieci. Ma, una volta in camerata, rumori  di umani e di telefonini ci tengono svegli fino a tardi, poi crollo sognando la tappa dell’indomani: ci aspetta il famigerato Alto del Perdon!

Reportage di Alessandro Madiai 

redazione viagginbici: