In bici per la collina materana, alla scoperta dei suoi borghi

collina materana

Scoprire la Basilicata partendo da uno suoi luoghi iconici, è questo che vi proponiamo oggi, pedalando in un tour di difficoltà medio – alta che, considerando anche la lunghezza, è possibile percorrere in due o più tappe.
Il percorso si sviluppa su strade a scarso traffico veicolare tranne che nelle vicinanze di Matera, dove è necessario prestare attenzione. Il clima e l’altimetria ne garantiscono la percorrenza tutto l’anno, ma le stagioni migliori sono la primavera e l’autunno.

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Si parte da Matera, una delle città più antiche al mondo e Capitale Europea della Cultura 2019. La città è conosciuta in tutto il mondo per i suoi Sassi, Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1993 così come il Parco delle Chiese Rupestri. I Sassi hanno avuto origine da piccoli nuclei sorti attorno a luoghi di culto e si sono sviluppati oltre le mura che cingevano la Civita, l’antico centro istituzionale, religioso e commerciale della città.
Abbandonata la città dei Sassi, il tour si muove in direzione di Montescaglioso. Arrivati nel paese, si raggiunge il centro storico per una visita dell’Abbazia Benedettina di San Michele Arcangelo. Dal 2012 questo borgo ha ottenuto la denominazione di “Gioiello d’Italia”, mentre l’abbazia ha fatto guadagnare a Montescaglioso anche la definizione di “Città dei Monasteri”. Qui potete assistere anche alla rievocazione storica “La Cavalcata del Borbone” e “La processione dei Misteri” nella Settimana Santa. Inoltre vengono organizzati eventi culturali e musicali come “Gezziamoci” e “La Notte dei Cucibocca” nel giorno dell’Epifania.

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La tappa successiva è Miglionico. In salita si arriva al piccolo centro storico per visitare l’antico Castello detto della Congiura dei Baroni (avvenuta nel 1485 contro re Ferdinando I di Napoli) o del Malconsiglio e la Chiesa di S. Maria Maggiore, dove è conservato Il polittico di G. Battista Cima da Conegliano. Il borgo sorge su una collina tra i fiumi Bradano e Basento e ogni anno si rivive l’episodio del passato in una rievocazione storica, ambientata all’interno del castello. Nel territorio del borgo ricade anche la Riserva Regionale di San Giuliano, un lago artificiale originato dallo sbarramento del fiume Bradano.
Dopo circa 11 km di saliscendi su una strada che offre panorami mozzafiato, prima sulla valle del Bradano e poi del Basento, si giunge a Grottole. Il suo nome evoca le “grotticelle”, locali ancora visibili lungo le pendici del paese e utilizzati dagli artigiani per plasmare dall’argilla vasi e brocche. Pedalando tra le strette viuzze lastricate ci si imbatte in scale, archi e stradine in salita, mentre sulle antiche casette ad un piano dette “jrutt” svettano i resti della maestosa chiesa dedicata ai Santi Luca e Giuliano, denominata “Diruta”. Fu costruita a partire dal 1509, ma i lavori non furono mai terminati. Di questa restano la torre campanaria, con lo stemma dei Del Balzo-Orsini, e la porta maggiore, oltre che una parte dell’imponente facciata e del suo ampio e cinquecentesco portale.

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I cicloamatori che hanno ancora voglia di pedalare, possono estendere il tour raggiungendo Grassano, la “Città del presepe”. A Palazzo Materi si può ammirare lo splendido presepe del maestro Franco Artese, cui il paese ha dato i natali e grazie al quale, negli ultimi anni, l’arte presepiale lucana ha fatto il giro delle principali piazze e chiese, dell’Italia e del mondo, a cominciare da piazza San Pietro, a Roma. Con il suo originale impianto urbanistico, è uno degli esempi più importanti di insediamento urbano edificato dall’Ordine dei Cavalieri di Malta in Basilicata.
Dopo Grassano, la variante offre la possibilità di visitare Irsina, uno dei più antichi paesi della Basilicata, fino alla fine dell’800 si chiamava Montepeloso, celebre per la maestosa cattedrale di Santa Maria Assunta (XIII sec.), scrigno di un gioiello di straordinaria bellezza e inestimabile valore: una scultura di Santa Eufemia in pietra di Nanto attribuita ad Andrea Mantegna.
Scegliendo di non percorrere la variante, sulla via del ritorno a Matera, si percorre un tratto spettacolare, su una strada ormai a scarsissimo traffico veicolare che accarezzando le colline costeggia la Riserva Regionale San Giuliano.

peppone calabrese e ludovica casellati

Scheda tecnica

Difficoltà: medio/alta
Tipo bicicletta: turismo / corsa / e-bike
Partenza: Matera – Piazza V. Veneto
Arrivo: Matera – Piazza V. Veneto
Totale km: 114 circa
Fondo stradale: asfalto 90%
Dislivello salita: 1590 mt
Dislivello discesa: 1590 mt
Periodo: tutto l’anno

redazione viagginbici: