Cosa troverai in questo articolo:
Le meraviglie del capoluogo barese le abbiamo già trattate in un nostro precedente articolo, oggi invece ci vogliamo soffermare sulla possibilità di tour in bici lungo la costa.
Da Bari a Manfredonia
Si tratta di un percorso lungo nella sua interezza 147 chilometri, il cui dislivello totale di 650 metri ci dice che è un percorso facile, che da Bari passa per Bitonto – Molfetta – Trani – Barletta – Margherita di Savoia – Trinitapoli – Zapponeta, e arriva infine a Manfredonia. Unica costante l’affaccio sul mare. Se iniziamo il nostro tour dopo aver girovagato tra le vie di Bari vecchia e assaggiato panzerotti e orecchiette, siamo pronti per partire per nuovi profumi, quelli che porta il mare della dorsale adriatica. Il giro lo potete iniziare e terminare ovviamente dove volete, se partite da Bari la prima tappa è la città dell’olio d’oliva, Bitonto, 22 chilometri con una piccola salita da affrontare, l’unica di tutto l’intero giro. Si passa tra vecchi borghi tra cui Giovinazzo, Molfetta e Bisceglie, tre dei più importanti segnavia tra l’Occidente e l’Oriente. E che dire della Cattedrale di San Nicola Pellegrino a Trani, il Fortino e il Castello Svevo. Da qui fino a Trinitapoli il percorso è di solito molto trafficato, potete affrontare questo tratto quindi in treno. E poi via sui pedali verso i fenicotteri rosa che hanno trovato habitat naturale tra le saline di Margherita di Savoia e a Siponto con la chiesa di Santa Maria Maggiore capolavoro del romanico pugliese.
Da non perdere
Il patrimonio archeologico e il fascino medievale di Trinitapoli, il Santuario della Madonna di Loreto, la Chiesa di San Giuseppe, la Chiesa di Santo Stefano e la Chiesetta di Sant’Anna, dove sono visibili le tracce dei Cavalieri di Malta.
Trani – ph. C. E. Bevilacqua
Lo sapevate che
Barletta, la Porta per l’Oriente per pellegrini e soldati, sorge sulla via Francigena, ed è stata teatro della famosa Disfida, e tra le mura del Castello riecheggiano le leggende su templari e imperatori.
A Manfredonia si organizza il Carnevale Dauno, con la maschera sipontina Ze’ Peppe, il cui fantoccio viene bruciato alla fine della festa come simbolo dei mali che se ne vanno.
Dolmen La Chianca è un monumento megalitico risalente all’età del bronzo, dichiarato dall’Unesco Monumento testimone di una Cultura di Pace per l’Umanità.
Da Bari ad Alberobello
Se siete stanchi di mare e volete andare alla conquista di altri tesori pugliesi, potreste fare il percorso sopra descritto all’inverso, ovvero da Manfredonia a Bari, e dopo una sosta alla città capoluogo dirigervi verso Alberobello. Sono 92 chilometri, consigliati a chi ha un po’ di allenamento, di media difficoltà con un dislivello di 950 metri. Sulla strada del viaggio Noicattaro, Conversano e Castellana Grotte, un complesso speleologico tra i più importanti d’Italia e d’Europa. La risalita della Murgia conduce ai 400 metri di quota delle colline di Putignano, la “Città del Carnevale” (la maschera ufficiale della festa è Farinella, e il suo nome si ispira al piatto simbolo della cucina locale ovvero una sfarinata di ceci e orzo abbrustoliti) fino alla meta i tipici trulli tra i bianchi vicoli di Alberobello, Patrimonio Unesco. I trulli sono un esempio di edilizia in pietra a secco risalente al XV secolo e hanno la cima decorata con motivi esoterici, propiziatori o religiosi. Tra i ricordini da portare a casa dopo questi incantati viaggi a due ruote, ci sono i fischietti di Rutigliano che ancora oggi sono prodotti dai vasai locali e sono “giocattoli rompitimpani” con raffigurazioni zoomorfe di natura propiziatoria.
Continua il tuo viaggio in bici e scopri di più sulla Puglia.