In Trentino, sette percorsi bici tra montagne e castelli

Ideale per chi in bicicletta vuole fare salite vere sia su strada che tra sentieri, il Trentino offre molto di più ai bikers. Dai servizi agli hotel bike friendly, ha anche un variegato panorama di belle ciclabili a portata di tutti, e poi nel caso ci sono sempre le e-bike! Belli i suoi castelli medievali, come Castel Roncolo. Qui un percorso bike è premiato dalla splendida cornice delle Dolomiti, una sezione delle Alpi italiane conosciuta per le cime dentellate in pietra calcarea. Da visitare su due ruote anche Trento alla ricerca di palazzi rinascimentali e del Castello del Buonconsiglio, sede di collezioni d’arte. Qui di seguito vi proponiamo qualche idea da provare.

7 percorsi da non perdere

1. Dal Lagorai alle Pale di San Martino

Si pedala prima sotto le pareti porfiriche del Gruppo del Lagorai, poi al cospetto delle Pale di San Martino patrimonio dell’umanità UNESCO. Il percorso “Caoria-Paneveggio” è lungo di 36.5 chilometri, con 33 chilometri su strade forestali e 3.4 chilometri su sentieri esistenti. È percorribile in entrambe le direzioni e lungo questo tracciato sono state di recente predisposte anche delle colonnine di ricarica per e-bike (Ponte Stel a Caoria, Malga Tognola, Malga Ces, Capanna Cervino, Malga Venegia). Si parte dall’abitato di Caoria, nella valle del Vanoi, in direzione Ponte Stel, si prosegue in direzione di Malga Tognola risalendo il corso del Rio Valsorda. Poi la discesa punta verso l’abitato di San Martino di Castrozza, su strade forestali, fino a Malga Ces. Grazie ad un nuovo percorso è possibile inserirsi anche salendo direttamente dalle località della Valle di Primiero, percorrendo il nuovo collegamento di 9 chilometri tra Siror e San Martino di Castrozza. Il tracciato sale tra i boschi costeggiando il torrente Cismon. A due terzi del percorso si incontra il ponte sospeso sulla Val della Vecia (lungo 58 metri e alto 23), il passaggio più bello ed emozionante che prima di giungere in paese sfiora i prati di Malga Civertaghe ai piedi della Cima della Madonna. Da Malga Ces si prosegue su un nuovissimo percorso di circa 10 km inaugurato a ottobre 2020, che sale a Passo Rolle. Da qui si può proseguire fino a Baita Segantini e poi scendere lungo la Val Venegia per raggiungere a Paneveggio, attraverso i boschi di abeti rossi del Parco naturale.

2. Vallagarina

E’ il primo tratto della Valle dell’Adige che dalla pianura veneta s’inoltra in Trentino, una terra di vigneti e di castelli, di città storiche e di borghi antichi. La valle è percorsa in tutta la sua lunghezza dalla ciclabile dell’Adige, chiamata anche via Claudia Augusta perché ricalca la strada che le legioni romane percorrevano fino al Danubio. Da Rovereto a Trento sono 30 chilometri.

3. La Val di Non

Conosciuta in tutto il mondo per la coltivazione delle mele, primo marchio DOP concesso per un prodotto del settore frutticolo, è anche terra di “orsi” reintrodotti a partire dal 1996 appena sotto il Pian della Nana, uno dei luoghi più spettacolari e solitari della Valle di Non, nel Parco Naturale Adamello-Brenta. Si chiama Pian perché è un altopiano a oltre 2.000 metri di quota, ai piedi delle cime del Sasso Rosso e dell’Uomo, pedalate qui partendo da Cles verso il monte Peller.

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4. La Paganella

Nello scenario delle Dolomiti di Brenta e della Paganella si trova il Piccolo Dolomiti Resort della collezione Luxury Bike Hotels, ideale punto di partenza di tanti tour che poi qui possono finire tra spa, massaggi e prodotti tipici della zona. Se siete degli audaci potete provare un po’ di brivido su due ruote lungo il Willy Wonka trail con una sezione canyon: per mtb, difficoltà media, durata 30 minuti, lunghezza 4 km, pendenza 355 metri. Se siete ciclisti “veri” dovete provare le sette ore di percorso dalle Dolomiti al Lago di Garda, un’uscita che vi darà delle emozioni indimenticabili. Durante i 106 km si attraversa il passo del Ballino e si rientra dalla ciclabile all’interno della forra del Limarò.

5. Per MTB

Più di 8.000 chilometri di percorsi per le mountain bike. Ad esempio nella valle del Rosspach sul percorso degli antichi cavalieri. Dall’Altopiano di Folgaria a Calliano in Valle dell’Adige, pedalando sui tracciati dell’antica viabilità che fin dal Medioevo collegava questi territori, ancor oggi sorvegliati dai bastioni del monumentale Castel Beseno. La ricchezza e la varietà di biodiversità accompagnano la discesa lungo la valle del Rio Cavallo, “Rosspach” nella lingua cimbra. Lasciata Folgaria, percorrendo la strada della Longanorbait, si scende verso la frazione Carpeneda e poco dopo si incontra la chiesetta cinquecentesca di San Valentino. Dopo Maròc si prosegue verso gli abitati di Mezzomonte di sopra e Mezzomonte di sotto, il Mulino Rella. Dopo i masi Ponte e Ondertol, con una ripida discesa si raggiunge il torrente Rio Cavallo. Ci sono numerosi punti di accesso al torrente per fare canyoning, camminare nel greto o bagnarsi dentro pozze di acqua cristallina. Raggiunto il maso che fu l’antico mulino del maniero e saliti a Dietrobeseno si può raggiungere Castel Beseno. Una volta scesi poi fino a Calliano, l’avventura può proseguire raggiungendo la ciclabile della Valle dell’Adige.

6. Ciclabile Valsugana

400 chilometri di ciclabili dalle Dolomiti al Garda, con una varietà di percorsi incredibile. Facciamo qualche esempio? Pista ciclabile Val di Fassa – Val di Fiemme, 42 chilometri; pista ciclabile Val di Sole, 34 chilometri; pista ciclabile Valsugana, 52 chilometri, chiamata anche la via del Brenta. Dalla Valsugana arriva fino alla provincia di Vicenza (Veneto), e affianca per lunghi tratti il percorso del fiume Brenta, ideale per tutti i tipi di cicloamatore.

7. Sentiero di San Vili

Prende il nome da San Vigilio vescovo e patrono di Trento, che secondo la leggenda lo percorse nella sua opera di evangelizzazione. Unisce Trento a Madonna di Campiglio, la Valle dell’Adige alle Dolomiti di Brenta, lungo percorsi alternativi che portano dalla città alla montagna. Il percorso lungo l’antica via romana è di circa 100 chilometri dal Duomo di Trento a Sopramonte e poi passa Due Laghi – San Lorenzo in Banale – Saone – Caderzone Terme – Madonna di Campiglio.

Marzia Dal Piai: giornalista professionista con esperienza ventennale in diversi campi del giornalismo sportivo, enogastronomico e non solo.