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La green road dei Parchi in Calabria ha vinto lo scorso anno ex aequo con la Provincia autonoma di Trento, il premio Igraw, l’Oscar Italiano del cicloturismo. Si tratta dunque di una eccellenza cicloturistica da andare a conoscere. La green road attraversa l’intera dorsale appenninica della Regione da Laino Borgo a Reggio Calabria, ed interessa un’area protetta di 350.000 ettari tra l’Aspromonte, la Sila, il Pollino e le Serre. 545 chilometri su terra battuta ed asfalto con una pendenza media dello 0,3%. Attraversa 4 parchi e sessanta tra città borghi e paesi, si trovano anche bicigrill, fontane, luoghi di assistenza. Inoltre il percorso presenta segnali distintivi lungo tutto il tracciato. La ciclovia ha messo insieme vecchie piste da escursionismo, ex ferrovie, ciclovie e percorsi viari a bassa velocità.
Il progetto della ciclovia avviato nel 2017 si è concluso nel 2020, ma ci sono ancora interventi di miglioramento in atto. I lavori sono stati coperti da uno stanziamento di 20,4 milioni di fondi europei. Gli investimenti hanno riguardato il ripristino della percorribilità di tratti stradali interni, la messa in opera di tabellonistica verticale e orizzontale, la messa in sicurezza di alcuni tratti.
Per farvi assaggiare l’aria che si respira abbiamo preso quattro percorsi a campione, ma ce ne sono tanti altri che vi aspettano e tutti da pedalare. Questi percorsi sono per persone allenate, ma anche per chi con un allenamento base usi la e-bike. www.cicloviaparchicalabria.it
Parco nazionale del Pollino
San Sosti – Ferramonti – Lago di Tarsia. 39 km: il percorso parte da 360 metri dal paese del Santuario del Pettoruto e dei boschi di castagno, scende sulla SP123 costeggiando i fiumi Rosa ed Èsaro, supera Mottafollone e procede in direzione di Pianette (357 m), frazione di Roggiano Gravina, per poi discendere lungo la SP270 fino a 60 msl e raggiungere Ferramonti, dove si trova il più grande campo di concentramento italiano di epoca fascista e il Museo della memoria. Proseguendo per circa 7 km su un tratto pianeggiante, si arriva alla Riserva naturale Lago di Tarsia, l’importante area umida lungo il corso del fiume Crati. 230 metri di dislivello, per chi è allenato.
Parco nazionale della Sila
Bisignano – Cupone – Lago Cecina. Si parte da 350 metri nell’antica città e sede vescovile dove si trova il Santuario di Sant’Umile fondato dall’inviato da San Francesco d’Assisi il Beato Pietro Cathin. La ciclovia risale per circa 10 km fino al Timpone della Morte (762 m) lungo la SS660, per poi ridiscendere in direzione dell’abitato di Acri (688 m), il paese della Basilica del Santo Angelo d’Acri. Da qui il percorso attraversa Conca delle Noci e risale fino a quota 1.262 m alla Cava di Melis, dove sono coltivati alcuni fra i vigneti più alti d’Europa, e poi raggiunge il Lago Cecita a 1.143 m dove c’è il Centro visita e di educazione ambientale Cupone. 44 km, 1.880 metri di dislivello, per chi è allenato.
Parco naturale regionale delle Serre
San Nicola da Crissa – Mongiana. I 37, 4 km totali hanno partenza da 535 m dal paese di origini greche. Si prosegue con lievi pendenze verso i centri abitati di Torre di Ruggiero e Cardinale. Da qui in direzione di Simbario (766 m) e Spadola (754 m) per poi iniziare una salita che costeggia a tratti il fiume Ancinale in direzione di Serra San Bruno. Superato il paese, dopo circa 2 km si incontra la Certosa eretta da Bruno di Colonia sul finire dell’XI secolo. Superato il Santuario di Santa Maria del Bosco (824 m), attraverso il bosco di abeti bianchi in cui corre il Sentiero del brigante, la strada si inerpica fino a quota 1.026 m, per poi iniziare la discesa verso Mongiana, il paese della fabbrica d’armi voluta da Ferdinando IV di Borbone e del Museo delle Reali Ferriere Borboniche. 840 metri di dislivello, per chi è molto allenato.
Parco nazionale dell’Aspromonte
Gambarie – Reggio Calabria. Il percorso parte da 1.324 m, dove ha sede l’Osservatorio per la biodiversità, e risale fino a 1.366 m di quota della Montagna di Reggio da cui inizia la lunga discesa che conduce al Passo dei Petrulli (1.057 m) e alla Serra secolare dove i soldati piemontesi ferirono Garibaldi, e continua fino in prossimità della frazione di Straorino (580 m). Da qui si risale fino alla fiumara della Cartiera (634 m) per poi ridiscendere su via Reggio Campi in direzione di Terreti e Nasiti e giungere alla collina dell’Eremo della Madonna della Consolazione (160 m). Il percorso termina nella città più antica della Calabria greca che ospita il Museo archeologico nazionale dove sono esposti i celebri bronzi di Riace; la ciclovia, infine, costeggia il Mediterraneo sul lungomare Falcomatà. 31,8 km, 250 metri di pendenza, per chi è molto allenato.