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In questo secondo appuntamento con l’Italia minore da visitare in bicicletta, Federica Amelio e il FAI ci portano a conoscere le Saline Conti Vecchi in provincia di Cagliari. Dopo il Monastero di Torba, oggi Federica ci racconta un altro itinerario “tra natura e cultura” da lei pensato nei dintorni delle proprietà del FAI. Si tratta di itinerari semplici, adatti a tutti, caratterizzati da affascinanti e spesso sconosciute tappe culturali.
Le Saline di Conti Vecchi (CA)
La Saline Conti Vecchi, aperte al pubblico dal FAI nel 2017, sono insieme un’area naturalistica, un sito di archeologia industriale e un sito produttivo: i 2.700 ettari di saline, grazie a Eni Rewind, sono al secondo posto per la produzione di sale in Italia.
Il percorso in bicicletta si sviluppa ovviamente all’esterno degli impianti produttivi di Eni. In 17 chilometri si attraversano habitat molto diversi: lagune, bacini evaporanti, vasche salanti, canali, delta di fiumi, campi coltivati e infine anche uliveti. Tra tutti questi specchi d’acqua, vivono 35.000 esemplari di uccelli acquatici, inclusi i caratteristici fenicotteri, che sostano numerosi dove l’acqua è più bassa.
Il primo punto di interesse storico, in mezzo a tanta “insolita” natura, sono i ruderi del villaggio aziendale, Macchiareddu. Da qui ci si dirige nella darsena di porto San Pietro dove un tempo si imbarcava il sale e dove ancora si trovano i resti delle chiatte semiaffondate. Con la bici si costeggiano i bacini evaporanti fino alla chiusa di Cabunastasiu. Sullo sfondo la città di Cagliari, che merita anch’essa una visita anche su due ruote. Dopo aver aggirato la Laguna Vasta e costeggiato quella di San Gilla, si pedala seguendo l’estuario del Rio Cixerri, fino alla magnifica chiesa romanica di Santa Maria di Uta.
I dettagli del percorso
L’itinerario, lungo 17 km, parte dalle Saline Conti Vecchi del FAI e arriva alla Chiesa di Santa Maria, a Uta. Da qui, è possibile ritornare in 7 km alle Saline, oppure – in circa 4 km – si può raggiungere il centro di Assemini (dove si trova la stazione FS con numerosi treni per Cagliari).
• Lunghezza: 17 km + ritorno
• Dislivello: pressoché nullo
• Durata: 1h30’-2h, a seconda delle soste
• Difficoltà: molto facile
• Tappe: Saline Conti Vecchi FAI – Macchiareddu – Porto San Pietro – Chiusa di Cabunastasiu – Laguna Vasta – Laguna di Santa Gilla – Foce Rio Cixerri – Chiesa romanica di Santa Maria di Uta
Traccia gpx dell’itinerario
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Il video
Questo il link al video, in cui Federica – per la rubrica #ItaliaMiPiaci del FAI – ci racconta l’unicità di questo percorso.
Cos’è il FAI e chi è Federica Amelio
Il FAI – Fondo Ambiente Italiano è una fondazione che tutela e valorizza il patrimonio storico, artistico e paesaggistico del nostro Paese. La missione del FAI, non è solo di prendersi cura di luoghi speciali e di vigilare sulla loro tutela, ma si occupa anche di educare alla conoscenza e all’amore di questo patrimonio.
Federica Amelio, dopo anni di veleggiate per i mari di tutto il mondo, si è dedicata a spaventose avventure alpinistiche e arrampicatorie. Infine è approdata alla Mountain Bike: nel 2017 ha vinto il campionato italiano (amatori) di Downhill e ora si dedica alle gare di MTB elettrica. Per il FAI si occupa della valorizzazione dei territori circostanti le proprietà della fondazione.