#santiago Il CAMMINO IN BICI DA PAMPLONA A LOGRONO SECONDA PUNTATA

GIORNO N.2 PAMPLONA LOGRONO 96 km

Alle quattro cominciano i primi movimenti in camerata, gran via-vai di gente che si prepara e esce verso le 5, poi capirò e mi spiegherò il perché…

Bagni fradici ma passabili, ci vuole una ventina di minuti pe ricaricare le bici, poi una bella colazione proprio di fronte all’ostello e via, seguendo i segnali ben posizionati per tutta Pamplona.

Decidiamo però –sempre per non sforzare il mio ginocchio ai primi giorni ( tattica che ha pagato!!) di passare per l’asfalto. Appena fuori Pamplona lasciamo perciò il Cammino e prendiamo l’asfalto, ci perdiamo un po’ fino a che dei poliziotti ci instradano bene ( facendoci anche fare 500 mt di autostrada!!) fino a che, nella nebbia a nel deserto imbocchiamo la famosa N110. L’ Alto sull’asfalto non è poi così terribile, si sale fino a 770 mt senza incontrare assolutamente nessuno ! Poi giu’ in discesa si toccano i 55 che, con tutti quei bagagli è forse da pazzi…

Dopo circa 24 km arriviamo presto a Puente della Reina, buon caffè con paste, poi via verso Estrella dove facciamo spuntino nella bella piazza con chiese molto belle. Capisco che non posso reggere oltre il passo dei Pineroles ( che hanno un volo già stabilito e devono affrettarsi), ci lasciamo allora alla fonte del vino di Irotxe con l’intento di risentirci chissà come e dove..

Io mi fermo a fare un picnic all’ombra del giardino del monastero e lì mi incontro con varie persone tra cui un ungherese che sta tornando dal giro del mondo con questa bici strana ( una Tryke) …è una fortuna che non lo abbiano spiaccicato i Tir!!

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Poi passata la calura ( almeno questo penso! ) riparto piano piano, le strade smepre più dritte, caldissime e deserte, penso che Logrono sia vicino ma…è come un miraggio che si allontana sempre piu’! Poiché sono libero e il mio programma è: Nessun programma, mI fermo in un altro paesino ( Los Arcos forse), sarebbe una meta ideale per la tappa: una bella piazzetta, tutti tranquilli a bere qualcosa,sembra uno di quei pueblos messicani addormentati nel sole; ma io ho ancora strada da fare e riparto –non sapendo che mi aspettano gli ultimi 28 km salitosi e desertici. Mi inerpico  arrancando su stradine strette e tortuose dove non passa un’ anima…Logrono non si vede e ho un attimo di stanchezza/scoramento per cui mi fermo ai margini della strada viscino all’Ermita de la Virgen.

Son così rosso che i pochi passanti si fermano per chiedermi se sto bene e se ho bisogno di qualcosa……se passasse un camioncino lo prenderei,  ma mi riprendo in fretta e dopo 15 minuti, saranno le 6, risalgo sulla fida bici e arriverò finalmente a Logrono verso le 6,30, dalle 7,30 che siamo partiti!

Sono già entrato nella regione della Rioja, dove si fanno vini buonissimi e conto di berne spesso.

Il sentierosi addentra infatti  in mezzo alle vigne,  provo a prendere un po’di uva ma non si stacca accidenti, sembra saldata! Da lontano vedo Logrono che si avvicina, sembra un paesone industriale ma…riserverà belle sorprese.

Appena passato il ponte non cerco nemmeno l’ostello, vedo un hotel e mi ci butto a pesce! Una camera bellissima, bagno privato , butto fuori tutti i bagagli , faccio il bucatino e poi via verso il centro e una meritata cena, l’unica delle due passate da solo!

Reportage Alessandro Madiai

Ludovica Casellati: Giornalista, esperta di comunicazione e appassionata di cicloturismo. Editore di Viagginbici.com