Sei Cammini ma ciclabili!

Sei cammini, sei strade per ritrovare sé stessi e il contatto con la natura, ma sei percorsi che possono essere intrapresi anche sulla due ruote.
Vi proponiamo sei nuovi itinerari per gustare paesaggi diversi ed immergersi in un mondo di emozioni.

1. Via Claudia Augusta
E’ l’antica strada romana che dal Danubio portava fino alla pianura del Po e all’Adriatico, è un ponte che unisce tre nazioni, Italia, Austria e Germania in un percorso dall’enorme varietà di paesaggi e di tradizioni, bellezze d’arte e specialità enogastronomiche.
La via è il più facile valico alpino per ciclisti con la possibilità di utilizzare una navetta con trasporto bici oltre i passi in Tirolo, in Trentino e Veneto. Grazie a questo servizio il percorso cicloturistico è adatto anche alle famiglie e agli over 60. Consigliamo di prenotare per tempo il servizio.
Fu l’imperatore Claudio che ampliò la Via Claudia Augusta facendone la prima vera e propria strada oltralpe tra il porto adriatico di Altinum e il Danubio, per i ciclisti moderni è un modo per far rivivere l’antica via culturale e commerciale dell’Impero Romano.


Circa 600 chilometri in tutto, con percorsi montani e in pianura. Con partenza da Donauworth comune delle land della Baviera in Germania, si prosegue attraverso boschi fluviali costeggiando il fiume Lech (affluente di destra del Danubio) in direzione Augusta (per gli avvenimenti storici – Pace di Augusta del 1555 – da visitare il museo dedicato a Martin Lutero).
Da qui si attraversa la pianura di Lechfeld proseguendo la via verso Landsberg am Lech (nel suo carcere Hitler scrisse la basi teoriche del suo partito).
Si raggiunge quindi Schwangau dove si possono ammirare i castelli di re Ludvig II, per concludere il percorso tedesco a Fussen. La città di origine romana è terra di confine con l’Austria, da qui in poi si cambia nazione e si entra nel parco naturale austriaco di Reutte e si possono visitare i castelli di Ehrenberg, dove ogni anno si svolgono giochi cavallereschi.
Si deve poi oltrepassare Fernpass, ovvero il valico alpino del Tirolo austriaco che permette di raggiungere Imst e Landeck, un tratto con circa 1.400 metri di dislivello senza aiuto di impianti di risalita. Dopo aver affrontato le salite dei due paesini dell’Oberland tirolese, si deve salire ancora fino a Passo Resia che è il punto più elevato di tutto l’itinerario (1.504 metri slm).
Una volta arrivati in Italia il restante percorso è tutto in discesa. Dopo essersi soffermati ad ammirare le vedute del Lago di Resia da cui spunta il campanile sommerso e attraversando le Valli dell’Adige (l’abbazia benedettina di Monte Maria a 1.335 metri a Burgusio/Malles, la cittadella medievale di Glorenza, Lasa e Silandro in Val Venosta, Lagundo e Marlengo vicino a Merano, città termale con portici ed edifici in art nouveau) si raggiunge Bolzano (la città non è solo famosa per i suoi mercatini natalizi, ospita anche rilevanti musei storici e il progetto museale dell’alpinista Reinhold Messner). (vedi il nostro articolo Augustour)


Qui si può scegliere tra due percorsi, o si segue il corso del fiume Adige fino a Laives o si percorre la strada del vino fino a Caldaro (il lago di Caldaro è molto frequentato dagli amanti della vela e del surf), con arrivo a Trento (da visitare il museo delle Scienze e il castello del Buon Consiglio, la Chiesa di Santa Maria Maggiore che ospitò il Concilio di Trento nel 1545-47).
Qui le varianti del percorso sono due. Nel primo caso si attraversa la Valsugana tra castelli, ville storiche e vie naturali (vedi il nostro articolo Ciclabile della Valsugana: la storia racchiusa sul Ponte di Bassano) e si raggiunge Feltre (“La pietra miliare di Cesiomaggiore” a Cesiomaggiore alle porte di Feltre, conservata all’interno di villa Centenere, riporta il nome della via, la sua datazione, il committente, la lunghezza e i punti di arrivo e partenza: Altino sull’Adriatico e Augusta lungo il Danubio) per attraversare la Pianura Padana (una delle più grandi pianure europee, circa 47.000 km/q) con arrivo ad Altino-Venezia (all’interno del parco naturale del fiume Sile). Vedi anche i nostri articoli su Veneto a pedali, 305 chilometri tra storia e natura, e In bicicletta da Treviso, lungo la ciclabile del Sile.


Nella seconda variante si prosegue seguendo l’Adige passando Rovereto (per un approfondimento vedi anche Ciclabile dell’Adige, da Rovereto a Trento in bicicletta) e Verona, fino al porto fluviale di Ostiglia sul Po (vedi anche il nostro articolo La ciclabile Treviso-Ostiglia, tra boschi di pianura e ville venete).
Per chi ama i prodotti della cucina italiana vi segnaliamo in Valbelluna nelle terre di Lamon di gustare il fagiolo più pregiato d’Italia, a Pedavena un passaggio nella storica fabbrica della birra, o tra i prodotti dell’Alto Adige le mele e lo speck, tantissimi i prodotti “freschi” della pianura o i formaggi tipici tra cui il grana padano e il provolone.
Da provare anche i numerosi vini dai gusti adatti ad ogni palato: Bardolino, Soave, Valpolicella Doc, Amarone, Torcolato, Vespaiolo, Marzemino e tanti altri.

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Servizi:
Il bike shuttle è in funzione dal 2 maggio al 7 ottobre (lun, mer, ven, dom Quarto D’Altino (VE) Venezia 7:30 – Mestre 7:45 – Verona 9:00 – Torbole 9:20 (navetta da Riva) – Rovereto 10:00 – Trento 10:30 – Bolzano 11:15 – Merano (solo fino al passo Resia) 11:45 – Passo Resia (stazione terminale) 13:30 – Innsbruck 13:30 – Seefeld 14:00 – Garmisch 15:00 – München 16:30 – Füssen 16:30 – Schongau – Landsberg am Lech 17:30 – Augsburg 18:15 – Donauwörth 19:15; oppure il mar, gio, sab Torbole 8:30 – Rovereto 9:10 – Trento 9:30 – Bolzano 10:00 – Innsbruck 12:45 – Seefeld 13:15 Garmisch 14:15 – München 15:30).
Si possono fare anche tratti in treno (www.trenitalia.com), molti anche i punti di noleggio (www.bicialtoadige.it) e officine per bici.
Pernottamento: sono più di 200 gli esercizi specializzati ad accogliere i viaggiatori in bicicletta.

L’itinerario:
Partenza Donauworth (D), Arrivo Ostiglia (variante Po), Altino-Venezia (variante adriatica)
Dislivello: circa 3.000 m
Distanza: circa 600 km
Stagione consigliata da aprile ad ottobre
Sito: www.viaclaudia.org

Per gli altri cammini leggi:
2. Via Romea Germanica oppure https://www.viagginbici.com/cicloturismo/la-romea-germanica-in-veneto/
3. Romea Strata
4. Cammino delle Dolomiti
5. Cammino di Sant’Antonio
6. Cammino Fogazzaro – Roi

Inoltre un approffondimento sulla Claudia Augusta in territorio veneto.

Marzia Dal Piai: giornalista professionista con esperienza ventennale in diversi campi del giornalismo sportivo, enogastronomico e non solo.