E’ stato premiato come Il borgo dei borghi 2022 dal programma di Rai 3 “Kilimangiaro” e prima realtà veneta ad ottenere il riconoscimento da quando il concorso televisivo è stato indetto nel 2014. Stiamo parlando di Soave, tra le colline veronesi, celebre per la produzione di vino Soave DOC. Qui sono numerose le cantine dove poter degustare i prodotti locali e la sua ‘Strada del vino’, un percorso di circa 50 km che si snoda immerso nella natura, è meta ambita dai cicloturisti.
Il territorio
Colline e suoli vulcanici e poi vigneti, è questa la Strada del Vino del Soave, borgo a 20 chilometri da Verona e ad 80 da Venezia, un percorso tra borghi e castelli. Nata nel 1999, la Strada del Soave conta 130 esercizi tra enti, associazioni, agriturismi, hotel, frantoi e aziende di prodotti tipici locali: lungo i suoi 50 chilometri, si possono visitare cantine, degustare vino, assaggiare piatti tipici. I comuni che hanno aderito al progetto sono tredici, dislocati in quattro valli (Val di Mezzane, Val d’Illasi, Val Tramigna e Val d’Alpone) e ricchi di chiese romaniche, di ville, di castelli e di musei. https://www.stradadelvinosoave.com/
In bici
Alla scoperta dei castelli. Con partenza da Soave e dal suo castello si prosegue per Colognola ai Colli passando da San Vittore, raggiungendo la Pieve Romanica costruita sulle rovine di una precedente chiesa. Da qui si segue per Cadelara, Crocebianca e Donzellino fino a Santa Giustina e poi a Illasi dove si possono vedere la Villa Pompei – Carlotti e Villa Sagramoso – Perez Pompei, circondata da un parco realizzato ai primi dell’Ottocento all’interno del quale sorge il castello. Tappa successiva Monte Tabor, San Felice, e si raggiunge Cazzano di Tramigna con la piccola cappella di San Pietro in Briano, i cui affreschi vengono attribuiti ad una scuola giottesca. E per concludere Costeggiola e di nuovo Soave.
Le colline di Soave. Con partenza da Monteforte d’Alpone, dove il 95 per cento della superficie agricola è coltivata a vigneto, e si sale sul percorso dei Dieci Capitelli fino alla “Piazza degli Scheeti”. Il punto più difficoltoso è rappresentato qui da una discesa tecnica e rocciosa per arrivare al castello Scaligero di Soave. Poi via pedalando verso Colognola ai Colli e si risale la dorsale che separa la valle d’Illasi dalla val Tramigna. C’è una prima parte più ripida iniziale e poi un continuo ma non particolarmente impegnativo saliscendi in cresta, fino al castello di Illasi e al Santuario di San Felice. Più impegnativa la salita fino allo scollinamento di Sant’Anna, e poi un’alternanza di rapide discese e brevi risalite fino al Monte Mirabello, il punto più alto. del percorso. Nella discesa si può optare anche per il single track del monte Calprea. Si passano gli abitati di Castelcerino e Fittà in direzione della val d’Alpone, aggirando il monte Castellaro e in discesa verso Costalunga. La conclusione è sulla ciclabile dell’Alpone che collega a Monteforte. Sono poco meno di 50 km con un dislivello di 1.270 metri.
Da Zevio a Soave. E’ un percorso da castello a castello, lungo una ciclabile di 34 km con un dislivello di 71 metri e una percentuale di pendenza massima del 15%. Si può fare in mtb, gravel, ma anche city bike. Si parte dal ponte vicino al Castello di Zevio e si percorre l’argine dell’Adige prima e dell’Alpone poi, toccando luoghi storici importanti come Zevio e la sua Villa Castello, Arcole con la battaglia di Napoleone, San Bonifacio con l’abbazia di Villanova, fino a Soave con il castello Scaligero.
L’anello tra i colli. Da Soave alla valle d’Illasi e ritorno passando per Lavagno, Zevio e San Bonifacio, sono 50 chilometri scarsi. Si pedala tra vigneti ed uliveti alla ricerca di borghi storici e castelli. Le tappe oltre a Soave sono Colognola ai Colli, il castello di Ezzelino da Romano e le ville di Illasi, il castello di Zevio e il Duomo di San Bonifacio.