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Si fa presto a dire “Prosecco” ma quanto sappiamo di questo vino e del territorio che lo accoglie e gli dà vita? Non di Viagginbici.com siamo andati a supermercato per scoprirlo, ma nel territorio, a modo nostro, a passo lento, in bicicletta per capire perché e come dal 2019 queste colline fanno parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco. Per chi non lo avesse capito stiamo parlando della fascia collinare di un’area di quasi 19mila ettari che si estende da Valdobbiadene a Vittorio Veneto contando al suo interno 15 comuni.
Le colline di questa zono sono caratterizzate da una conformazione geologica chiamata “hogback” con sommità stretta e pendii ripidi, intervallati da piccole valli. Qui nasce il Conegliano – Valdobbiadene Prosecco DOCG, tra i ciglioni erbosi con terrazzamenti stretti dove l’uomo raccoglie a mano il frutto della vite.
Il modo migliore per capire, per apprezzare, per conoscere, è farlo con la bici perdendosi tra i pendii, faticando sulle salite che la prima domenica di aprile ospitano il Trofeo ciclistico Piva (A.C. Col San Martino, www.accolsanmartino.it).
E-bike tour “Dal Piave alle Rive”
Noi abbiamo colto l’invito e abbiamo passato una giornata in bici lungo questo asse che tocca Valdobbiadene – Abbazia di Santa Bona a Vidor – San Vigilio – Col San Martino – Combai. 25 chilometri, con alcune corte ma impegnative salite che la e-bike rende percorribili a tutti, 310 metri di ascesa e 180 in discesa.
Il trait d’union fra le tappe però è l’oro di questa zona, il vino, per cui non è possibile pedalare e passare tra queste zone e non fermarsi e farsi raccontare in cantina di come nasce questo nettare. Certo il “Valdobbiadene”, il prosecco nelle sue declinazioni non si può non abbinare all’arte della nocineria e in particolare la soppressa locale e all’antica arte casearia con il formaggio magari arricchito dal mosto.
Qui si impara cos’è l’affinamento sui lieviti e che le rive sono i pendii che ospitano le pregiate uve. E’ la terra della coltivazione eroica, dove tutta la lavorazione è praticamente fatta a mano. E’ la terra dei 107 ettari del Cartizze (apice qualitativo della DOCG), è la terra dove passa il Piave, il fiume sacro alla Patria, ultimo baluardo della difesa italiana dopo Caporetto, nelle Grande Guerra, un museo a cielo aperto. Pedalare e degustare per capire che una caratteristica tipica distintiva degli spumanti riguarda il grado zuccherino (Dry, extra Dry, Brut ed Extra Brut) e che ogni spumante è adatto ad un piatto diverso, ad esempio il Prosecco Extra Dry è perfetto con i formaggi mentre il Brut si usa per il pasto.
Farra di Soligo
E’ composto dalle frazioni di Col San Martino e Soligo, il territorio si presta con le sue colline coltivate a vite, a escursioni a piedi e in mtb. Viene ospitata a Col San Martino la Mostra del Valdobbiadene DOCG dal all’interno dell’iniziativa Primavera del Conegliano Valdobbiadene che va da marzo a luglio www.primaveradelprosecco.it. L’evento ha in programma 16 esposizioni enologiche con degustazioni di vini locali e piatti della tradizione, ci sono anche 4 gite Slow bike nelle giornate del 14-21-25 aprile e 2 giugno e la Gravel4fun il 18 e 19 maggio. www.farra.it
Numeri utili
Per prenotare un’esperienza nel territorio – Rive&More www.riveandmore.com.
Per dormire: Agriturismo Villa Panigai www.agriturismovillapanigai.com.
Per degustare: Wine center Val d’Oca a Valdobbiadene www.valdoca.com; Serre di Pederiva www.proseccoserre.com; Ronfini a Farra di Soligo www.ronfini.com; Rivagranda a Farra di Soligo www.proseccorivagranda.it; Andreola a Farra di Soligo www.andreola.eu.