Non sono decisamente romantica e più incline alla cronaca che ai fioretti letterari, mi perdoneranno gli amici della Valchiavenna che mi hanno accolto e “adottato” in una tre giorni tra delizie culinarie alla scoperta di un territorio da me non conosciuto.
Il mio tour in questa terra in provincia di Sondrio è iniziato un mercoledì di luglio a Piuro, confine di terra italiana con la Svizzera, dove come prima tappa sono stata ospitata dall’Hotel Piuro a Prosto di Piuro http://www.albergo-piuro.com/. L’hotel si è dotato di un e.Bike Garage con noleggio e.Bike.
Per me è stata anche la prima volta in e-bike. Di solito abituata a fare fatica, devo ammettere che mi si è aperto un mondo, la e-bike è una bici che può regalare, a chi magari non è proprio in forma o a chi di solito si ferma prima, la possibilità di raggiungere luoghi solo immaginati.
A farci scoprire il mondo delle e- bike è stato Elia che in queste zone affitta le e-bike e che ne ha trovata una giusta per ogni persona. https://www.facebook.com/elia.silvestri.ebike/
Conoscere un territorio è bello se chi ti accompagna lo vive e lo racconta con tanto entusiasmo. A me è capitato così, sono stata accolta in maniera speciale da parte del Consorzio Turistico Valchiavenna, fatto di nomi e facce che si portano nel cuore, Gloria e Alessandra in primis. www.viachiavenna.com www.madesimo.com www.campodolcino.com
Così, per favi assaporare le tante facce della Valchiavenna, questo mio reportage sarà diviso in tre giorni, proprio come quelli passati tra questi nuovi amici.
Primo giorno: da Villa di Chiavenna a Piuro.
Piuro dista circa 120 chilometri da Milano, incastonata tra il Lago di Como e la Svizzera (se proprio non ne potete fare a meno a 50 km c’è St. Moritz). Con gli accompagnatori della MTB della Polisportiva Chiavennese, https://it-it.facebook.com/mtbchiavennese/ Enrico Salvatore e Alessandro, abbiamo iniziato la nostra pedalata attraverso i paesini della valle, da Villa di Chiavenna a Piuro. Durante il nostro giro, che ha sconfinato anche in Svizzera (a Castasegna), ci siamo fermati a Borgonuovo di Piuro – Belfort e Prosto.
Per la Val Bregaglia il 4 settembre 1618 fu giorno di distruzione e morte, una frana di tre milioni di metri cubi di materiale seppellirono l’antico borgo di Piuro. Oggi si può ricordare l’evento visitando gli scavi di Piuro – Belfort che noi abbiamo apprezzato grazie ad una visita guidata tenuta da Gianni Lisignoli Presidente dell’Associazione Scavi di Piuro. http://www.piuroitalosvizzera.net/
Se ci sono ricordi che ci lascia il passato la natura parla ancora al presente, così come ci ricorda quello che è un vero e proprio monumento naturale, le Cascate dell’Acquafraggia, immerse nel verde del parco si impongono al visitatore con un doppio salto. Da qui partono sentieri di varo tipo per escursioni e passeggiate (durante l’estate le cascate vengono illuminate nelle notti dei fine settimana).
A Prosto di Piuro svetta Palazzo Vertemate Franchi, eretto nella seconda metà del XVI secolo è un esempio di villa rinascimentale che racconta di come vivesse una famgilia nobile tra Cinque – Seicento. Da visitare! www.palazzovertemate.it
Sin dall’antichità questa zona era famosa per la lavorazione della pietra ollare, oggi di quell’attività fiorente è rimasto un atelier – laboratorio artigianale di Roberto Lucchinetti (www.pietraollare.com).
Vicino al laboratorio di pietra ollare, nel cuore di Prosto di Piuro, si può prevedere una tappa per assaggiare anche i biscottini di Prosto da una ricetta artigianale tramandata di generazione in generazione. https://www.biscottidiprosto.com/
Per assaggiare altre prelibatezze culinarie abbiamo fatto tappa per la cena al crotto Belvedere. I crotti sono anfratti naturali del monte, probabilmente generati da antichissime frane, tra gli spiragli dei massi esce costantemente un’aria fredda, il Sorèl, che mantiene all’interno una temperatura costante di 8 gradi, insomma un frigorifero di roccia oltre che uno spettacolo naturale!
Cosa vi consigliamo di mangiare? Non perdetevi assolutamente gli sciatt, i gnocchetti di Chiavenna e i pizzoccheri valtellinesi. www.crottobelvedere.com http://www.staypiuro.com/
In tutta la giornata la e-bike ci accompagnati, ma questo percorso per i più allenati non presenta nessuna difficoltà, solo qualche salita leggera tra le colline.
www.valchiavennabike.it, www.valchiavenna.com, www.viabregaglia.com
La nostra proposta.
Da Chiavenna a Domaso lungo la ciclabile. Si segue tutta la vallata fino a Lago di Como partendo da Chiavenna. Pedalata adatta a tutti. Partenza da piazza Pestalozzi nel cuore di Chiavenna, passando per lo stadio comunale e via lungo il bosco toccando i comuni di Mese, Gordona, Samolaco, lago di Mezzola. Poi si segue la vecchia statale 36 sulle rive del lago fino a Verceia, si percorre l’oasi di Pian di Spagna e poi la pista prosegue per Gera Lario e Domaso. L’anello ciclabile si chiude con il rientro a Chiavenna (possibile anche con il treno).
Leggete anche la parte 2 e la parte 3 del reportage e la ricetta dei gnocchetti.