Varese-Leicester in bici, per incontrare Ranieri

orobikeando

Vi proponiamo il diario di viaggio di due nostri lettori. Da Varese a Leicester in bicicletta,

per incontrare “Mister Ranieri” nell’estate 2016, quando l’allenatore aveva accolto la sfida di seguire la squadra inglese.

Sulla mappa 1.043,68 km e 1.367,40 di percorso stradale.

Questo il racconto.

Io (Massimo) ed Elena viviamo a Varese e siamo appassionati di calcio (io juventino, lei interista), nonché estimatori di Claudio Ranieri. Nel 2016, dopo che il mister era approdato in Premier League, avevamo iniziato a seguire la sua nuova avventura.
Vinta la Premier League ci venne in mente di festeggiare e come?

Andando a Leicester in bicicletta!

Non siamo nuovi a viaggi in bici su lunghe distanze (abbiamo fatto il cammino di Santiago sul percorso dei viandanti e diversi tour in Francia), per cui siamo riusciti ad organizzare il viaggio agevolmente.
Siamo partiti da Varese il 5 agosto, sotto una pioggia battente,

in mountain bike con un bagaglio di circa 14 chilogrammi a testa,

avevamo anche la tenda e tutto l’occorrente per pernottare in campeggio poiché in alcune punti del percorso non vi erano strutture facilmente raggiungibili , e ci siamo diretti in Svizzera attraversando Ponte Tresa. Oltrepassato il Monte Ceneri ci siamo fermati a Cresciano in un agriturismo dove abbiamo dormito su un letto di paglia.

(Cresciano è una frazione di 723 abitanti del comune svizzero di Riviera nel Canton Ticino. Paradiso dei boulder, ogni anno assiste al “pellegrinaggio” di migliaia di climber. n.d.r.)

da Varese a Leicester in bici attraverso la Svizzera
Rifugio Peù
Il secondo giorno abbiamo iniziato la salita che porta al Passo della Novena e poi pernottato a Bedretto.

(Bedretto è un comune svizzero di 108 abitanti del Canton Ticino, nel distretto di Leventina, parte della Valli. Vi segnaliamo il tour di frontiera sul Passo del Nufenen: impegnativo bike tour attraverso paesaggi di montagna aspri e selvaggi, passando per il Passo di Gries che conduce alla Val Formazza in Italia e rientro attraverso il Passo di San Giacomo. n.d.r.)

Bedretto

Bedretto

Related Post

 

Il terzo giorno, abbiamo valicato il passo per poi dormire a Filet.

Passando per Montreux e Losanna siamo arrivati nell’incantevole Vallée du Joux. Varcato il confine, attraversando il massiccio dello Jura, abbiamo fatto tappa a Digione,
per poi costeggiare – circa 227 km di pista ciclabile – tutto il Canale di Borgogna sino a Migennes.

(La Vallée de Joux è una valle dei Monti del Giura nel cantone svizzero di Vaud. La valle continua anche in Francia. Situata 48 km a nord di Ginevra e nord-ovest di Losanna, la sua altitudine media è di oltre 1.000 metri. n.d.r.)

Abbiamo proseguito fino a Chartres e da lì sino a Ouistreham attraversando Verneuil Sur Avre, Livarot e Ranville. Ci siamo imbarcati alla volta dell’Inghilterra non prima di aver visitato alcuni luoghi simbolo dello sbarco (Cimitero britannico di Ranville – Memoriale Pegasus Bridge – Sword Beach). Oltrepassata la Manica,  dopo non poche difficoltà per la guida a sinistra, siamo arrivati ad Oxford e da lì sino a Leicester.
(Bagnata dal fiume Soar, Leicester oltre alle sue attrattive di città medievale, ospita grandi parchi.

Il parco Bradgate ad esempio,

è l’unico parco medioevale di cervi rimasto racchiuso nelle Midlands orientali e contiene le rocce più antiche dell’Inghilterra. Il parco che offre una natura quasi intatta e alberi di quercia secolari,

può essere visitato a piedi e in bici.

Watermead Country Park è un’oasi verde, un paradiso per la fauna selvatica.

Il parco è ideale per gli amanti della natura, escursionisti e famiglie. Watermead è facilmente accessibile sia a piedi o in bicicletta. n.d.r.)

Il nostro desiderio, incontrare Claudio Ranieri, si è avverato quasi per caso. La sera prima di arrivare a Leicester, abbiamo contattato, via facebook, il preparatore atletico della squadra, varesino come noi, che colpito dalla nostra avventura, ci ha inviato al campo di allenamento per farci incontrare Claudio Ranieri.

Il viaggio – 1.500 chilometri in 21 giorni – è stato meraviglioso;

un’esperienza unica nonostante il gps abbia deciso di abbandonarci il quinto giorno facendoci ricorrere alle classiche cartine stradali, come si faceva un tempo.

Durante la nostra pedalata abbiamo avuto la possibilità di attraversare luoghi affascinanti che altrimenti in automobile avremmo potuto vedere di sfuggita o non vedere del tutto in quanto lontani dalle strade principali o dai circuiti turistici più frequentati.
Grazie alla bicicletta, abbiamo avuto la fortuna di incontrare persone che, incuriosite, ci chiedevano dove fossimo diretti con tutto quel carico, fermandosi a scambiare due parole nonostante le difficoltà di parlare lingue diverse e pronte ad offrirci aiuto, ospitalità, cibo ma anche ad’indicarci la strada più semplice, più sicura o più affascinante da percorrere.
Marzia Dal Piai: giornalista professionista con esperienza ventennale in diversi campi del giornalismo sportivo, enogastronomico e non solo.