Vivere a contatto con la natura, da Sassoferrato a Fabriano

Oggi cosa facciamo? Oggi impariamo a vivere le Marche con tante sfumature diverse, tutte naturali, tutte all’aria aperta, rispolverando la cultura, la cucina tradizionale, gli sport che si possono praticare. Valigia pronta quindi e destinazione Marche!

Le Marche

Luogo ideale per il turismo attivo, le Marche offrono una molteplicità di percorsi nuovi e sorprendenti da scoprire. Storia, arte, buona tavola, mescolati assieme producono una serie di itinerari inconsueti e affascinanti. Rocche e castelli, gole e grotte, sono alcuni dei possibili spunti da cui partire, ma soprattutto un Appennino come museo a cielo aperto fatto di testimonianze archeologiche come quelle di Sassoferrato (parco archeologico della città romana di Sentium). Nel mio caso l’avventura è iniziata proprio qui, a Sassoferrato dove si può soggiornare all’agriturismo Antico muro con affaccio proprio sul parco archeologico che noi abbiamo apprezzato e conosciuto con una suggestiva visita guidata in notturna. Lì dove si tenne l’epica battaglia delle Nazioni nel 295. www.sassoferratoturismo.it

 

Le grotte di Frasassi

Ogni volta che ci torno mi sembra di non esserci mai stata e lo stupore è quello di una bambina che vede il gioco desiderato, è impossibile rimanere indifferenti allo spettacolo che offre la natura in questo straordinario e inimmaginabile mondo sotterraneo. Stalattiti, stalagmiti, ma anche cunicoli che ti lasciano senza parole e ti lasci catturare dalla magia e dai misteri della natura. Sono tra i complessi ipogei più belli al mondo ed interessanti, oltre che di impatto naturalistico, il percorso aperto al pubblico è lungo 1,5 km. Si possono visitare in sicurezza. Assolutamente da non perdere! www.frassassi.com

Parco della Gola Rossa

Il Parco naturale della Gola Rossa e Frasassi offre una molteplicità quasi infinita di mulattiere da percorrere in bicicletta, ma anche a piedi e a cavallo. Per chi ama fare trekking e magari provare l’arrampicata (climbing) su roccia, da non perdere Santa Maria Infra Saxa con visita all’Eremo e al Tempio del Valadier. Del primo se ne hanno notizie fin dal 1029, la struttura è parzialmente scavata nella roccia. Il secondo a forma ottagonale, fu voluto da papa Leone XII. http://www.cmesinofrasassi.it/.

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Serra San Quirico

Conoscere il territorio con i suoi borghi è un’emozione, ancora più grande poi se sei accolto come se fossi a casa e qui il pernottamento da albergo diffuso è così (abbiamo soggiornato al B&B Fontecorona). Questi borghi oltre alle stradine caratteristiche e all’atmosfera da film, regalano anche gioie culturali (magari potete fare un passaggio al Polo museale) ma soprattutto non mancate di fermarvi un momento alla chiesa di Santa Lucia, gioiello del periodo barocco e rococò. Qui troverete tele di Pasqualino Rossi e Guido Reni, e fastosi affreschi nel soffitto, il tutto condito da un dorato tripudio di stucchi e decorazioni. Il borgo sorge sulle pendici del Monte Murano ed è caratterizzato da stradine lastricate di pietra arenaria e dalle copertelle, ovvero passaggi coperti di origine longobarda. E se volete un po’ di avventura “wild” provate il tramonto con barbecue sotto le stelle!

Fabriano

La conoscono in tutto il mondo come città della carta per antonomasia, con la sua piazza medievale, le abbazie. Nel Medioevo a Fabriano si sono sviluppate le prime botteghe artigiane in cui i maestri cartai locali hanno messo a punto nuove tecniche, la carta a mano e la filigrana rivivono nel museo dove si possono seguire anche laboratori, corsi e workshop. https://www.museodellacarta.com/

Un’idea bike lungo il Sentino

Tra le tante idee bike, vi proponiamo qui un itinerario lungo il Sentino tra Fabriano – Frasassi e Sassoferrato. Circa 55 chilometri a partire da Poggio S. Romualdo (nel comune di Fabriano). Le strade sono di fondovalle, particolarmente suggestive nel tratto della Gola di Frasassi. Le tappe: Poggio S. Romualdo – Precicchie – Castelletta (le strade del ciclista professionista Michele Scarponi tragicamente scomparso) – Frasassi – Genga – Sassoferrato – Colledellanoce – Cabernardi (da vedere il villaggio minerario di Cantarino, si può fare trekking sui sentieri dei minatori o visitare la storica miniera di zolfo) – Rotondo. www.minieracabernardi.it

Enogastronomia

Non possiamo non ricordare quanto di buono c’è da gustare. Dovete provare il calcione, riconosciuto come eccellenza, dal gusto agrodolce fatto con pecorino, limone e pasta frolla o la frittata con il mentrasco che è un’erba spontanea che esce ad aprile nei campi e con cipolla selvatica. Giusto per darvi qualche idea della varietà di cibi che potete provare vi citiamo il salame di Fabriano uno dei sei presidi Slow Food delle Marche, l’agnello di razza farianese, i funghi, il tartufo, la pizza di formaggio o pizza di Pasqua. Il tutto va condito con il verdicchio di Materica e magari nel dopo pranzo digerire un distillato di anice (usato anche per i dolci).

Marzia Dal Piai: giornalista professionista con esperienza ventennale in diversi campi del giornalismo sportivo, enogastronomico e non solo.