Imola in bicicletta, non solo motori e autodromo

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Lo sappiamo dici Imola e dici motori, ma questa volta le protagoniste saranno le due e non le quattro ruote. Perché il comprensorio di Imola e di Faenza che si sono unite insieme per proporre un pacchetto turistico omogeneo, propongono per la prossima estate sedici itinerari da percorrere a piedi o in bici. Esperienze tra natura e parchi attrezzati, rocche secolari e luoghi di cultura, agriturismi e aziende di vino e prodotti tipici.

Imola

Lungo la via Emilia, dove la valle appenninica del fiume Santerno sfocia nella Pianura Padana, in un territorio per la maggior parte pianeggiante, ma con una fascia collinare nella parte meridionale, qui si trova Imola. Da vedere la Rocca Sforzesca di origine duecentesca che ospita una collezione di armi antiche, di ceramiche medievali e rinascimentali. Da non perdere una passeggiata lungo i camminamenti dai quali si vede tutto il territorio circostante. La casa museo di Palazzo Tozzoni conserva arredi sette e ottocenteschi che raccontano la storia e la vita della famiglia aristocratica che vi abitò per cinque secoli. Il Museo di San Domenico nel chiostro dell’ex convento dei Santi Nicolò e Domenico, ospita invece le collezioni d’arte della città e il Museo naturalistico e archeologico “Giuseppe Scarabelli”. Non può mancare una visita all’autodromo Enzo e Dino Ferrari costruito nei primi anni ’50.

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Gli itinerari

Sono stati realizzati 8 itinerari da percorrere a piedi e 8 in bicicletta (da strada, mtb o anche e-bike, tutte noleggiabili direttamente in loco), di diverse tipologie, per soddisfare le esigenze dei più allenati, ma anche per famiglie con bambini. Tutto il territorio è ben attrezzato per accogliere i ciclisti: ristoranti ed agriturismi mettono a disposizione la possibilità di ricaricare le bici durante il pranzo. A Riolo Terme, nel Parco fluviale, è possibile anche lavaggio bici e doccia.

In bicicletta

  1. Iniziando dall’autodromo pedalando verso il parco ottocentesco delle Acque Minerali realizzato all’interno del circuito e al sito preistorico, il Monte Castellaccio, si può continuare verso il centro storico di Imola con la Cattedrale di San Cassiano e la Rocca Sforzesca, il Canale dei Molini. In totale 14 km con un dislivello di 80 m.
  2. Un percorso tra le colline con partenza da Imola che arriva al borgo medievale di Dozza, con le sue opere sui muri esterni delle case lasciati delle varie edizioni della Biennale del Muro Dipinto. La medievale Rocca Sforzesca, trasformata da Caterina Sforza in castello fortificato e adibito in seguito a residenza nobiliare, ospita nelle cantine l’Enoteca Regionale Emilia Romagna, vetrina dei vini regionali (circa un migliaio in esposizione) e dei prodotti tipici in vendita e degustazione. Lunghezza del percorso 19,8 km e dislivello 220 m.
  3. Da Dozza a Castel San Pietro Terme, un percorso collinare molto panoramico lungo la valle del fiume Sillaro. Nel centro storico il Cassero segna la nascita della città, nel 1199, modificato più volte nei secoli, ospita oggi il Teatro Comunale. Lunghezza 16,3 km, dislivello 400 m, tempo di percorrenza circa 3 ore.
  4. Alla scoperta della vallata del Santerno tra i calanchi ed il fiume, tra gli alberi da frutto e gli ulivi, un percorso nell’area del Parco della Vena del Gesso Romagnola. Dal centro del paese di Borgo Tossignano, lungo il percorso che segue il fiume, si sale ad ammirare la Riva di San Biagio, uno degli scorci più caratteristici della Vena del Gesso Romagnola. Lunghezza 15,7 km dislivello 290 m, tempo circa 2 ore.
  5. Faenza e le sue colline, un’escursione che unisce le suggestioni dell’arte e della storia e il paesaggio collinare decorato da vigneti e frutteti. Da vedere lungo il percorso: la Torre di Oriolo che ha una singolare pianta pentagonale. A Faenza, il Museo Internazionale delle Ceramiche con il racconto della storia della ceramica dall’Età Precolombiana ai giorni nostri e conserva pezzi, tra gli altri, di Fontana, Picasso, Chagall. A Faenza piazza del Popolo, il Museo dell’Età Neoclassica in Romagna Palazzo Milzetti, le botteghe degli artigiani ceramisti. Lunghezza del percorso 34 km, dislivello 400 m, tempo circa 3,30 ore.
  6. Il borgo medievale di Brisighella, uno dei “Borghi più belli d’Italia” e famoso per il suo olio extravergine DOP, e le sue colline che sovrastano la zona termale, per godersi la vista del borgo e dei suoi tre colli. Lunghezza 19 km, dislivello 260 m, tempo circa 2,30 ore.
  7. La Rocca di Riolo Terme, appartenuta a Caterina Sforza, con il Museo del Paesaggio dell’Appennino Faentino. La mura a sbalzo con la suggestiva veduta sulla valle del Senio. Lo Stabilimento Termale, del 1870, con eleganti padiglioni in stile Liberty immersi in un parco secolare dispone anche di una moderna Spa. Lunghezza 25 km, dislivello 430 m, tempo circa 3 ore.
  8. La Casa Museo Il Cardello, dove ha vissuto gran parte della sua vita lo scrittore faentino Alfredo Oriani, è un esempio di casa signorile romagnola dell’Otto/Novecento, perfettamente conservata e immersa in un bel parco. Alfredo Oriani è considerato il padre del cicloturismo: nel 1897 affrontò da solo un viaggio di un mese tra Romagna e Toscana, al termine del quale scrisse “La bicicletta”. Il Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni” è un orto botanico specializzato in piante officinali, dove ne vengono coltivate quasi 500 varietà. Da provare, nei ristoranti di Casola Valsenio, gli originali menù alle erbe aromatiche, ai fiori e ai frutti. Lunghezza 12,5 km, dislivello 450 m, tempo: circa 2.30 ore.

Tracce GPX

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A piedi

Oltre al percorso attorno all’autodromo, si può seguire a Casalfiumanese, il sentiero botanico Luca Ghini, per ammirare anche Villa Manusardi, la Chiesa Romanica di Riviera, con annesso convento, edificata nel XIV Secolo. Oppure Borgo Tossignano lungo fiume, per visitare anche il cinquecentesco Palazzo Baronale sede del centro visite “I Gessi e il Fiume”, del Parco della Vena del Gesso Romagnola. Un altro percorso va alla scoperta di boschi e castagneti nel borgo di Castel del Rio. Oppure da Villa Vezzano fino a Torre del Marino. E ancora la collina di Oriolo dei Fichi o il Sentiero dell’Olio a Brisighella, o il Sentiero degli Abissi nel Parco della Vena del Gesso Romagnola.
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Marzia Dal Piai: giornalista professionista con esperienza ventennale in diversi campi del giornalismo sportivo, enogastronomico e non solo.