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Halloween è una festa divertente che coinvolge grandi e piccini, per passarlo al meglio noi di Viagginbici vogliamo proporvi 5 itinerari in bici in Italia. Cosa fare dunque nella festa più “mostruosa” dell’anno? Abbiamo individuato qualche proposta tra le ciclovie che hanno partecipato all’edizione 2022 del nostro premio, l’Italian Green Road Award. Tra Calabria, Sicilia, Puglia, Molise e Campania, alla scoperta di luoghi inediti e angoli “misteriosi”.
Calabria – Ciclovia della Magna Grecia
L’intera ciclovia della Magna Grecia interessa non solo la Calabria per 817 km, ma la unisce anche a Basilicata e Sicilia per un totale di 1.298 km. La partenza è Metaponto (MT) e l’arrivo a Pozzallo (RG): lungo tutta la ciclabile sono presenti testimonianze di epoca greco – romana. Questo percorso è tra le 10 ciclabili del Sistema Nazionale delle ciclovie turistiche ed è la parte terminante di Eurovelo 7. Il nuovo tratto che vi proponiamo inizia dal porto di Reggio Calabria e si conclude nell’argine destro di Calopinace. Solo 3 chilometri, che però possono essere il punto di partenza per una visita alla città e ai dintorni. In questo tratto si trovano fontanelle d’acqua e anche un bici grill, ed è un’area interessata alla fruizione turistica e sportiva del litorale cittadino. Inoltre il lungomare di Reggio Calabria è famoso come “il più bel chilometro d’Italia” per via del fenomeno ottico della Fata Morgana per cui è possibile vedere le immagini ravvicinate della Sicilia riflesse sul mare. E’ in fase di avanzamento il prolungamento del tratto dall’aeroporto al centro città e fino a Villa San Giovanni.
Campania – La Via del grano
E’ l’antico regio cammino di Matera, un’antica via settecentesca che collegava le attuali province di Salerno e di Avellino con la Basilicata. Fu voluta nel 1789 da re Ferdinando IV di Borbone ed aveva la funzione non solo di congiungere i comuni dell’entroterra campano e lucano, ma anche di assicurare il trasporto del grano e delle altre derrate alimentari delle pianure della Puglia alla capitale del regno, Napoli. Il percorso ottocentesco risaliva la valle del fiume Sele fino a Ponte Temete, dove si divideva in due diramazioni. Nei primi del novecento questi percorsi vennero adattati al nascente trasporto su gomma, e negli anni venti, il ramo principale della “Via” divenne quello che parte dalla località epitaffio di Eboli e termina a Grottaminarda, oggi denominata “strada statale 91 della valle del Sele”. La diramazione che parte da ponte Temete, che era la principale, diventò di secondaria importanza, ed è oggi denominata “strada statale 381 del passo delle Crocelle e di valle Cupa”. Il percorso tocca Eboli – Grottaminarda – Foggia e poi torna a Eboli e Melfi. 200 km su asfalto con presenza di pochissime auto.
Puglia – La ciclopedonale dell’Ofanto
Si sviluppa lungo le due direttici parallele al Fiume Ofanto e al Torrente Locone (incluso il percorso circumlacuale della Diga Locone) e poi all’intera Valle media a bassa, includendo percorsi trasversali per connettere il Fiume ai centri abitati. Dai 90 km iniziali si è passati ai 300 con un 15% di pendenza media ed attraversa: Rocchetta S. Antono (FG), Candela (FG), Ascoli Satriano (FG), Cerignola (FG), Canosa di Puglia (BT), Barletta (ramo principale 1), Spinazzola (BT), Minervino Murge (BT) – variante Locone. Su asfalto, in modalità promiscua su viabilità a bassa percorrenza. Con partenza dalla stazione ferroviaria di Rocchetta per il ramo principale e a Spinazzola per la variante, termina alla foce del fiume Ofanto a Margherita di Savoia in provincia di Barletta. Il percorso passa per le maglie dei borghi rurali della bonifica, presidio per la protezione della natura e strumento di costruzione di una identità della Valle.
Sicilia – Rossana Maiorca
Ciclopista che costeggia il mare di Siracusa, un percorso segnato e percorribile in tutti i periodi dell’anno con qualsiasi tipo di bicicletta. Il percorso è lungo 7 chilometri, ma chi vuole continuare a pedalare può spostarsi in zona e allungare nelle vicinanze della città. E’ stato realizzato nel 2008 sul sedime della ex ferrovia (sostituito da uno strato compatto di terra battuta) che collegava Siracusa a Targia e poi intitolato alla campionessa di apnea. Lungo il percorso è stato realizzato il Parco delle sculture che arricchisce il patrimonio naturalistico e culturale presente sul promontorio famoso per le sue calette. Il tratto ferroviario da cui prende vita era stato inaugurato nel 1871 e dismesso nel 1998 e collegava la zona industriale di Targia con la città di Siracusa. Parte dal Monumento ai Caduti dedicato ai militari che hanno perso la vita nella Campagna d’Africa. E’ possibile lasciare il tracciato e utilizzare i sentieri laterali per visitare alcune delle baie sul litorale. Da visitare lungo il percorso: lo Scoglio dei Cappuccini, lo Scoglio Due Fratelli, le rovine della Stazione di Santa Panagia alla Tonnara di Santa Panagia, che sorge in una piccola ansa naturale dove i greci avevano costruito il porto del Troglio. Alle spalle della tonnara anche i resti delle mura dionigiane e una serie di cave di pietra risalenti al periodo greco.
Molise – Anello dei Sanniti
E’ una ciclabile per mountain bike su una pianura d’altura mediamente sui 530 metri slm. Ai piedi delle montagne del Matese e quando completamente conclusa, ripercorrerà una parte del Tratturo Pescasseroli – Candela. Una ciclabile ad anello per esplorare il fascino antico del Sannio, ricco di luoghi storici e attrazioni naturalistiche. La pianura si estende per 40 km ed è attraversata da antichi percorsi risalenti all’XI secolo, ci sono due oasi WWF raggiungibili in bici a Campochiaro e Guardiaregia e le due grotte, le più profonde d’Europa (Pozzo Neve e Cul di Bove), e il tratturo che attraversa la città romana e l’area archeologica di Altilia. E’ al centro di una rete di circa 140 percorsi per MTB in parte realizzata che una volta conclusa conterà oltre 4.000 km. Da Bojano e ritorno sono 111 chilometri prevalentemente su mulattiere, ma anche su asfalto, sterrato e in piccola parte sentiero. Bojano è raggiungibile in treno da Roma, Termoli, Isernia e Campobasso.