Il 9 novembre 1989 è una data storica per la caduta del muro che circondava Berlino Ovest, che aveva diviso in due la città per 28 anni, giorno in cui il governo tedesco-orientale riaprì le frontiere con la Repubblica Federale. Ebbene là dove c’era il muro ora c’è una ciclabile. E così le due ruote passano e viaggiano sopra la storia, quasi a sigillare la bicicletta come mezzo pacifico e che accomuna. Quale miglior modo per conoscere Berlino e noi vi abbiamo già dato degli spunti negli articoli del nostro sito, che iniziare da qui, su un percorso lungo oltre 160 km, pedalando nei luoghi sorvegliati dai soldati della Ddr. Si chiama Berliner Mauerweg, la Pista del Muro di Berlino, e si può pedalare tranquillamente, immersi in un viaggio urbano che volendo può durare quasi una settimana. La pista fu costruita tra il 2002 al 2006 ed è dotata di 40 stazioni collegate, da 14 tratte ognuna tra i 7 e i 21 km, dove i turisti possono fare un’immersione nella città reale e insieme in quella creata fittiziamente da Yalta. Si incontrano tratti di muro lasciati in piedi e centri di documentazione, memoria, musei, monumenti come il Muro che Affonda.
Il percorso più “storico”, di circa 115 km, è stato diviso, sul sito Berlin.de in cinque lingue e in tre macropercorsi. Il primo di questi è quello che più segue le zone “calde” della Guerra Fredda, Hermsdorf – Mitte – Schönefeld: 50 km percorribili da chiunque anche in giornata; tutti i punti d’attrazione sono georeferenziati e il viaggiatore ha bisogno solo di uno smartphone per sapere dove andare e cosa sta vedendo. Gli altri due percorsi sono di lunghezza simile, 45 km Schönefeld – Lichterfelde – Griebnitzsee e 65 km – Griebnitzsee – Spandau – Hermsdorf. E se di storia ne avete abbastanza si può proseguire tra parchi e spazi urbani che qui non mancano.