I 500 anni dalla nascita di Papa Sisto e l’itinerario sistino

Montalto delle Marche

Siamo ai confini del piceno, in un territorio di 30 chilometri tra la marca fermana e ascolana, dove è forte l’impronta data dalla presenza di Papa Sisto V, opere, gioielli preziosi e palazzi monumentali, tutto a dimostrare l’attaccamento del Pontefice per la sua terra d’origine. E oggi questa terra ricambia celebrando i 500 anni dalla nascita di quello che viene definito un “Papa tosto”, che fece completare la cupola di S. Pietro.

Reliquiario Sisto V

Papa Sisto V

Il Papa nacque il 13 dicembre 1521 a Grottammare da una famiglia di Montalto delle Marche e sarà celebrato con un ricco calendario di iniziative (https://www.sisto500.it). Eventi che aiuteranno il visitatore a ripercorrere, attraverso antichi manoscritti, preziose reliquie, suppellettili e gioielli, i gusti e le imprese di Felice Peretti, passato alla storia come Papa Sisto V. E’ stato inoltre proposto un itinerario da percorrere a piedi o in bici, attraverso luoghi in grado di trasmettere il carisma e la determinazione del “Pontefice visionario” che in cinque anni, dal 1585 al 1590, ha lasciato tracce indelebili nelle Marche così come nella Capitale.

Di umili origini, grazie all’interessamento di uno zio entra nel convento di S. Francesco delle Fratte a Montalto delle Marche, dove a 12 anni diviene novizio. Nel 1535 entra a far parte dell’ordine francescano col nome di fra’ Felice e si dedica alla filosofia e alla teologia. Dopo aver contribuito alla preparazione del Concilio di Trento, diviene Inquisitore di Venezia. Consacrato vescovo nel 1567, diventa Cardinale nel 1570 e Papa nel 1585. Muore di malaria il 27 agosto 1590 nel palazzo del Quirinale, le sue spoglie riposano nella cappella che aveva fatto costruire nella Basilica di S. Maria Maggiore a Roma.
Grazie al suo talento, al carisma, alla fermezza e alla grande vocazione riesce a contrassegnare il suo Pontificato con azioni complesse e radicali. Completa la Cupola di S. Pietro, demolisce e fa ricostruire il Palazzo Laterano e, per unire simbolicamente i quattro angoli di Roma, fa erigere altrettanti obelischi: in piazza S. Pietro, in piazza dell’Esquilino, in piazza S. Giovanni in Laterano e in piazza del Popolo.

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Grottammare

Itinerario sistino

Per chi ama la bici si può andare alla “ricerca” delle tracce lasciate dal Papa in un cammino tra arte, fede e ingegno tra borghi, paesaggi collinari e cittadine di mare. Si inizia da Grottammare, località turistica sulla Riviera delle Palme, Bandiera Blu d’Europa e tra i Borghi più Belli d’Italia, dove svetta la Chiesa di S. Lucia (chiusa poiché danneggiata dal terremoto, ma che sarà presto restaurata), eretta su progetto dell’architetto Domenico Fontana nelle vicinanze della casa natale di Sisto V. Ospita un organo barocco del 1752 opera dell’artigiano Francesco Fedeli della Rocchetta di Camerino. Poco lontano la Chiesa di S. Giovanni Battista, dove il Papa fu battezzato, include una sede dei Musei sistini che custodisce, tra le altre opere, due tavole di Vittore Crivelli e una pala di Vincenzo Pagani, oltre a un ritratto di Sisto V. Nella collezione anche il calice per le celebrazioni liturgiche che il Papa lasciò in eredità alla città ed il Cristo del XIII secolo proveniente dal convento di S. Francesco alle Fratte, dove prese i voti. Splendido il loggiato panoramico vicino al settecentesco Teatro dell’Arancio, sulla cui facciata spicca la statua di Papa Sisto V realizzata da Stefano Interlenghi, merita un passaggio in bici la ciclopedonale sul litorale di palme, aranci e oleandri, fino al viale Marino. Attraverso pavimentazioni in marmo di Carrara e colorate ville liberty degli inizi del Novecento, si finisce sulla spiaggia in piazza Kursaal, interamente in travertino e adornata da palme e pini secolari.
Attraversando lunghi crinali coltivati a vite si raggiunge Montalto delle Marche: arrivati in paese si è accolti da piazza Sisto V, dove s’affacciano la Cattedrale di S. Maria Assunta e il Palazzo della Eccellentissima Camilla, divenuto poi Seminario. Con una breve passeggiata si raggiunge l’antico incasato in cui si possono idealmente collocare i locali della zecca sistina, istituita a Montalto proprio per volere di Sisto V. Costeggiando Palazzo Paradisi si arriva poi alla dimora dove visse Felice Peretti e all’imponente Palazzo del Governatore, un tempo sede amministrativa del Presidato, un territorio di 17 città. Ma l’eredità artistica di maggior pregio è il Reliquiario, capolavoro d’arte orafa parigina dal valore inestimabile. In genere conservato al Museo Sistino Vescovile (chiuso per lavori) è esposto insieme alla Pianeta papale e ad altre importanti opere a Palazzo Paradisi in occasione della mostra Mostra ‘Sisto V – Il Papa Visionario’. Nel cuore della Valdaso infine, straordinariamente intatto è il Mulino di Sisto V, raro esempio di macinatoio fortificato. Attivo già dal 1320, prende il nome dalla cessione fatta dai Priori nel 1567 al futuro Papa Sisto V e alla sorella Camilla, beneficiari delle rendite per cinque anni a scomputo della somma prestata alla comunità.

Montalto delle Marche

Il filo rosso che collega i luoghi sistini conduce così a Fermo, città dalle antiche effigi augustee, dove a sovrastare le spettacolari Cisterne romane si erge il Palazzo dei Priori, su cui svetta la grande statua bronzea di Papa Sisto V, vescovo di Fermo dal 1571 al 1585. Nel vicino archivio di stato si conserva ancora la ‘Bolla Sistina’ con cui, a soli cinque mesi dall’elezione a Papa, concedette il ripristino dell’università. Dopo un tuffo nell’arte ai Musei Civici, con il capolavoro della Natività del Rubens e la scenografica Sala del Mappamondo. Nel piazzale del Girfalco l’imponente cattedrale neogotica di S. Maria Assunta dallo stupefacente portale con arco a tutto sesto che racchiude un sarcofago paleocristiano del III-IV secolo e il Museo Diocesano, dove ammirare il Pastorale di Sisto V in guscio di tartaruga e madreperla.

La collezione degli argenti donati da Sisto V si trova al Museo di Arte Sacra di S. Benedetto del Tronto, in cui troverete anche 15 km di piste ciclabili ombreggiati da 8 mila palme, con giardini, fontane, zone relax e giochi per bambini. Si può pedalare fino alla Riserva Naturale Sentina e fare birdwatching tra lagune di acqua salata e sabbia avvistando il Martin Pescatore, la Gru e il Falco di Palude, e poi visitare il Museo del Mare, tra anfore, vascelli e conchiglie.
Proseguendo il cammino c’è l’esposizione “I doni di Sisto V alle terre del Piceno” che attraversa le sedi dei Musei sistini (www.museisistini.it), tutte in provincia di Ascoli Piceno: Castignano, Force, Montemonaco, Rotella, S. Benedetto del Tronto, Monteprandone, Comunanza, Grottammare, Montalto delle Marche e Ripatransone.

redazione viagginbici: