L’isola d’Elba è una delle tante perle che impreziosiscono il Mediterraneo, con le sue piccole gemme fatte di rigogliosi boschi, pittoreschi borghi, scogliere a strapiombo nel mare cristallino, intime calette e sterminate spiagge.
Sembra banale, ma recarsi sull’isola d’Elba e pensare di non fare tappa al mare suona un po’ come eresia. Eppure, non sempre questo è possibile.
Esistono tanti periodi dell’anno in cui scoprire l’isola nelle sue vesti più autentiche, lontana dai ritmi frenetici del turismo di massa e fatta solo di contatto con la natura.
Questo, però, non vuol dire tagliare fuori il mare dal proprio itinerario, anzi. Semplicemente può valere la pena girare l’isola e vivere ogni sua bellezza in maniera diversa, meno turistica e più con l’ottica del viaggio e della scoperta.
Seppure sia la terza isola più vasta d’Italia, l’isola d’Elba è comunque percorribile anche con mezzi a due ruote, motorizzati o meno.
Perché allora non mettere in programma un tour dell’isola in bici? Certo richiede un certo allenamento e una passione per le due ruote che non tutti possono condividere. Ma gli amanti dello sport, delle lunghe passeggiate sui sentieri sterrati dell’entroterra e giù per le scogliere, senz’altro potrebbero apprezzare un itinerario da una costa all’altra, lungo tutta l’isola.
D’altra parte, la bici è probabilmente il mezzo più comodo per spostarsi sull’isola. Basterà imbarcarsi su uno dei tanti traghetti che collegano Piombino ai suoi porti e partire.
Basta cercare informazioni sulle diverse tratte e aggiornarsi sui prezzi e orari 2024 della nave per Portoferraio, Rio Marina o Cavo, i tre porti dive attaccano normalmente i traghetti.
Cosa sapere prima di partire in bici verso l’Elba
Gli appassionati di viaggi in bici già lo sanno, non si può e lasciare tutto all’improvvisazione. Affrontare un viaggio sulle due ruote può essere pesante e impegnativo, ma gratificante al tempo stesso, se si ha la giusta attrezzatura a seguito e si seguono tutte le regole per spostarsi in maniera sicura.
Questo, nella pratica, vuol dire prima di tutto dare una revisione alla propria bici, assicurarsi che il veicolo principale sia a posto e allestire un piccolo kit di pronta riparazione da portarsi dietro.
In secondo luogo, è necessario indossare l‘abbigliamento giusto, in base alla stagione, il caschetto e tutte le protezioni necessarie, tenendo conto anche delle difficoltà del percorso.
Non bisogna poi dimenticare di portare con sé qualche scorta di cibo e un po’ di acqua ed essere prudenti; quando si viaggia sulle due ruote la prudenza non è mai troppa, bisogna tenere gli occhi aperti sui sentieri, perché spesso sono anche percorsi da trekking e solcati quindi da pedoni. Cosa più importante, infine, è bene tracciare prima il percorso, quali zone visitare, informarsi sullo stato delle strade ed essere obiettivi “autovalutatori” del proprio grado di allenamento e sopportazione dello sforzo.
Tour dell’isola in bici
Girare tutta l’isola d’Elba in bici non è un’utopia. Il percorso, in totale, è lungo 140 chilometri. Non pochi, certo, ma neanche tantissimi. Con un buon allenamento e una bici leggera a seguito, si può fare un’esperienza davvero suggestiva, attraversando tutte le strade che circumnavigano l’isola e permettono al viaggiatore di toccare destinazioni come Rio Marina, Porto Azzurro, Marciana e salire su per i Monti di Capanne e Volterraio, ammirando tutta l’isola e il mare circostante. Borghi intervallati a coste e splendidi scorci sul mare; a questo si va incontro tracciando tutto il percorso in bici, in un itinerario che può essere percorso in più giorni, se si è poco allenati e si vuole gustare ogni destinazione a fondo, o anche solo in 5 ore o poco più, per i provetti ciclisti che desiderano dare una bella stiracchiata alla propria due ruote e ai propri polpacci.