Tour Valle del Rodano in Svizzera: da Oberwald a Briga (prima tappa)

SWISS CITIES. Switzerland is yours. Brig (680 m) in the Valais is the gateway to the South. Panoramic view of the Glishorn (2525 m) on the right and the Simplon region in the background. Ihre Schweiz. Brig (680 m) im Wallis ist das Tor zum Sueden. Panoramasicht mit dem Glishorn (2525 m) rechts und dem Simplongebiet im Hintergrund. A vous la Suisse. Brigue (680 m) en Valais est la porte du Midi. Vue panoramique avec le Glishorn (2525 m) a droite et la region du Simplon au fond. Copyright by Brig Tourismus By-line: swiss-image.ch

Vorreste – voi e le vostre famiglie – attraversare in bici la Valle del Rodano seguendo la mitica  Rhode Route scoprire villaggi straordinari, profumi e degustare i vini della regione, visitare mostre d’arte internazionali (ricordate la magia della “Notte stellata sul Rodano” di Van Gogh?), fotografare una intera collezione di auto inizio secolo e poi magari tornarvene a casa con un bel cucciolo di San Bernardo?

Giuro che è tutto possibile. E in meno di una settimana: io l’ho fatto in quattro giorni (il cucciolo non l’ho preso, il cane già c’è l’ho …) Ma tutto il resto, sì: 200 chilometri – metro più’, metro meno – partendo da Oberwald, il luogo magico a 1.400 metri d’altezza, ai piedi del ghiacciaio da cui ha origine il Rodano.

E dove si arriva con un trenino incantato che sembra quello delle favole e quando scendi quasi ti dispiace. Ma poi inforchi la bici e ci ripensi. E pazienza se piove: giubbino e via. Il tour nella Valle del Rodano è cominciato. E siccome è una vacanza e vale la pena prendersela comoda e dedicare qualche attenzione anche alla ristorazione locale, prima di iniziare a scendere lungo la Valle di Goms, decidiamo di concederci un pranzetto.

Oltre al sottoscritto c’è’ Eugenio, il nostro simpaticissimo comandante poliglotta, Stefano, fotografo raffinato e curioso, un tutt’uno con la bicicletta, poi c’è’ Albano, profondissimo conoscitore – anche per ragioni professionali – della zona (con lui sicuro che non ti perdi …) e Maurizio, pedalatore instancabile e piacevolissimo conversatore. Unanimità’ sul menù : ravioli al pomodoro che prima di assaggiarli fai l’italiano spiritoso e poi, quando li assaggi, scopri che sono buoni per davvero. Un messaggio con foto a Francesca e Laura di Svizzera Turismo e agli amici di “viagginbici” e via, sotto la pioggia.

Per arrivare a Brig, capoluogo dell’Alto Vallese, 700 metri di altezza, sono una cinquantina di chilometri. Tutti in discesa – diresti tu che non ha fatto i conti con le diaboliche deviazioni di Albano e di Stefano: fatichi qualcosina in più, certo, ma il risultato è straordinario: ecco dietro l’angolo il villaggio che non ti aspetti, ecco la casa magica mimetizzata nel verde, ecco la fontana con l’acqua ghiacciata che quasi spacca i denti. Scendere con le MTB dalle ruote larghe e le sospensioni morbide è un piacere, soprattutto adesso che è uscito il sole.

 

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Tre ore e mezzo in tutto – soste comprese –  per arrivare a Brig, la città’ che apre le cime alpine del Passo del Sempione, un posto davvero unico, dal 2001 patrimonio naturale dell’Unesco, nodo di comunicazioni e punto di partenza per escursioni. Un aperitivo a Brig c’è lo siamo guadagnato? Certo che ce lo siamo guadagnato! E siccome qui siamo in terra di vini (più di quaranta i vitigni autoctoni della valle considerata un po’ come “la cantina della Svizzera”), cominciamo con un “Petite Arvine” che sa di frutta e di bosco; di montagna e di sole. A cena però vince il rosso. Anche perché al centro della tavola è stato posto un monumentale tagliere con prosciutto, lardo, salami, formaggi e varie altre squisitezze …

Segue …

Per tutte le informazioni: www.svizzera.it

Reportage di Giancarlo Feliziani

redazione viagginbici: