L’Eroica è anche donna! Sui pedali e dietro alle quinte…..

Più Eroica che mai l’edizione 2015! I 6000 che quest’anno da 66 Paesi del Mondo hanno pedalato lungo i percorsi eroici sono stati messi a dura prova da una pioggia potente che ha aggiunto brividi e fango all’impresa. Tra di loro 500 donne che non hanno rinunciato a godere del piacere di pedalare con le bici di un tempo e che, seppur da strizzare, hanno regalato sorrisi e diffuso buonumore in gran quantità.

Tra di loro l’ESORDIENTE Mariateresa Montaruli, donna affascinante e penna elegante di Io Donna per cui cura “Il Lato bici”. Vestita anni ’70 con un grazioso cappellino rosa, inforca il suo cimelio color lime trovato per caso vicino ad una ringhiera di casa da riverniciare: ”In quel momento ho capito che quella vecchia bici, che sarebbe finita nella discarica, sarebbe diventato il mio passaporto per l’Eroica”. La bicicletta è il suo unico mezzo di trasporto, in città e fuori, è freschezza, contatto con il vento, è godere di tutto quello che scorre e cambia vicino compreso il colore delle foglie, ma soprattutto gratitudine verso la vita che le consente di poter pedalare con le sue gambe. Con il suo primo dorsale n° 1569 ha un solo desiderio arrivare al Traguardo, la fatica la mette in conto, così lo sterrato e il dislivello che da donna di pianura non sono il suo pane…..obiettivo raggiunto!

 

Poi c’è la CAMPIONESSA Alessandra Cappellotto donna di granito, con un cuore friabilissimo, campionessa del mondo nel 97. Sembra un controsenso vedere colei che ha sempre fatto del tempo la sua “ossessione”, pedalare tra gli eroici che tra una salita ardita e una discesa disperata si fermano a gustare una eccezionale ribollita condita con dell’ottimo Chianti. Invece non è così. E’ stata invitata per la prima volta lo scorso anno e per lei è stata una folgorazione: “Mi sono innamorata. Ho conosciuto tutti e lo spirito e il calore che ritrovo qui, anche quest’anno, sono unici. Per me venire all’Eroica è meglio che stare un mese alle Maldive. Non c’è lo stress del tempo, vai in bici perché semplicemente ti diverte farlo ed è quello che ho sempre pensato tutta la vita”. Il più bel giorno dopo la vittoria ai mondiali è infatti un allenamento sul Pasubio, sopra Schio, nel vicentino: perché fondamentalmente a lei piace andare in bici con chi ama la bici perchè questo rende tutti uguali, e annulla le differenze.

 

Nel quartier generale, le Cantine Ricasoli, dove freneticamente e con precisione chirurgica si organizza e pianifica l’Eroica in ogni dettaglio, c’è un sorriso che tranquillizza e infonde serentià: è quello di Angela Towey che cura l’ UFFICIO STAMPA internazionale. Irlandese di nascita e romana per amore non è mai riuscita a montare in bicicletta a Gaiole in Chianti nonostante per lei sia la quinta edizione: “A casa ho moltissime biciclette ma qui sono impegnata a dare informazioni ai giornalisti della stampa straniera. Anche se non pedalo riesco comunque a fare il pieno di energia positiva che qui viene generata in gran quantità”. In questa edizione erano infatti  30 i giornalisti provenienti da Stati Uniti, Cina, Germania, Francia, Inghilterra…etc.

 

L’Eroica è famosa anche per i suoi ristori che sono la prova provata dell’unicità dello spirito eroico. A gestirli sono tutte donne. Per giorni pazientemente in tante preparano quello che rappresenta il momento clou dell’evento. Nei ristori gli eroici tirano il fiato, si scambiano battute simpatiche, confrontano le gambe infangate, assaporano la Toscana e tutto quello che di buono offre. La donne con i loro sorrisi, il loro garbo, e la grande disponibilità fanno dimenticare loro per qualche minuto la fatica. Gli “Eroici” della 209 km e della 135km quelli che bisogna alzarsi alle 4.30 per vederli partire…e bisogna attendere il tramonto per vederli tornare, vengono accolti all’ormai mitico RISTORO DI ASCIANO.

Lì ad attenderli con il suo paiolo che ha fatto oramai il giro del mondo in foto, c’è lei Tiziana Nesi, parrucchiera: “Sono la capogruppo del ristoro e preparo personalmente la ribollita alla vecchia maniera con il paiolo sulle braci. E’ un piacere leggere in faccia la soddisfazione di questi ciclisti che quando arrivano, molto provati dalla stanchezza, non vedono l’ora di scaldare lo stomaco assaggiandola per poi ripartire”.

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La novità di questa edizione è stata Dievole(foto precedente e di copertina). Lungo il percorso breve(46km), incastonata in paesaggio fiabesco una fattoria con tutte donne in elegante stile contadino ad attendere ciclisti affamati e infangati con brelibatezze toscane.

foto di guido rubino
foto di guido rubino
foto di guido rubino

Non solo campionesse, cicliste professioniste o fanatiche della bici popolano l’Eroica, anzi direi che è la normalità che imperversa. Così tra le 500 donne che partecipano c’è anche un’avvocatessa di Pontedera Valentina De Giorgi. Forme arrotondate e viso aperto da cinque anni fa da “Cicerone” alle donne che decidono di misurarsi nel percorso da 76 km: “E’ nato tutto quasi per scommessa con mio marito. Ho una bici degli anni ’70 e una maglia della squadra Zapier di Pontedera. L’Eroica è una sfida spensierata in cui l’importante è farcela, è una corsa in cui si cammina in salita e si frena in discesa. E’ il quinto anno che la faccio e sono sicura che anche quest’anno mi commuoverò come sempre facendo l’ultimo tratto che dal castello di Vertine porta a Gaiole”.

 

Poiché l’Eroica parla tutte le lingue del mondo quest’anno ospita anche una coppia di ragazzi taiwanesi che partiti dal loro Paese a Marzo hanno già sulle gambe 16.000 km. Lei si chiama An MIn Hua: “Siamo giovani e abbiamo deciso di visitare l’Europa in bicicletta. Siamo così partiti dal Taiwan alla volta di Amsterdam con le nostre bici vintage e abbiamo già visto gran parte dell’Europa. L’Eroica è famosa in tutto il mondo e così non potevamo perderla”. Per vivere questa esperienza in bicicletta An e Tsai Hsi Chun il suo fidanzato, hanno lasciato il lavoro di ingegnere e commessa. Questo però non sembra preoccuparli ci penseranno il prossimo anno al loro rientro, intanto l’eccitazione per provare a percorrere i 135 km dell’Eroica è grande!

L’inviata Ludovica Casellati

 

 

Ludovica Casellati: Giornalista, esperta di comunicazione e appassionata di cicloturismo. Editore di Viagginbici.com