L’Eroica? Un giorno di straordinaria e piacevole follia
Prendete le colline del Chianti, selezionate le strade bianche e i luoghi più pittoreschi e suggestivi della Val D’Arbia, Val d’Orcia. Poi disegnate un otto sulla cartina unendo tutti quei paesini che al mondo non hanno eguali, fino ad ottenere un percorso di circa 209 chilometri, fatto di sali e scendi, di scorci da togliere il fiato e di borghi medioevali che tutto il mondo ci invidia.
A questo punto mettete assieme personaggi del calibro di Giancarlo Brocci e Claudio Marinangeli, toscani doc.
Fate arrivare da tutto il mondo Isole Cayman comprese 5600 persone con una bicicletta d’epoca che sanno di dover pedalare per un numero di ore imprecisato. Shakerate tutto bene: ne nascerà un giorno di straordianria e piacevole follia!
LA MIA PRIMA VOLTA
Il fuso orario a Gaiole non esiste, ognuno ha il suo.
Nei giorni che precedono la manifestazione noterete persone con barbe e baffi d’altri tempi, con vestiti tirati fuori dalle cassapanche che sanno ancora di naftalina o canfora e che hanno i colori e i sapori di una volta. Chi vuole mettersi al passo con loro può tentare di farlo servendosi di qualche barbiere che ha allestito all’uopo una tenda nel mercatino o acquistando maglie messe in vendita nelle Ex Cantine Ricasoli.
Le notti si trascorrono nei tanti agriturismo che la Toscana offre fino ad esaurimento posti….poi c’è la roulotte o la fredda e temprante tenda.
Arriva il giorno tanto atteso e lo spettacolo inizia alle 4.30 del mattino quando la piccola e graziosa piazza Ricasoli di Gaiole in Chianti comincia a popolarsi di migliaia di biciclette e di altrettanti ciclisti, freschi(molto freschi) pronti alla grande sfida con se stessi.
Così ha immaginato l’Eroica il suo ideatore, Giancarlo Brocci nel 1997, un grande sognatore appassionato di ciclismo, che l’ha portata ad essere la grande manifestazione che è oggi.
Chi partecipa condivide lo spirito con cui il Brocci l’ha pensata: la rievocazione del vecchio e recuperato spirito dell’andare in bicicletta fine a se stesso, del piacere di pedalare per gustarsi ciò che ci circonda, di fare fatica per guadagnare senza trucchi la fine di una salita.
E’ la sana follia di 5600 persone che vengono da tutto il mondo per condividere un’esperienza che ha delle connotazioni di unicità dovute alla mantenuta genuinità.
Una straordinaria follia condivisa da 115 testate giornalistiche: dal New York Times, all’Indipendent, al Frankfurter Allgemiene Zeitung, ….fino a Viagginbici.com! La pazzia condivisa sta nel fatto che sono pochi i giornalisti non in sella alle bici, che fotografano e rubano attimi, sensazioni e emozioni.
Ma lo sapete che i ciclisti si fermano a chiacchierare lungo il percorso, mangiano ogni ben di Dio e bevono dell’ottimo vino? Ma dove accade tutto questo? Cosa vuol dire? Perchè succede?
Tutte domande la cui risposta è custodita lì, nelle gambe, nello spirito, nella testa, nel cuore dei ciclisti che edizione dopo edizione fanno rivivere per un giorno l’oramai perduto gusto sano e vero di andare in bicicletta!
Ludovica Casellati
Video realizzato con la gopro