E tu di che bici sei: muscolare o elettrica?

piste ciclabili

E’ diventato un po’ un tormentone, ma tu viaggi con la bici muscolare o la e-bike? Una sorta di sfida che battaglia non è perché entrambe hanno lati positivi e ognuno deve scegliere ciò che è meglio per il proprio fisico, le proprie condizioni atletiche e il percorso che deve affrontare.

bici varie – ph mdp

Ma con le e-bike si fa fatica?

Quante volete me l’hanno chiesto … Ebbene sì, per far andare avanti la e-bike si deve pedalare, non è un motorino o una moto, quindi pedalare con le e-bike porta benefici fisici e di salute perché si fa movimento. Anzi è un modo per avvicinare a fare un po’ di moto chi magari non ne fa, perché alleggerisce la fatica e si macina più strada. Tanto è vero che alcuni sostengono che chi usa la bici elettrica pedala in genere di più e uno studio dell’Università di Zurigo lo andrebbe a confermare. Esaminando le abitudini di più di 10.000 adulti di 7 città europee, è stato analizzato che i possessori di e-bike fanno più esercizio fisico al giorno rispetto a chi utilizza una bici classica, i primi tendono a pedalare per più ore a settimana, non solo per andare a lavorare, ma anche per recarsi in tutti quei luoghi che prima avrebbero potuto raggiungere solo in auto o con i mezzi pubblici. I secondi, invece, circoscrivono l’utilizzo della bicicletta a tratte più brevi, pedalando per un numero di chilometri minore.

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E quindi per favore non soffermiamoci a discutere se bici elettrica o muscolare, basta che sia sempre bici!

bici varie – ph mdp

Salute e sostenibilità

Questi due concetti li applichiamo ad entrambe le tipologie di due ruote amiche di uno stile di vita sano e dell’ambiente. Che sia o no a pedalata assistita, la bicicletta è l’alternativa più ecologica per spostarsi e che permette di muoversi più agilmente in città, e anche più affidabile del mezzo pubblico. Rimane sempre però in agguato il timore furti che molto spesso disincentivano la mobilità su due ruote, così come la sicurezza e la mancanza di percorsi dedicati.
Ritornando alla e-bike, per funzionare come vi abbiamo già spiegato altrove, ha bisogno dell’energia muscolare delle gambe, non inquina dunque, non si usa il carburante; pedalando si deve comunque aver in mente che non si può superare il limite dei 25km/h e dopo la spesa iniziale non c’è bisogno di fare il bollo né l’assicurazione (anche se è consigliabile avere una polizza personale con tutela legale). Le spese legate alla bike riguardano la ricarica della batteria (che dura di solito giornalmente tra i 100 e 130 chilometri) e la periodica manutenzione.
Per ridurre anche i costi iniziali si può pensare ad acquistare una e-bike di seconda mano prestando attenzione innanzitutto all’uso che se ne vuole fare: ci serve per gli spostamenti in città o per le nostre vacanze in montagna? Nel primo caso si può pensare ad una e-city o ad una elettrica pieghevole, nel secondo caso meglio invece cercare una e-mtb o le e-trekking. Secondo passaggio da cui non si può prescindere è la taglia e terzo verificare la componetene meccanica (guardate che siano in buono stato cavi e guaine dei freni e del cambio, ii cuscinetti dello sterzo, che gli steli delle forcelle non siano sporchi di olio e non ci siano perdite, che il telaio non abbia avuto problemi o incidenti …). E poi date un’occhiata alle parti elettroniche di motore batteria, display e comandi sensori. E se non siete pratici di queste cose affidatevi ad una ciclofficina di fiducia per fare controllo prima dell’acquisto.
Chiudiamo con qualche indicazione sulle norme per viaggiare in strada. Per guidare una e-bike bisogna avere 14 anni (al di sotto su terreni privati e con il caschetto), è consentito montare un seggiolino per bambini (fino agli 8 anni) e utilizzare un carrello posteriore (se inferiore al metro e mezzo di lunghezza, di peso inferiore ai 50 kg e dotato di luci posteriori rosse); è vietato trainare veicoli o farsi trascinare; e poi ovviamente valgono le regole del codice della strada che devono essere rispettate anche da chi, come nel caso della e-bike, non deve possedere la patente.

Marzia Dal Piai: giornalista professionista con esperienza ventennale in diversi campi del giornalismo sportivo, enogastronomico e non solo.