Il caldo? Fa soffrire anche le e-bike

Se pedalare su una “muscolare” con il caldo torrido può essere complesso, anche con le e-bike le cose possono complicarsi parecchio.

In questo caso ci riferiamo non tanto al disagio per l’utilizzatore, quanto piuttosto al mezzo tecnico, in particolare all’unità motore, alla batteria, ma anche al display di comando.

Batteria: la più delicata

È prima di tutto la batteria a soffrire le alte temperature.

La batteria soffre sia gli estremi in senso positivo che negativo. In quest’ultimo caso le temperature molto rigide (sotto lo zero) diminuiscono le capacità della batteria, ma allo stesso modo temperature molto elevate possono creare problemi nella stabilità delle celle.

È esattamente per questo che i principali produttori di batterie prevedono dei sistemi di protezione all’interno delle celle, studiati appositamente per prevenire eventuali danni.

L’esposizione diretta ai raggi solari fa male. Lo stoccaggio ideale di una batteria dovrebbe essere attorno ai venti gradi, o in genere mai oltre i trenta. Una cantina o in genere un luogo riparato, rimane il posto ideale per ricoverare una e-bike in estate.

Bisogna considerare, inoltre, che il semplice utilizzo della batteria genera calore, perché lo stesso passaggio della corrente da una cella all’altra produce calore; assieme a questo, tanto più chiediamo livello di assistenza, tanto più la produzione di calore aumenta.

Questo significa che in condizioni di alta temperatura, peggio se assieme ad una richiesta elevata di assistenza e di esposizione diretta ai raggi solari, di raggiunge una situazione potenzialmente in grado di inibire il funzionamento della batteria.

È esattamente per questo che alcune batterie sono progettate per inibire il funzionamento una volta raggiunte temperature molto elevate, esattamente come accade agli smartphone, che vanno in blocco se esposti direttamente e a lungo al sole.

A prescindere dai blocchi automatici, comunque, l’impiego in condizioni di alta temperatura riduce la vita utile dalla batteria anche più di quel che potrebbe fare l’adozione di modalità errata di cicli di ricarica.

I rischi per il motore

Altrettante accortezze richiede il motore: diversamente dal corpo umano, che va assolutamente raffreddato con l’acqua, il motore (generalmente di tipo brushless) di una e-bike non va assolutamente raffreddato con l’esposizione diretta all’acqua, né con un getto diretto o ancora peggio con l’immersione totale in una vasca o in un torrente.

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L’esposizione continuata all’acqua rischia infatti di minare l’impermeabilità delle guarnizioni e delle tenute stagne dei gusci metallici in cui è alloggiato il motore.

Il rischio è ancora maggiore quando siamo in presenza di e-bike con motore nel mozzo, dove la resistenza all’acqua è ancora minore rispetto a quelle con motore centrale.

Questo, ovviamente, vale sia in estate con il caldo torrido, che in genere in inverno, quando ad esempio la e-bike la si deve lavare.

E-bike e caldo. Otto consigli in pillole

1. Proteggere la batteria dall’esposizione prolungata alla luce del sole e al calore

2. Conservare la batteria a una temperatura inferiore a 30° C (preferibilmente tra 0 e 20°C)

3. Se possibile, parcheggiare la e-bike all’ombra

4. Qualora non si intenda usare la bici per un certo tempo, conservare la batteria all’ombra o coprirla in modo adeguato

5. Trasportare la e-bike in auto solo dopo aver rimosso la batteria

6. Conservare la batteria all’ombra anche se la si trasporta in auto

7. Caricare la batteria della e-bike solo in luoghi freschi e ombreggiati

8. Evitare l’esposizione diretta al sole del display dell’unità di controllo, perché potrebbe subire danni.

Maurizio Coccia: Ex agonista, prima della mountain bike, poi della bicicletta da corsa, tuttora pedalatore incallito, soprattutto su asfalto. Ha scritto per oltre quindici anni sulle storiche riviste “La Bicicletta” e “ Bici da Montagna". Si occupa di informazione su riviste specializzate di biciclette e portali on-line, soprattutto di tecnica e di nuovi prodotti.