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Il 13 febbraio sarà Martedì grasso, ultimo giorno del Carnevale 2024. Di origini antichissime, il Carnevale rimane anche ai nostri giorni un momento festoso e goloso da passare tra amici e balli. Ma visto che spesso è anche periodo dove ci si concede qualche giorno di pausa dal lavoro e dallo studio, noi abbiamo associato ai 5 Carnevali più famosi d’Italia, anche l’indicazione per andare a pedalare nelle vicinanze.
Venezia
L’arte e il teatro tornano a celebrare il Carnevale di Venezia con una programmazione di oltre 50 spettacoli negli spazi culturali della città, tra centro storico e terraferma. “Ad Oriente. Il mirabolante viaggio di Marco Polo” il tema di quest’anno. Gli appuntamenti si possono trovare sul sito www.carnevale.venezia.it. Tra gli eventi in programma la Festa delle Marie che ricorda un fatto storico realmente accaduto. Nel 973 nella chiesa di San Pietro di Castello, durante gli annuali festeggiamenti dedicati alla purificazione della Vergine Maria, dodici ragazze veneziane vennero rapite da un gruppo di pirati dalmati. Dopo un inseguimento organizzato dal Doge Pietro Candiano III, le fanciulle furono liberate e ricondotte a Venezia. Da allora, la Festa delle Marie fu festeggiata ogni anno con modalità e riti che cambiarono nel corso dei secoli.
I percorsi in bici nel veneziano
Ivrea
Famoso per la Battaglia delle arance che si tiene gli ultimi tre giorni del carnevale, questo carnevale prevede tutta una serie di cortei ed eventi che si possono scoprire su www.storicocarnevaleivrea.it. La battaglia delle arance commemora un evento avvenuto nel 1266 quando la mugnaia Violetta uccise il tiranno Guglielmo di Monferrato per sottrarsi allo jus primae noctis e il popolo in rivolta ne distrusse i castello. Durante la rievocazione sono in “battaglia” i quartieri della città, raggruppati in nove squadre: gli Asso di Picche, la Morte, gli Scacchi, gli Scorpioni d’Arduino, i Tuchini del Borghetto, la Pantera Nera, i Diavoli, i Mercenari, i Credendari. Da Giovedì Grasso scatta l’obbligo di calzare il Berretto Frigio, chi non lo indossa nei giorni e nelle zone della battaglia può essere colpito dagli aranceri. Una commissione giudica gli aranceri per la tecnica di lancio, lealtà della squadra e coraggio. I turisti e gli spettatori sono protetti da reti di metallo e negli ultimi anni le arance utilizzate vengono raccolte e usate per farne compost per le piante della città.
I percorsi in bici nel torinese
Viareggio
I carri allegorici sono la parte più importante e caratterizzante di questo carnevale, e rappresentano la sua storia e tradizione. Maestosi carri, opere in cartapesta in movimento: qui l’arte e la maestria degli artigiani va a braccetto con quella della satira e dell’allegoria raccontando temi della società e del mondo. Alti oltre i 20 metri e larghi 12, i carri sono modellati e colorati con abile arte, e a renderli ancora più ricchi ci pensano i figuranti, la coreografia e i loro costumi. Sono 23 le ditte artigiane viareggine che costruiscono queste macchine di cartapesta giudicate ogni anno da una apposita giuria. www.viareggio.ilcarnevale.com La storia narra che la prima sfilata di carri (all’inizio calessi) risale al 1873 e sembra sia nata ai tavoli del Caffè del Casinò. Sul finire del secolo, comparvero i carri trionfali, in legno scagliola e juta, modellati da scultori e messi insieme da carpentieri e fabbri.
I percorsi in bici in Versilia
Cento
Il Guercino raffigurò questo Carnevale già nel 1600 in alcuni affreschi. Agli inizi del 1900 i Centesi pensarono di creare un proprio re a simbolo del carnevale che doveva rappresentare la coscienza dei suoi concittadini, nacque così Tasi. Le società carnevalesche si ricostruirono nel 1947, alcune tutt’ora attive e presenti nelle sfilate delle domeniche invernali centesi. Il carnevale centese, gemellato con quello di Rio de Janeiro, animerà Corso Guercino, e sarà colorato dalle opere in cartapesta e dai balli sfrenati dei figuranti delle Cinque Associazioni carnevalesche in gara: Toponi (campioni in carica), Fantasti100, I Ragazzi del Guercino, Risveglio e Mazalora. www.carnevalecento.com
I percorsi in bici nel ferrarese
Putignano
Questa è l’edizione 630: parte tutto infatti nel 1394 quando nella costa pugliese le scorrerie saracene erano continue. Per proteggere le preziose reliquie di Santo Stefano Protomartire ospitate fino ad allora a Monopoli, si decise di trasferirle nell’entroterra, a Putignano nella chiesa di Santa Maria la Greca che ancora oggi le custodisce. Il racconto dice che i contadini di Putignano impegnati nell’innesto delle viti con la tecnica della propaggine, al passaggio della processione abbandonassero campi e lavoro per accodarsi festanti al corteo, ballando, cantando e improvvisando versi satirici in vernacolo. Nasce così la Festa delle Propaggini, quella che ogni 26 dicembre segna l’inizio del Carnevale più lungo di Italia e il più antico d’Europa. www.carnevalediputignano.it
I percorsi in bici nel barese