A Vasto il bike summit con i nuovi dati Isnart sul cicloturismo

ludovica casellati a vasto

Si è tenuto nel pomeriggio di oggi a Vasto il Bike Summit 2022 sulla Costa dei Trabocchi a Palazzo D’Avalos. C’eravamo anche noi di Viagginbici.com e la nostra Direttrice Ludovica Casellati, protagonista in questo momento di confronto nazionale che nasce dai risultati dell’indagine ISNART e Lagambiente di fine estate che vedono una crescita esponenziale del fenomeno del cicloturismo in Italia. In particolare noi abbiamo presenziato alla tavola rotonda “Bike economy, quando le 2 ruote creano sviluppo”.

III rapporto sul cicloturismo

I temi trattai nel rapporto sono il Turismo e due ruote: tendenze recenti, Dimensioni e caratteristiche del cicloturismo in Italia e Osservare il cicloturismo, Dove? Come?.

La prima cosa che emerge è che mai finora la Commissione europea ha dato priorità così alta alla bicicletta. Se passiamo ai dati del cicloturismo secondo Eco – Counter l’utilizzo della rete EuroVelo è aumentato del 5% rispetto al 2019. In aumento anche la quantità degli articoli scientifici sulla bicicletta e anche in Italia le ricerche del termine “bici” sono notevolmente aumentate.

L’indagine considera un campione nazionale di 10.000 turisti italiani e non, che hanno soggiornato almeno due notti in Italia. Si evince anche che i turisti sportivi scelgono una vacanza attiva, il turista in bici ha come motivazione della vacanza ha la bicicletta, mentre per il turista con la bici la due ruote è una parte della vacanza ma non la componente principale. Oltre il 40% ha praticato attività sportiva e il 34% escursioni di cui il 22% in bicicletta. I turisti in bici toccano i 22 milioni di presenze ovvero il 2,6% del totale, e il cicloturismo è il 4% del turismo complessivo. I cicloescurisionisti fanno registrare 125 milioni di presenze, chi sceglie al vacanza attiva 68 milioni di presenze (8% totale), in bici 2, 5 milioni (1% del tot., il doppio rispetto il 2019).

L’Italia è il quinto Paese per sedentarietà, la bicicletta potrebbe essere la risposta a questo male, uno strumento per invertire e cattive abitudini.

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Non parliamo poi dell’impatto economico con 2,8 miliardi spesi dai turisti ciclisti e l’1,1 dei cicloturisti puri, per un totale di 3,9 miliardi di euro.

Tra le destinazioni preferite dal cicloturista ci sono le Regioni settentrionali con molti chilometri di ciclovie e servizi collegati, oppure si scelgono Regioni esterne ai grossi circuiti ma ricche “di attrattive”. Le strutture bike friendly sono soprattutto in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Trentino Alto Adige e Piemonte.

I turisti tedeschi che viaggiano in bici sono 4 milioni (dato 2021) il 78% sceglie la Germania, il 22 gli altri Paesi (Austria 36%, Italia 33%, Francia 14%, Paesi Bassi 11%). In Italia preferiscono il Trentino Alto Adige, il Veneto, la Liguria e la Toscana. Dalla Francia si spostano soprattutto verso Lombardia, Toscana e Piemonte; dalla Spagna verso Trentino Alto Adige, Piemonte e Campania; dall’Austria verso Veneto, Lombardia e Calabria; dagli Stati Uniti verso Lombardia, Toscana e Piemonte. L’obiettivo di far sport muove l’11% verso l’Abruzzo, mente le altre Regioni sono preferite dagli hard biker e dal ciclo escursionista.

Per chi si appresta ad una vacanza in bici la prima scelta d informazioni è internet a cui segue il racconto di amici e conoscenti. A conclusione del soggiorno scrivono recensioni su FB o Instagram. In complesso il giudizio dell’offerta turistica è 8.1 con punte massime dell’8.2 per la cortesia e e ospitalità della gente, e minime del 7.3 per il costo dell’alloggio.

Concludiamo dicendo che “l’espansione della domanda di bike tourism agisce come uno strumento per ampliare e arricchire l’esperienza turistica”.

redazione viagginbici: