Ci sono tre nuovi percorsi gravel nella provincia di Bergamo, i primi tre per un totale di 220 chilometri alla scoperta lenta del territorio ma con un pizzico di adrenalina in più.
Gravel Lago, Gravel ValSeriana, Gravel Val di Scalve: tre circuiti appena tracciati, per esplorare con le bici gravel la ValSeriana, il Lago d’Iseo e la Val di Scalve. Tre percorsi che toccano le eccellenze del territorio lungo strade secondarie, sterrati e trail adatti alla gravel.
Circuito Laghi (verde) – 65,5 km – 1.520 mt up – 5,5 hr
Poco più di 65 km che da Clusone portano al Lago di Gaiano, per poi arrivare al Lago d’Iseo e ritorno in Valle Borlezza lungo una via secondaria.
Circuito Val di Scalve (rosso) – 71 km – 2.170 mt up – 6,5 hr
In 71 km si percorrono alcuni dei luoghi simbolo della Val di Scalve, da Onore a Castione della Presolana fino ad Azzone, dove si entra nella Riserva Naturale Regionale “Boschi del Giovetto di Paline” per poi risalire e deviare fino al celebre Salto degli Sposi e poi ancora fino al Monte Pora.
Circuito ValSeriana (blu) – 85 km – 2.190 mt up (variante più easy: 76 km – 1640 mt) – 7,5 hr
Due varianti per il circuito ValSeriana che dalla ciclabile conducono a Cene per poi scendere fino a Ranzanico, Malga Lunga e scendere ancora fino a Casnigo. Da Colzate si può ritornare direttamente verso Clusone, oppure salire fin verso il monte Alben e la Val del Riso, dove imboccare nuovamente la ciclabile della ValSeriana, direzione Clusone.
Brevetto gravity gravel
I tre circuiti proposti hanno caratteristiche diverse tra loro, dal punto di vista paesaggistico, naturalistico e ciclistico. Il Brevetto Gravity Gravel nasce come una challange a percorrerli tutti, non conta l’ordine e la difficoltà: l’invito è a concludere i 221,5 km entro l’anno solare per aggiudicarsi il brevetto. www.valseriana.eu/gravel
Percorso libropedonale
Oltre alla bici potete provare le nove tappe di un cammino che propone un percorso lento tra paesaggi montani, letteratura e opere d’arte di Songavazzo, in provincia di Bergamo. Qui dal 2011 è stata edificata la Cà di Leber, uno dei tanti spazi di bookcrossing sul territorio nazionale, ma caratteristico poiché è una piccola baita-biblioteca in legno d’abete situata in località Picol ai ridosso del bosco, dove ogni libro può essere liberamente condiviso e letto, magari sulla panoramica panchina gigante proprio lì vicina. Nel 2014, alla Cà di Leber si sono aggiunte dodici Casette dei Libri, create come la Cà di Leber, dalle mani dell’artista del legno Renzo Scandella, poi decorate dai ragazzi delle scuole del territorio e da artisti locali. Il percorso Libropedonale collega le quattro le Casette di Songavazzo (le altre otto sono dislocate tra Cerete, Fino del Monte, Onore e Rovetta), intersecando la loro natura letteraria ad alcuni luoghi panoramici e a monumenti di interesse storico-artistico. A fare da fil rouge al percorso, i brani scritti da diversi autori che hanno trovato spunto e ispirazione per le proprie opere dal paesaggio montano, dalla storia e dall’arte di Songavazzo, Onore e Rovetta (borghipresolana.com).