Accogliere il cicloturista, tutta questione “bike friendly”

Come accogliere un cicloturista? Negli ultimi anni, in virtù di una crescita della domanda nel settore del cicloturismo, diverse strutture si sono adeguate (aggiungendo servizi, ristrutturando), altre invece sono nate proprio rispondendo a questa vocazione a pedali. Vi chiederete quali sono le discriminanti e di cosa hanno davvero bisogno i ciclisti. Ecco, dedicheremo l’articolo proprio a questo.

Partiamo dai collegamenti, ovvero il transfer da stazione/aeroporto verso l’hotel. Ovviamente con la possibilità di portare la bici al seguito. E’ uno dei primi requisiti per stimolare il cicloturismo a muoversi con facilità. Dunque, rendere la meta facilmente raggiungibile, senza intoppi, è il primo biglietto da visita.

Non tutti i ciclisti viaggiano con bici a seguito. Molti la noleggiano in loco, risparmiando tempo e denaro. Una struttura bike friendly deve offrire la possibilità di noleggio e un’offerta varia tra bici da corsa, mountain bike ed e-bike. Se l’hotel non dispone di questo servizio, deve garantire una collaborazione e/o partnership con chi affitta.

Dove lasciare la bici? Fondamentale la bike room, non solo per mettere a nanna la due ruote e farla stare al sicuro, ma anche per pulirla, aggiustarla in caso di guasto. Infatti una bike room che si rispetti dev’essere dotata di un banco da lavoro con tutti gli attrezzi necessari. Non solo. Soluzione gradita, dei bagni a disposizione per cambiarsi e una lavanderia in cui lavare il proprio abbigliamento sportivo o ancora meglio una lavanderia d’asporto.

Related Post

Che lavoriate con professionisti o semplicemente appassionati poco importa, una guida turistica della struttura che possa consigliare e indirizzare, è basilare per regalare all’ospite un pacchetto all-inclusive. Che vogliano pedalare in strada o in campagna, un bike manager, esperto del territorio, è un ottimo alleato. Di solito il bike manager è in grado di tracciare tutti i percorsi cicloturistici e mapparli per rendere l’esperienza su due ruote più sicura.

Trattamento alimentare specifico per chi accoglie ciclisti. Di solito si tratta di colazioni calibrate, pranzi al sacco e merende per il rientro. Solitamente prodotti del territorio, come frutta e verdura, fatti in casa e che possano anche raccontare del territorio. In questo senso sarà anche il cicloturismo ad indicare cosa preferisce nella sua dieta.

Dicevamo che sono parecchie le strutture diventate bike friendly e che propongono uno o più servizi di quelli evidenziati sopra. Poi ci sono quegli alberghi che invece ce li hanno tutti, strutture di lusso, per i ciclisti che amano farsi cocleare, come nel caso degli hotels della collezione Luxury Bike Hotels.

foto pixabay.com

Marzia Caserio: giornalista, blogger e Mammaebici