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La Lombardia è una regione tutta da pedalare. Le sue strade offrono infatti soluzioni per tutti i gusti e tipi di allenamento, da quegli enormi giganti che sono le Alpi per i più sportivi, fino a una fitta rete di piste ciclabili adatte a tutti. La sua particolare conformazione fatta di rilievi alpini e Pianura Padana permette infatti di goderne in bici ogni aspetto.
E di aspetti diversificati la Lombardia ne ha da vendere: storico, artistico, paesaggistico e naturalistico, troppo spesso nascosti dietro la coltre di nebbia del classico stereotipo.
Il progetto InBici InLombardia
Proprio di questo si è occupato il progetto InBici InLombardia: favorire e promuovere la scoperta di un’altra Lombardia, quella da scoprire a passo lento e rilassato, apprezzandone ogni angolo nascosto. E se è per alcuni il cicloturismo è anche pianificazione e scoperta, per altri trovare già tutte le informazioni e le infrastrutture bike-friendly è una condizione primaria. Nello scorso mese di settembre sono stati presentati 7 dei 10 percorsi della rete cicloturistica lombarda, e noi di viagginbici.com ne abbiamo provati un paio.
La ciclovia dei laghi Iseo – Garda
Un percorso affascinante e ricco di arte e natura, che collega due dei laghi alpini più belli d’Italia, quello d’Iseo e quello di Garda. Ecco la mappa dell’itinerario, liberamente consultabile con i punti di interesse lungo il percorso.
distanza: 63,7 km
dislivello in ascesa: 339 m
In poco più di 60 km praticamente tutti in pianura, abbiamo un concentrato di quanta varietà possa offrire la Lombardia. Dalle sponde del Lago di Iseo ci inoltriamo per le morbide colline e vigneti della Franciacorta, in un paesaggio d’un umido quasi scozzese. Il tratto di ciclabile, in terra battuta, attraversa le Torbiere del Sebino, sospesi tra acqua e vegetazione, per poi passare vicino al bel Monastero di San Pietro in Lamosa.
Brescia, tra rovine romane e fasti rinascimentali
Pedalando in tranquillità e sicurezza, il percorso ciclabile ci porta dapprima per l’Abbazia Olivetana di San Nicola, poi nelle vie del maggiore centro della zona, Brescia. E qui la Lombardia riesce a sorprendere in un modo ancora diverso, con un centro storico delizioso fatto di una vasta area archeologica del periodo romano, vicoli sognanti e vaste piazze d’epoca cinquecentesca, come la splendida Piazza della Loggia. Loggette veneziane, torri con orologi rinascimentali e tante biciclette. E non finisce qui!
Verso il Lago di Garda
Tra suggestioni dannunziane e profumi prealpini, pedaliamo ancora verso est, e il paesaggio cambia ancora. Ora ci ritroviamo a costeggiare le rive di un canale, il Naviglio Grande Bresciano. E all’altezza di Rezzato, ci si pone anche una scelta: proseguire verso Sirmione, o deviare verso Salò? Se scegliamo quest’ultima variante, il percorso ha più o meno la stessa lunghezza, ma ci ritroviamo un po’ a nord, sempre sulle sponde del Lago di Garda. Salò, il cui nome è tristemente associato a epoche buie della nostra storia, è in realtà un vivace porto turistico. A pochi km possiamo inoltre trovare Gardone Rivera e visitare il Vittoriale degli Italiani, l’eccentrica casa-museo di Gabriele d’Annunzio.
Sirmione e Desenzano, perle sul lago di Garda
Ma il fascino immobile dei borghi di Sirmione e Desenzano è qualcosa che lascia a bocca aperta. Alla fine del nostro percorso, che possiamo affrontare in uno o due giorni a seconda di quanti km vogliamo fare, ci ritroviamo su una lingua di terra bagnata per tre lati dal lago, che fu già dimora di Catullo. Da non perdere anche la Rocca Scaligera, avamposto dei signori di Verona. L’atmosfera che domina questi posti però è la maggiore attrattiva, coi suoi colori tenui e sbiaditi misti alle tinte pastello degli edifici. Un traghetto con servizio di trasporto bici collega le due località.
Per finire, dopo più di 60 km c’è bisogno di ritemprarsi. Una buona soluzione è l’Hotel Parco al Lago di Lugana, subito dopo Desenzano. Oltre a offrire servizi bike-friendly, noleggio e assistenza, la sua cucina è in grado di far dimenticare qualsiasi sforzo e fatica! E se non dovesse bastare, ci penseranno i dolci artigianali della Pasticceria La Fenice oppure gli impianti termali della zona!